Una guida per accedere al senso spirituale che abita la liturgia, così che ogni comunità e ciascun cristiano possa viverla, comprenderla e interiorizzarla.
Questo insieme di testi rappresenta un contributo alla ricerca nell'ambito dell'antropologia rituale. In una vera e propria escursione poetica nell'universo della liturgia, questi scritti colgono la complessità dell'esperienza liturgica accostandola come una dinamica che si gioca a più livelli e nella quale si intrecciano riferimenti di tempo e di spazio, aspetti sensoriali, visivi, sonori, olfattivi. Sostando sui riti, sui gesti, sulle cose con uno sguardo rinnovato dal concorso delle scienze umane, l'autore ci aiuta a ripensare l'esperienza liturgica in quanto pratica della fede.
Il gesto ha una dimensione sociale, è una modalità di comunicazione, esprime l’appartenenza alla medesima comunità, manifesta l'unità dei cristiani. Il gesto è una testimonianza di fede, in se stesso esprime un credo, lo proclama dinanzi a tutti. Il gesto sostiene la preghiera, aiuta il credente a mettersi in uno stato d’animo a essa propizio, viene in aiuto all’orante. Quando corpo e spirito concorrono alla preghiera, questa riveste un carattere autenticamente umano e autenticamente cristiano.
Paul Christophe (1932), presbitero, professore emerito alla Facoltà di teologia dell’Université catholique di Lille, è specialista di storia religiosa. È autore di numerose opere sia di ricerca che di divulgazione.
“L’ambone, luogo della lettura delle Scritture, appartiene in modo privilegiato alla rivelazione giudeo-cristiana: a differenza dell’altare, esso non ha alcun debito da riconoscere alle religioni. Il cristianesimo e la sua liturgia custodiscono in sé, fin dalla loro origine, questo radicale rapporto con la parola di Dio: l’eucaristia dei cristiani è da sempre stata costitutivamente formata da due elementi fondamentali, la lettura delle Scritture e l’azione di grazie sui doni. Non vi è mai stata tavola del pane e del vino senza la tavola della Parola” (Enzo Bianchi).
Dopo secoli di oblio, il ritorno dell’ambone all’interno dello spazio liturgico corrisponde alla “riscoperta”, avvenuta con il concilio Vaticano II, del posto occupato della parola di Dio nella vita della chiesa. Il presente volume raccoglie le riflessioni di teologi, liturgisti, storici dell’arte e architetti sul significato, la funzione e la concreta realizzazione dell’ambone, presentate nel III Convegno liturgico internazionale di Bose, promosso dal Monastero di Bose in collaborazione con l’Ufficio nazionale per i beni culturali ecclesiastici della Cei.
L’evangelizzazione è “il respiro della chiesa”, che è nel contempo eucaristica e apostolica. L’ opera ci invita a riflettere su queste due dimensioni, “liturgie inseparabili” che celebrano l’unico mistero di Gesù nella sua pasqua di morte e di risurrezione. Basandosi sulla testimonianza dei primi discepoli, l’autore articola la propria riflessione tra passato e futuro, tra memoria e attesa. Al dischiudersi di un nuovo millennio, la comunità dei credenti è chiamata dalla Scrittura stessa a riconsiderare la propria missione apostolica, per un annuncio rinnovato dell’unico ed eterno Vangelo di Gesù Cristo.
François-Xavier Durrwell, nato in Francia nel 1912, religioso redentorista e docente di teologia, dopo aver segnato una svolta nella cristologia con la sua opera prima (La risurrezione di Gesù, mistero di salvezza), si è dedicato a sondare il mistero pasquale. Presso le nostre edizioni ha già pubblicato L’eucaristia presenza di Cristo
Fate questo in memoria di me. A partire da questo comando del Signore, da quasi due millenni la chiesa celebra ininterrottamente l’eucaristia, percepita come la risposta più adeguata che l’uomo possa dare all’agire salvifico di Dio. I cristiani hanno visto nei gesti e nelle parole dell’ultima cena un canone cui affidarsi per ritrovare la totalità della fede. Segno di unità, la preghiera eucaristica, in tutte le sfumature che essa ha assunto nelle diverse tradizioni liturgiche, manifesta l’inesauribile ricchezza di grazia che promana dalla celebrazione del mistero del Signore morto e risorto. Viene qui offerta, per la prima volta in lingua italiana, una panoramica esaustiva dei più antichi testi anaforici, selezionati secondo criteri non arbitrari e tradotti dalle lingue originali, per mettere a disposizione di tutti un tesoro nel quale, come insegna l’oriente cristiano, è contenuto e custodito tutto l’essenziale della nostra fede.
Una guida alla scoperta dell'eucaristia come rappresentazione iconica del regno, come memoria dell'intera economia di salvezza, dalla creazione fino alla seconda venuta di Cristo alla fine dei tempi. Attraverso una rilettura sapiente della liturgia e delle sue interpretazioni patristiche, siamo condotti a scoprire, con grato stupore, perché nell'oriente cristiano la liturgia eucaristica è percepita come il luogo eminente in cui la fede si alimenta, vive, viene professata, approfondita e tramandata.