Il Decalogo è un testo fondamentale della tradizione cristiana. Ma come è possibile pretendere che un testo così antico abbia ancora rilevanza oggi, in un contesto sociale, culturale e valoriale molto diverso? Non si rischia di continuare a proporre, nel catechismo e nella predicazione, un pezzo d'antiquariato che non ha più alcun rapporto con la realtà? Provare a rileggere i comandamenti nel loro contesto anticotestamentario riserva però diverse sorprese circa la loro attualità e la loro efficacia. Con un linguaggio accessibile, questo libro offre le chiavi per comprendere i testi e i contesti del Decalogo, basandosi sui risultati della più moderna ricerca esegetica. Rivolto in particolare a quanti lavorano nell'ambito della pastorale, che potranno trovarvi spunti per rinnovare il loro approccio ai comandamenti, sarà utile anche a chiunque voglia interrogarsi sulla questione fondamentale di cosa può essere «bene» nella molteplicità delle esperienze che la vita ci pone di fronte.
Una prima introduzione chiara, affidabile e fresca, all'Antico Testamento. Il volume entra nei meandri dell'Antico Testamento, illustrandone la formazione, la storia, i contenuti. Il testo si presenta come un'introduzione alla Bibbia Ebraica, ma non esita ad affrontare anche i nodi irrisolti delle questioni esegetiche, rendendoli accessibili al grande pubblico. Il tono è a tratti poetico, con una punta di ironia. Tra i temi proposti: Perché non si legge la Bibbia?, Che cos'è l'Antico Testamento? Il Pentateuco ovverosia la Costituzione d'Israele, I libri storici e la voce dell'opposizione, I profeti scrittori, giornalisti, editorialisti e opinionisti dell'epoca, I libri sapienziali e i "guru" d'Israele, Gli ultimi scaffali della Biblioteca Nazionale d'Israele. Dopo la lettura di questo volumetto ''resterà una sola cosa da fare: scegliere un volume, aprirlo, acquistare dimestichezza con il suo profumo, con il suo volto e la sua sagoma, poi fare amicizia. Ogni libro è un mondo e un invito all'avventura. Vale anche per i libri biblici.