Cavalcando tra le missioni fondate da un gesuita nel XVII secolo, Maria, giovane istruttrice di rodeo, scopre le origini della devozione diffusa in tutto il Messico verso padre Kino. Suo padre, Josè Luis, e gli zii da decenni compiono pellegrinaggi a cavallo sulle rotte del padre del deserto. Con loro, c'è anche il ranchero scrittore Richard Collins, dell'Arizona. La loro amicizia, in nome di padre Kino, supera anche il muro più degradante lungo il confine. Durante le cavalcate Maria impara a conoscere le missioni fondate da padre Kino, le sue scoperte geografiche, astronomiche, in agraria, il suo essere stato il primo a costruire il sistema del ranch, ma anche fondatore dello stato dell'Arizona e grande apostolo dei Tohono O'Odham, i Pime, il "popolo del deserto". Maria compie anche un viaggio interiore, che la porta a confrontarsi con l'attualità molto dura delle regioni di confine.
Cast: Luca Barbareschi, Jacqueline Bisset, Jeroen Krabbe', Debra Messing, Armin Mueller-Stahl, Gary Oldman, Gabriella Pession, Stefania Rocca, Luca Zingaretti - La vita di Gesù, la sua piena umanità, la sua formazione. E poi l'esperienza delle tentazioni di Satana, in cui Gesù vive il dramma umano del discernimento della sua missione. Un Gesù che compie miracoli, prega, rivela la volontà del Padre, ma anche che respinge con serenità l'innamoramento di una donna, che sa ridere e scherzare, con i bambini come con i discepoli, che ama la vita e le sue gioie. Gesù che compie umanamente l'esperienza della Croce, quando da figlio accoglie la volontà del Padre e sceglie la via della morte per la salvezza di tutti.
IL FILM
10 anni dopo la morte di Gesù gli apostoli stanno vivendo un momento di difficoltà ma trovano in Maria sua madre, ormai prossima alla morte, una figura in grado di rincuorarli e spingerli a proseguire l’opera iniziata dal Figlio. L’ultima presenza della Madonna nel Nuovo Testamento si trova negli Atti degli Apostoli in cui si legge: “Tutti questi erano assidui e concordi nella preghiera insieme con alcune donne e con Maria, la madre di Gesù e con i fratelli di lui” (Atti 1,14). Tralasciando la controversa definizione di ‘fratelli’, Andrew Hyatt affronta per primo sullo schermo la figura della Madre di Cristo immaginandone la vita dopo la morte e resurrezione del figlio. Lo fa focalizzando la sua azione come opera di sostegno all’azione di un Pietro non dubbioso ma oppresso da ciò che sta accadendo nella Chiesa nascente. Maria viene cioè letta, come è lei stessa a dire, come colei il cui cuore ha battuto all’unisono per nove mesi con quello del Messia e, seppure in forma diversa, continua a farlo.
LA CRITICA
• Il film di Hyatt è una preghiera a Maria. Avvenire • Un film piccolo ma di grande spiritualità, con una
intensa protagonista. Radio Vaticana • Il regista Andrew Hyatt è un uomo di fede. La vive
come una esperienza personale di interiore profondità. La scrittura di questo film lo testimonia. Famiglia Cristiana
Le ultime dodici ore della vita terrena di Gesù. Dall'Orto degli Ulivi, con la tentazione di Satana, alla cattura. Il tradimento di Giuda, il processo del Sinedrio, la consegna a Ponzio Pilato, la fustigazione. Fino al Calvario, alla Croce. E, ultima e redentrica, la Resurrezione. Un uomo che ha osato dirsi Dio e che accettò il sacrificio della propria vita per la salvezza dell'umanità.
XVII secolo. Padre Sebastian Rodrigues e padre Francisco Garupe, due giovani missionari gesuiti portoghesi, intraprendono un lungo viaggio, irto di pericoli, per raggiungere il Giappone e andare alla ricerca del loro insegnante e mentore scomparso, padre Christovao Ferreira. I due missionari sono inoltre incaricati di diffondere il cristianesimo, ma mentre esercitano il loro ministero tra gli abitanti di un villaggio sono testimoni delle persecuzioni ai danni dei Cristiani giapponesi. In Giappone, infatti, i signori feudali e i Samurai sono decisi a sradicare il Cristianesimo dal paese e tutti coloro che si professano Cristiani vengono arrestati e torturati, costretti all'apostasia, a rinnegare la loro fede o a essere condannati a una morte lenta e dolorosa...
La storia vera di Madeleine Pauliac, una donna che lotta per salvare altre donne
«Un film intenso e vigoroso» – Avvenire
«"Agnus Dei" affronta un tema sensibile, ieri come oggi (gli stupri di guerra si ripetono inesorabilmente) con una pietà senza pietismo, cercando l'umano anche in mezzo al più tetro degli orrori» – La Repubblica
«Un lavoro di verosimiglianza rigoroso e struggente, totalmente al femminile anche nei crediti realizzativi» – Il Fatto Quotidiano
Polonia, 1945. Mathilde, una giovane dottoressa francese della Croce Rossa, è in missione per assistere i sopravvissuti della Seconda Guerra Mondiale. Quando una suora arriva da lei in cerca di aiuto, Mathilde viene portata in un convento, dove alcune sorelle incinte, vittime della barbarie dei soldati sovietici, vengono tenute nascoste. Nell’incapacità di conciliare fede e gravidanza le suore si rivolgono a Mathilde, che diventa la loro unica speranza.
Nella provincia di Giudea, sotto il governo dell’imperatore Tiberio, il principe Giuda Ben-Hur cerca di mantenere la propria autonomia da Roma dissociandosi al contempo dai turbolenti ribelli Zeloti. Quando il fratello adottivo Messala, romano anziché giudeo, torna a Gerusalemme dalla famiglia che lo ospitò, chiede a Giuda un aiuto nel fermare gli attentatori alla vita del governatore Ponzio Pilato. Ma per una sfortunata coincidenza Ben-Hur viene accusato di cospirazione e Messala non farà nulla per salvarlo: la famiglia del principe è condannata a morte e Ben-Hur viene spedito in una galea a remare in catene, al ritmo dei tamburi dei suoi aguzzini.
Gianfranco Rosi racconta Lampedusa attraverso la storia di Samuele, un ragazzino che va a scuola, ama tirare sassi con la fionda che si è costruito e andare a caccia di uccelli. Preferisce giocare sulla terraferma anche se tutto, attorno a lui, parla di mare e di quelle migliaia di donne, uomini e bambini che quel mare, negli ultimi vent’anni, hanno cercato di attraversarlo alla ricerca di una vita degna di questo nome trovandovi spesso, troppo spesso, la morte.
RISORTO è la storia biblica della risurrezione vista attraverso gli occhi di un non credente. A Clavio (Joseph Fiennes), un potente tribuno militare romano, e al suo aiutante Lucio (Tom Felton), viene dato il compito di risolvere il mistero di cosa è successo a Gesù (Cliff Curtis) nelle settimane seguenti la crocifissione, per smentire le voci di un Messia risorto ed evitare una rivolta a Gerusalemme.
La vera storia del Team Spotlight, la redazione investigativa del Boston Globe che nel 2002 sconvolse il mondo intero rivelando la copertura sistematica da parte della chiesa cattolica degli abusi sessuali su minori, commessi da oltre 70 sacerdoti nella sola Boston. L'inchiesta valse al Team Spotlight il Premio Pulitzer.
Un film emozionante e un appassionato omaggio al giornalismo d'inchiesta.
Premiato con l'Oscar come Miglior film e Migliore sceneggiatura.
Il film narra di Biagio e delle sue scelte di vita che ne hanno fatto un uomo giusto. La gente moriva per strada, la paura era impressa sulle facce e sulle cose, e l'unico Dio era il denaro. Per questo lascia Palermo e se ne va da eremita sulle montagne. In solitudine ritrova l'armonia con se stesso e con la natura, e inizia a cercare Dio, e lo trova con la mediazione di San Francesco. Ritorna a Palermo e si ferma alla stazione assieme ai barboni. Li lava, li nutre, li cura, li chiama fratelli. Inizia cosi un nuovo cammino: occupa una struttura abbandonata e fonda la Missione di Speranza e Carità. Attorno a lui cresce la solidarietà e la Missione diventa sempre più grande, e le persone che vi vivono sempre più numerose.
Siamo sul fronte Nord-Est, dopo gli ultimi sanguinosi scontri del 1917 sugli Altipiani. Nel film il racconto si svolge nel tempo di una sola nottata. Gli accadimenti si susseguono sempre imprevedibili: a volte sono lunghe attese dove la paura ti fa contare, attimo dopo attimo, fino al momento che toccherà anche a te. Tanto che la pace della montagna diventa un luogo dove si muore. Tutto ciò che si narra in questo film è realmente accaduto. E poiché il passato appartiene alla memoria, ciascuno lo può evocare secondo il proprio sentimento.