Un libro che racchiude due pièce teatrali che l'autore, Davide Peron, porta con successo in tour per tutta l'Italia. Nella prima pièce, Giulietta sono io, protagonista è l'Amore, inteso come necessità di essere amati e corrisposti, di essere accettati per quello che si è, senza maschere. Ed è proprio ciò che chiedono le varie protagoniste, donne che si è abituati a vedere messe da parte e soffrire, che vivono il giudizio altrui sulla propria pelle: una cieca, una ragazza di strada, una mamma sposa di un immigrato. Nella seconda, Turoldo. In cammino verso l'altro, ad essere protagonista è il viaggio, in un reading teatrale-musicale che racconta la bellezza del cammino come fonte di ricchezza, dove l'incontro genera nuova vita. Narrato attraverso le parole e i versi poetici di padre Turoldo, Peron racconta il bisogno di aprirsi all'altro, di aprire la propria mente e imparare ad apprezzare ciò che si incontra lungo la via. Prefazione di Padre Ermes Ronchi. Postfazione di Alberto Maggi.
Questo testo è l'introduzione a riconoscere nel segno liturgico della musica il suo ruolo fondamentale nell'iniziazione dei credenti. L'argomento, affascinante, dischiude orizzonti e rafforza la convinzione che la vera arte ha la capacità e il compito di essere strumento privilegiato nel dispiegare il significato dei "santi segni", di cui la musica stessa è parte. Queste pagine sono frutto dell'esperienza del compito iniziatico della musica, vissuto principalmente nella dimensione liturgica. Attraverso la proposta di un laboratorio, si scopre il compito del musicista nel far risuonare il mistero cristiano.
È possibile leggere la liturgia nella vita di ogni giorno? Possiamo, come cristiani, fare in modo che essa ci parli anche fuori dalla ritualità? Percorrendo il capitolo 16 del Vangelo di Marco e le riflessioni che papa Francesco ha espresso nella lettera apostolica Desiderio Desideravi, Alessandro Deho' muove dallo smarrimento più grande - di fronte al vuoto del sepolcro - per delineare una liturgia della vita, fertile e infiammata di fede, che si nutra soprattutto di carità. Occorre mettersi in ascolto, essere pronti a cogliere e accogliere i segni del Risorto in ogni incontro, finanche nella fatica che viene naturalmente dall'iniziale rifiuto dell'annuncio di resurrezione.
Tante pagine da colorare e ritagliare per realizzare la capanna, la sacra famiglia, le ambientazioni e tutti i personaggi del presepe con i quali giocare! Semplici passaggi di guideranno netta tua creazione.
Una favola classica, in formato tascabile, con bellissime illustrazioni e copertina glitterata. Età di lettura: da 6-10 anni.
Il linguaggio biblico spesso può mettere in difficoltà il lettore per via del contesto storico e culturale in cui è stato scritto e impiegato: se da un lato questo conferma la dimensione storica della Fede, dall'altro ci possono essere difficoltà di interpretazione. Questo volume aiuta il lettore ad accostarsi con maggiore familiarità e consapevolezza a parte dei testi biblici. Lo studio in concreto si concentra su alcune sezioni dei Profeti Minori: ciascun blocco testuale è stato scelto allo scopo di approfondire alcune delle tematiche più comuni e più complesse della letteratura profetica, che la rendono particolarmente ostica agli occhi della comunicazione moderna: la libertà dell'uomo nella sua "serietà", il castigo divino nella sua finalità educativa...
Siamo a Berlino, è il 4 agosto del 1936, e si stanno svolgendo le Olimpiadi, che nelle intenzioni del Führer devono dare lustro alla dittatura nazista. Luz Long è uno degli atleti di punta della Germania, Jesse Owens il campione che ha appena trionfato sui 100 metri. Quel giorno l'americano, impegnato nella finale dei 200 metri e del salto in lungo, sbaglia i primi due salti. Gliene resta solo uno per provare ad accedere alla finale. Il tedesco, già qualificato, gli si avvicina, gli dà dei suggerimenti, Jesse lo ascolta e vola in finale dove sarà - proprio a discapito di Luz - oro e record olimpico. Questo libro racconta la loro storia, la storia di un'amicizia che ha mostrato al mondo il potere dello sport, capace di abbattere le barriere dell'odio. Assandri racconta le vite di Jesse e Luz, del loro incontro e di un'amicizia che legherà anche le loro famiglia. Età di lettura: da 12 anni.
Nel libro di Tobia è narrata la vicenda della vita umana, cioè della nostra vita. Ogni uomo trascorre i suoi giorni in esilio; tuttavia questo esilio è quasi una patria per lui, in quanto può avere una casa e una famiglia anche se la vera patria gli rimane inaccessibile. Anzi proprio in ordine a questa vera patria, la vita diviene un cammino, che per l'uomo non è privo di certezze e di pace, in quanto su di lui veglia Dio, che continuamente e in modo discreto e nascosto lo protegge e lo salva. Divo Barsotti in questa meditazione ha voluto avvicinarsi in umiltà all'antico libro ispirato e cercare di ascoltare la Parola di Dio nella pura semplicità della fede. Si tratta di un testo che conserva l'immediatezza propria della vita che dà all'anima luce e forza.
La lettura è una tra le chiavi di accesso alla conoscenza. Di noi stessi, degli altri e del mondo. Come possiamo accedervi in situazioni di grave disabilità, fisica o psichica che sia? Possono genitori e educatori essere sostenuti dalla parola narrata di fronte al limite che il bisogno speciale di un bambino o di un ragazzo potrebbe porre? Molto spesso, quando ci si trova ad avere a che fare con la disabilità, si avverte la necessità di capire e di esplorare insieme quegli spazi che il limite non deve condizionare. E allora, cosa meglio di un libro per aiutare a capire e a condividere una condizione complessa? Leggere può essere considerata un'azione, uno spazio del pensiero e quindi dell'agire che conduce la persona con disabilità verso l'indipendenza, può aiutare a recuperare il proprio mondo interno per raggiungere la piena consapevolezza del valore di ciascuno. Le disabilità sono differenti così come i livelli di gravità e quindi è impossibile generalizzare ma l'autrice invita a lavorare su due aspetti: le immagini e le parole. La tecnologia oggi può aiutare, ma non solo, bisogna anche formare e informare, aiutare a raccontare la disabilità in classe, portare la lettura in contesti non tradizionali. Ricordandoci sempre che davvero la letteratura può salvare la vita.