100 passi biblici imprescindibili per un primo approccio alla Scrittura. Di ciascun brano è fornito il testo biblico, per evitare scomodi rimandi, una introduzione e un commento che permetteranno al lettore di qualsiasi provenienza di cogliere il testo in tutta la sua profondità e ricchezza. La prima antologia biblica che aiuta a seguire e comprendere la pluralità di voci della Bibbia: vita e morte, universalismo e particolarismo, fede e incredulità, speranza e disperazione, erotismo e ascetismo, fedeltà e trasgressione, pace e guerra, senso del limite e orizzonti aperti sull'infinito. Non esiste tema biblico estraneo alla condizione umana. Entrando nei testi biblici si acquisisce la consapevolezza della problematicità del vivere; si apprende una vera e propria grammatica dell'esistenza.
Stefano, ragazzo irresoluto e fantasioso come tanti altri, al momento di scegliere che indirizzo dare alla propria vita, un po' sogna, un po' si lascia andare, assecondando le aspirazioni dei genitori che lo vorrebbero professore, o musicista, oppure ufficiale d'aviazione, o almeno carabiniere... E hanno già in mente il tipo di ragazza che fa per lui. Stefano, quarantenne, si accorge che di vita ne ha avuta solo una, e si trova a ripensare alle occasioni perdute di viverla in modo diverso: se a diciassette anni fosse partito per l'America, se avesse superato l'esame per diventare carabiniere, se avesse conseguito la laurea, se fosse diventato aviatore, se avesse sposato Angela, Chiara o Costanza....
Gli esperti sanno da tempo che gli evangelisti Matteo e Luca hanno in comune molte parole e detti di Gesù. Ma questi detti non possono essere stati copiati da Marco (a sua volta fonte dei due evangelisti) dato che sono assenti in quest’ultimo. Come spiegare questi dati comuni? Da circa 200 anni è stata ipotizzata l’esistenza di una fonte scritta – chiamata fonte Q (dal tedesco Quelle-fonte) – che conterrebbe parole e detti di Gesù. Da questa fonte Matteo e Luca avrebbero copiato e composto - attingendo in pari tempo anche a Marco - i propri vangeli. Il dato interessante è che questa fonte Q non riporterebbe dei semplici resoconti sulla vita pubblica di Gesù ma soltanto le parole e i detti di lui. Per questo la fonte è stata anche denominata «fonte dei detti».. La fonte Q inoltre rivelerebbe la situazione delle prime comunità cristiane: le domande che esse avevano su Gesù e cosa le spingeva ad aderire al Figlio dell’Uomo.
Klaus-Stefan Krieger, nato nel 1959, dottorato di ricerca in teologia, lavora come giornalista e nelle pubbliche relazioni. Ha svolto il dottorato di ricerca in esegesi del Nuovo Testamento ed è un esperto dell’epoca di Gesù e del paleocristianesimo.