Inesauribile è la tematica relativa all'Eucaristia. Dalla dimensione biblica a quella storica, dalla realtà liturgica a quella spirituale, dai riflessi nella cultura e nei vari contesti dell'arte e dell'architettura, il mistero eucaristico rivela insieme a una diffusa complessità anche la capacità di realizzare quell'incontro unico tra Dio e il suo popolo nelle variegate pieghe della storia e dell'animo umano. Ed è proprio un incontro con la storia della salvezza quello dispiegato nei diciassette percorsi di conoscenza e di approfondimento del mistero eucaristico, racchiusi nel volume. A partire dalla più antica testimonianza sull'Eucaristia, l'Autore offre un itinerario attraverso il metodo della lectio divina. Muovendosi da quanto prefigurato già nel libro della Genesi, si attraversa l'intera vicenda storico-salvifica per giungere fino alle prospettive offerte dal libro dell'Apocalisse. Icona portante e filo conduttore è l'episodio di Emmaus che costituisce il costante punto di riferimento, come metodo e come contenuti, per chiunque voglia riconoscere il Maestro «nello spezzare il pane».
In diversi modi, il vangelo secondo Giovanni apre la nicchia temporale in cui accogliere il compimento della parola di Dio, all'intersezione delle profezie del passato e delle attese escatologiche, le une e le altre attuate da Gesù. In questa nicchia temporale l'evangelista, tramite la sua arte narrativa, colloca il lettore. Per capire la posta in gioco è tuttavia essenziale conoscere meglio i contesti del racconto giovanneo. Il percorso qui proposto si articola in tre tappe. Anzitutto, i primi tre capitoli del vangelo secondo Giovanni sono contestualizzati in un dibattito sull'interpretazione delle Scritture tra la fine del I secolo a.C. e la fine del secolo seguente. La seconda tappa si focalizza sui contesti liturgici del discorso presso la piscina di Betzatà (Gv 5), di quello sul «pane di vita» (Gv 6) e della similitudine del «buon pastore» (Gv 10). Il contesto teologico evidenziato nella terza tappa mira a favorire la comprensione dell'attualità della parola di Gesù che compie le profezie del passato e anticipa le promesse escatologiche nelle comunità dei suoi discepoli. La coincidenza delle profezie del passato con le anticipazioni delle attese escatologiche è presentata nel vangelo secondo Giovanni come un tempo nel quale è possibile discernere il compimento della parola di Dio. Per operare tale discernimento è necessaria una visione capovolta, resa possibile dall'accoglienza e dalla comprensione di Gesù - il Cristo di Dio, il Figlio unigenito - e della sua parola.
Perché un nuovo libro sulla lectio divina? C’è ancora altro da dire sul suo significato e le sue tappe? Perché, come ben evidenzia Goffredo Boselli nella prefazione, questo libro non propone semplicemente una nuova introduzione alla lectio divina, ma accompagna il lettore nella scoperta di come Gesù stesso nella sinagoga di Nazaret ha letto le Scritture. Il cristiano, infatti, è chiamato a leggere le Scritture come Cristo le ha lette, ad imparare da lui mettendosi alla scuola della Parola che legge le Scritture.
Per questo, l’autore non sceglie un brano evangelico tra i tanti possibili per iniziare all’arte della lectio sancti evangelii, ma sceglie quel brano in cui l’evangelista Luca codifica la lettura cristiana delle Scritture.
Un libro che non insegna unicamente un metodo ma che, attraverso la lectio divina, vuole educare a gustare e a vivere il Vangelo.
La consuetudine a leggere le Scritture Sante nella prospettiva della lectio divina monastica sta alla base della proposta di questo volume: comprendere le parabole di Matteo all'interno dei rispettivi capitoli, cioè nella rete di senso tessuta intorno ad esse dal narratore ed evangelista, che sembra volerle presentare in successione e in relazione reciproca. Facendo leva sulla conoscenza dei numerosi studi sulle parabole già esistenti, l'autore propone un percorso di riscoperta del messaggio di Gesù secondo la prospettiva teologica del primo evangelista, per il quale le parabole sono soprattutto un modo figurato di parlare del "Dio-con-noi". Le pagine di questo libro vogliono offrire qualche ferro del mestiere per una lettura più consapevole, che aiuti lo scriba attento (vale a dire chiunque senta la Bibbia come fonte essenziale della propria esistenza di fede) a diventare discepolo del Regno. Al lettore si apre davanti un percorso esigente e affascinante per leggere Dio nella sua Parola e rendere la Scrittura la regola della propria vita.
Questo libro esamina la dottrina della punizione «fino alla quarta generazione» presente nel Decalogo. Benché questa fosse una legge «di origine divina», il fatto di punire innocenti solo perché figli o nipoti di malfattori fu apertamente considerato ingiusto da parte dell’Israele antico. Gli autori di epoca successiva erano in grado di criticare, rifiutare e addirittura sostituire questa dottrina problematica con la nozione alternativa di retribuzione individuale. Il canone in via di formazione costituisce la fonte del suo stesso rinnovamento: esso favorisce una riflessione critica sulla tradizione testuale e promuove la libertà intellettuale. Grazie a questa creativa impresa ermeneutica gli scribi riuscirono a travasare il nuovo nell’antico; soltanto così l’antica parola divina poté sostenere ancora e per sempre la vita del popolo.
Il volume, al fine di incoraggiare ulteriori approfondimenti, include un prezioso saggio bibliografico sui diversi approcci all’esegesi intra-biblica, presentando i contributi di studiosi europei, israeliani e nordamericani. Revisione legale e rinnovamento religioso nell’Israele antico apre nuove prospettive per gli studi umanistici, nel contesto dell’attuale dibattito sui temi della canonicità, dell’autorità e della paternità del testo biblico.
Destinatari
Un pubblico colto interessato alle questioni di ermeneutica biblica
Autore
Bernard M. Levinson è titolare della cattedra Berman Family di studi giudaici e Bibbia ebraica presso l’Università del Minnesota. È autore di Deuteronomy and the Hermeneutics of Legal Innovation (1997), con cui, nel 1999, ha vinto il Premio Salo W. Baron per il miglior primo libro di letteratura e pensiero, assegnato dall’American Academy for Jewish Research. È co-curatore di diversi volumi - tra i più recenti, The Pentateuch as Torah. New Models for Understanding Its Promulgation and Acceptance (2007) - e autore di «The Right Chorale». Studies in Biblical Law and Interpretation (2008). La valenza interdisciplinare della sua ricerca è stata riconosciuta con diversi incarichi sia presso l’Institute for Advanced Studies di Princeton, sia presso il Wissenschaftskolleg di Berlino.
Come in uno specchio si propone di appassionare all’esperienza della Parola, di suscitare o incrementare il desiderio dell’incontro con il Verbo. Essere attratti dalla parola divina non è, dunque, un requisito necessario per avviarsi alla lettura, ma piuttosto la meta cui il libro tende; essere appassionati non è la condizione imprescindibile per mettersi in marcia, bensì l’esito sperato di un incontro che segna in maniera indelebile. Il lettore che deciderà di avventurarsi lungo i percorsi della Scrittura, magari invogliato da queste pagine condivise, intraprenderà un cammino che non avrà fine. Se essere sedotti è il traguardo cui vorremmo giungere, è facilmente intuibile che la conclusione del viaggio coinciderà con una nuova partenza.
DESTINATARI
Un pubblico colto di religiosi e laici.
AUTRICE
Benedetta Rossi, suora Missionaria di Maria, laureata in Lettere classiche presso l’Università degli Studi di Pisa, licenziata in Scienze Bibliche presso il Pontificio Istituto Biblico, è attualmente dottoranda di ricerca in Scienze Bibliche presso lo stesso Istituto e docente presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Arezzo. Membro del Settore di Apostolato Biblico nazionale, collabora con Caritas Italiana e l’Ufficio Nazionale per la Pastorale della Famiglia nell’ambito della formazione biblica. Ha pubblicato Voci nel deserto. Percorsi biblici che educano l’incontro, Roma, Città Nuova, 2010.
Il volume si concentra sull’attualizzazione della Parola, sul richiamo dell’autentico spirito cristiano e sul senso liturgico di questo tempo forte, proponendo anche un invito alla preghiera dei fedeli da celebrare nelle comunità, nelle famiglie e nei gruppi biblici e nelle varie assemblee liturgiche. Il richiamo ad alcuni testimoni ha lo scopo di mettere in discussione la nostra fede, il modo con il quale viviamo i valori del Vangelo e facciamo nostro il realismo dell’incarnazione.
l’autore
Edoardo Scognamiglio, dottore in teologia e in filosofia, insegna Teologia dogmatica presso la Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale (Napoli) e si occupa di dialogo interreligioso e dell’islam presso la Pontificia Università Urbaniana. Presso il Convento San Francesco in Maddaloni (Caserta) dirige il Centro Studi Francescani per il Dialogo interreligioso e le Culture. Collabora a molte iniziative editoriali, a riviste e giornali, ed è tra i massimi esperti dell’opera letteraria di Kahlil Gibran. Tra le sue numerose pubblicazioni a carattere scientifico ricordiamo: Catholica. Cum ecclesia et cum mundo (Messaggero, 2004); Henri-Louis Bergson. Anima e corpo (Messaggero, 2005); Volti dell’islam post-moderno (PUU, 2006); Il volto dell’uomo. Saggio di antropologia trinitaria, in due volumi (San Paolo, 2006-2007).
La folla suggerisce, al nostro immaginario collettivo, ciò che è privo d’intelligenza, di pensiero. Ed è, per questo, sinonimo d’istintività, d’irrazionalità, di chi agisce per paura e con aggressività... Anche Gesù, osannato a Gerusalemme come re e messia, difeso dall’ipocrisia di scribi e farisei, finì con l’esse- re osteggiato da quella stessa turba che al suo posto preferì Barabba. La folla indica anche quel gruppo che facilmente può essere usato in quanto privo di forza critica, di pensiero maturo. Ciò avviene pure per noi oggi.
Il passaggio dall’“essere folla” all’“essere discepolo” esige pazienza, tempi lunghi di attesa e di maturazione, nonché di conversione, e ha bisogno altresì della fede, cioè della piena fiducia nella persona di Gesù, il Signore della vita, nonostante la morte in croce e il fallimento del venerdì santo.
destinatari
Sacerdoti, religiosi in genere e laici interessa- ti a riflettere sulla Parola del Signore.
l’autore
Edoardo Scognamiglio, teologo e filosofo, insegna Teologia dogmatica presso la PFTIM di Napoli e Dialogo interreligioso alla PUU (Città del Vaticano). Dirige la rivista di teologia Asprenas e il Centro Studi Francescani per il Dialogo interreligioso e le Culture a Maddaloni (CE). È Ministro Provinciale dei Frati Minori Conventuali di Napoli e Consultore del Santo Padre per il Pontificio Consiglio per la Famiglia. Ha pubblicato numerosi saggi di filosofia, teologia, storia delle religioni e letteratura.Attualmente si dedica alla meditazione della parola di Dio mediante la condivisione della Lectio divina con gruppi di giovani, di adulti e di consacrati.
Il titolo di questa lectio divina prende luce da Mc 12,37: «La folla lo ascoltava con piacere». La folla era come sedotta dalle parole di Gesù, affascinata dalla sua intelligenza e autorità, dal modo come teneva banco alle autorità religiose, civili e politiche del tempo. Gesù parlava alla gente con il cuore.Attingeva al suo vissuto di Figlio, all’amore del Padre.
Nella trama narrativa del secondo Vangelo la folla diviene simbolo e metafora del nostro cercare, di quell’inquieto moto della fede che prova a scandagliare i tratti più originali e scandalosi dell’esistenza di Gesù, Figlio dell’uomo e Figlio di Dio allo stesso tempo.
Un libro dedicato alle parole di Gesù, vere, cariche di speranza, piene di entusiasmo, e al suo rapporto con la Gente.
Ddoardo Scognamiglio, dottore in teologia (1997) e in filosofia (2005), insegna dialogo interreligioso e introduzione all’islam presso la Pontificia Università Urbaniana. È direttore, a Maddaloni (Ce), del Centro Studi Francescani per il Dialogo interreligioso e le Culture. È impegnato in notevoli centri accademici per lo studio e la promozione del Dialogo, collabora a molte iniziative editoriali, a riviste e giornali, ed è tra i massimi esperti dell’opera letteraria di Kahlil Gibran.Tra le sue numerose pubblicazioni a carattere scientifico ricordiamo: Nel convivio delle differenze (PUU, 2007); Il volto dell’uomo. Saggio di antropologia trinitaria. I. La domanda e le risposte (San Paolo, 2006); Il volto dell’uomo. Saggio di antropologia trinitaria. II. La risposta e le domande (San Paolo, 2008); Islam-iman.Verso una comprensione (Messaggero, 2009); Il mistero della pietà. Lectio divina sulla Prima lettera a Timoteo (San Paolo 2009).
˛ˇ S o t t o i l n o m e d i l e c t i o d i v i n a v e n g o n o s p e s s o p r o p o s t i m e t o d i v a r i e g a t i c h e h a n n o p o c o a c h e v e d e r e c o n q u e l c a m m i n o v i t a l e c h e p e r m e t t e a l l a P a r o l a d i p l a s m a r e l a v i t a d e i c r e d e n t i . Q u a l i s o n o i t r a t t i c h e c o n t r a d d i s t i n g u o n o u n a a u t e n t i c a l e c t i o d i v i n a ? C o n q u a l e m e t o d o e i n q u a l i t a p p e v a a r t i c o l a t a l a l e c t i o p e r c h È r i s u l t i e f f i c a c e ?
L a u t o r e , r i s p o n d e n d o a t a l i i n t e r r o g a t i v i , p r e s e n t a l a s t o r i a e i l m e t o d o d e l l a l e c t i o d i v i n a c o n p a r o l e c h i a r e e a u t o r e v o l i , r i p e r c o r r e n d o l e t a p p e c h e h a n n o a f f i n a t o e a t r a t t i d i s t o r t o t a l e m e t o d o . I l p e r c o r s o i n i z i a c o n l a t r a d i z i o n e i n t e r p r e t a t i v a e b r a i c a , n e l c u i s o l c o s i s o n o p o s t i i p r i m i c r i s t i a n i , p e r g i u n g e r e f i n o a i d o c u m e n t i r e c e n t i d e l M a g i s t e r o , d o v e l e i n t u i z i o n e d e i P a d r i s o n o s t a t e r i p r e s e , v a l o r i z z a t e e p r o p o s t e a i c r e d e n t i d i o g g i .
G u i d o I n n o c e n z o G a r g a n o , m o n a c o c a m a l d o l e s e d i S a n G r e g o r i o a l C e l i o ( R o m a ) Ë p r o f e s s o r e s t r a o r d i n a r i o d i p a t r o l o g i a a l P o n t i f i c i o I s t i t u t o O r i e n t a l e e i n s e g n a s t o r i a d e l l e s e g e s i a l P o n t i f i c i o I s t i t u t o B i b l i c o . H a p u b b l i c a t o s t u d i d i c a r a t t e r e s p e c i a l i s t i c o , c o m e L a t e o r i a d i G r e g o r i o d i N i s s a s u l C a n t i c o d e i C a n t i c i . I n d a g i n e s u a l c u n e i n d i c a z i o n i d i m e t o d o e s e g e t i c o , R o m a 1 9 8 1 ; e , c o n T o m · a ` p i d l Ì k , L a s p i r i t u a l i t ‡ d e i P a d r i g r e c i e o r i e n t a l i , R o m a 1 9 8 3 . H a c o l l a b o r a t o i n o l t r e a d i v e r s e o p e r e c o l l e t t i v e d i t e o l o g i a e s p i r i t u a l i t ‡ e d i r e t t o l e d i z i o n e l a t i n o - i t a l i a n a d e l l e O p e r e d i P i e r D a m i a n i ( C i t t ‡ N u o v a ) . I l s u o v o l u m e d i I n i z i a z i o n e a l l a L e c t i o D i v i n a ( B o l o g n a 1 9 8 7 ) Ë s t a t o t r a d o t t o i n i n g l e s e , s p a g n o l o , p o l a c c o , e s h w a h i l i .
L’autore offre un cammino al fianco di Elia, uno dei grandi personaggi dell’Antico Testamento presentato però non come un profeta di tempi antichi ma come nostro contemporaneo, testimone fedele e coraggioso della fede e della verità. Avvalendosi delle testimonianze dei Padri della Chiesa, di santi e di uomini e donne del nostro tempo, il libro rende così sorprendentemente attuale il suo messaggio profetico.
Olivier Belleil, laico, sposato e padre di sette figli, è guida spirituale della Comunità del Verbo di Vita, in Belgio. Dopo aver insegnato filosofia, da parecchi anni guida i percorsi biblici proposti a tutti/e coloro che vanno al «Verbo di Vita» per un anno di formazione. La profondità dei suoi insegnamenti, che attingono alla sorgente della tradizione ebraica e dei Padri della Chiesa, rivela in lui un cristiano autentico, desideroso di rendere accessibili i tesori della Parola di Dio a un pubblico il più vasto possibile.