Come si evince dal titolo, la tesi centrale del libro di Bernhard Häring è che la confessione sia fonte di gioia. Una gioia capace di abbattere il muro del peccato che oscura lo splendore del mistero del battesimo. "Quando sentiamo nominare il sacramento della riconciliazione il nostro cuore deve battere più forte": attraverso Cristo, che ci offre la possibilità del ritorno al Padre celeste, Dio manifesta il suo amore e "purifica nuovamente la nostra anima". L'uomo veramente riconciliato si trasforma in messaggero di pace.. "La riconciliazione e la pace vanno viste anzitutto come dono gratuito meritatoci da Cristo nostro salvatore. Ma, in quanto dono, postulano un accoglimento riconoscente. Dove non vi è riconoscenza, il dono si vanifica". Nell'Anno della Misericordia, un testo che mette al centro il Sacramento della misericordia proponendo innumerevoli spunti per la riflessione personale e comunitaria.
Tra i credenti oggi si riscontra una certa disaffezione nei confronti del Sacramento della Confessione. Le cause sono le più svariate: dalla negazione della sua utilità alla convinzione che il perdono sia una faccenda meramente privata tra la propria coscienza e Dio. Il Giubileo della Misericordia può senz'altro costituire una buona occasione, per le comunità cristiane e per i singoli fedeli, per riscoprire il valore e la bellezza del Sacramento della Riconciliazione. Il presente sussidio, in tal senso, vuole offrire alcune riflessioni per meglio comprendere questo sacramento e preziosi consigli per un'adeguata pastorale che favorisca l'accostamento alla Confessione, come ad esempio un'attenta formazione della coscienza, l'educazione al senso della penitenza, vivere la riconciliazione nelle nostre comunità.
Il Giubileo della Misericordia, indetto da papa Francesco nel cinquantesimo dalla chiusura solenne del Concilio, pone con forza il tema dell’iniziazione cristiana. La sfida attuale è, infatti, quella di una nuova immagine di Chiesa, dove i fedeli vivono tutte le dimensioni del battesimo inteso come totale adesione a Cristo.
Il senso della celebrazione di questo Giubileo è proprio il dichiarato riproporre, nel tema innanzitutto della conversione e della domanda di perdono, ciò che sta alla radice dell’ingresso alla comunità credente: l’esperienza della misericordia, del farsi prossimo, visceralmente prossimo, di Dio, così da renderci partecipi della sua stessa vita. Il ché ovviamente si accompagna al giubilo, alla gioia che tale consapevolezza ed esperienza comporta.
Cettina Militello ha conseguito la laurea in filosofia presso l’Università di Palermo e la laurea in teologia presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma. La sua ricerca abbraccia l’ecclesiologia, la teologia del laicato e della vita religiosa, la mariologia, l’ecumenismo, la questione femminile, il rapporto ecclesiologia-liturgia. Ricopre vari ruoli d’insegnamento in Sicilia e a Roma. È direttrice presso la Pontificia Facoltà Teologica Marianum della Cattedra “Donna e Cristianesimo” e, dal 1983, dell’Istituto Costanza Scelfo per i problemi dei laici e delle donne nella Chiesa. Già presidente della Società Italiana per la Ricerca Teologica (SIRT), è membro del direttivo della Pontificia Accademia Mariologica Internazionale (PAMI). Ha all’attivo un cospicuo numero di pubblicazioni. Con Edizioni San Paolo ha recentemente pubblicato Virtù e vizi. Tema, contrappunto e variazioni (2012) e Le opere di misericordia. Compassione e coltivazione dell’umano (2012).
Oggi più che mai assistiamo alla crescente difficoltà (persino da parte dei battezzati) di vivere il sacramento della riconciliazione in tutta la sua pienezza. Questo libro nasce dal desiderio di spiegare il valore del perdono e di quanto bisogno abbiamo, noi cristiani e più in generale tutti gli uomini, di riscoprire i tesori che esso nasconde. L'autore presenta in modo semplice attraverso una storia, un racconto di vita e di amicizia - la bellezza di ciò che avviene nella riconciliazione. Un'esperienza di malattia diviene il contesto di uno scambio incalzante, sul quale si affacciano due volti di una medesima umanità: i problemi a volte inaspettati dei ministri sacri e l'inconsapevole tendere dei lontani verso Dio. Preti e non credenti vi appaiono accomunati dal loro essere uomini e, in quanto tali, uniti dal comune senso di precarietà e di incertezza che a tratti la vita mette davanti e dal bisogno di essere in qualche modo riscattati. Sullo sfondo, la ricerca di una grande libertà: quella che vive nel lasciare che qualcuno ti prenda per mano.
Se la fede è in crisi, nelle Chiese d’Occidente, la pratica sacramentale lo è ancora di più. Ma quali sono le ragioni di questa difficoltà di “praticare”, molto più grande della difficoltà di credere? Probabilmente si possono spiegare ponendo l’accento su come la fede rinvii innanzitutto alla persona del Cristo, assai generalmente rispettata, mentre la pratica sacramentale rinvii invece alla Chiesa, più volentieri criticata, quando non rigettata.
In questo volume Sesboüé ci invita a credere e a “praticare” attraverso una comprensione più alta dei sacramenti, sacramenti che ci spiega sono legati alla sfera del sacro, al rito che inscrive i suoi partecipanti in un ordine simbolico delle cose, estraneo forse al modo di fare e di pensare del nostro mondo pratico, efficiente e secolarizzato, ma essenziale per vivere appieno la pienezza della fede.
Destinatari
Sacerdoti
Autore
Bernard Sesboüé, nato nel 1929 a La Suzesur-Sarthe (Francia centro-occidentale), è entrato nella Compagnia di Gesù nel 1948 e, dopo gli studi filosofici e teologici, ha insegnato teologia e patrologia in varie università. Ha fatto parte della Commissione teologica internazionale, ed è autore di numerose opere, di cui molte pubblicate in italiano dalle Edizioni San Paolo, tra le quali: La personalità dello Spirito Santo. In dialogo con Bernard Sesboüé (a cura di S.Tanzarella, 1998); «Fuori dalla Chiesa nessuna salvezza». Storia di una formula e problemi di interpretazione (2009); L’avvenire della fede. La teologia del XX secolo (2009); Lo Spirito senza volto e senza voce. Breve storia della teologia dello Spirito Santo (2010).
Punti forti
Un autore di chiara fama.
Un tema da considerarsi centrale nella vita
di ogni cristiano.
In questo studio abbiamo inteso restringere il nostro diretto interesse alle sole liturgie occidentali, dando... al lettore una panoramica storica delle particolari eucologie e diversi sviluppi in seno alle varie aree ecclesiali. Questo, in particolare, perché la riforma voluta dalVaticano Il mirava alla revisione dei testi e della struttura in uso presso la Chiesa romana, per cui la nuova Liturgia Horarum è il frutto di un plurisecolare, svariato e ricco cammino fatto dalle diverse Chiese locali in Occidente. Ignorare il passato, le fonti e le esigenze di questa storia, significa sradicare dalle sue più profonde radici una «perla della preghiera cristiana», oggi in nostro possesso.
L’intento del nostro studio non era quello di fare una rassegna di teologia, quanto fare una storia che sfocerà, dopo il concilio Vaticano Il e la riforma di papa Montini, in una vera e propria teologia liturgica delle Ore.
Destinatari
Religiosi.
Autore
Arturo Elberti, sj, è incaricato dell’insegnamento della Teologia dei Sacramenti e della Liturgia presso l’Istituto di Scienze Religiose e la Facoltà di Teologia della Pontificia Università Gregoriana e la Facoltà Teologica del Pontificio Ateneo Antonianum (Roma). Tra le sue opere: La Liturgia delle Ore in Occidente. Storia e teologia (Roma 1998); Prospero d’Aquitania. Teologo e discepolo (Roma 1999); Dalla religiosità naturale alla fede. Centralità del mistero pasquale nella riforma liturgica (Bologna 2001[2]). Presso le Edizioni San Paolo: Lo Spirito e il sacramento della Confermazione (2003), nella collana “Alle fonti della Liturgia”.
Punti forti
Un argomento che interessa tutti i sacerdoti e i religiosi.
Autorevolezza dell’autore.
Un piccolo Libro Ricordo per il giorno della Prima Comunione. La confezione contiene un piccolo libro, rilegato, tutto a colori sul significato dell’eucaristia per i ragazzi, una Icona originale greca con la rappresentazione dell’Ultima Cena; un piccolo biglietto ricordo da personalizzare con la data della Prima Comunione. Il tutto confezionato in una elegante scatola trasparente.