La "Regula Monachorum" è un documento spirituale di straordinaria importanza, nel quale è confluito il meglio delle tradizioni monastiche occidentali e orientali che la precedono. Adattandolo alle necessità del suo tempo, Benedetto ha saputo armonizzare il tutto in un felice equilibrio caratterizzato da esemplare discrezione: discretione praecipua, come la definisce nei Dialoghi san Gregorio Magno. Quello che san Benedetto presenta nella sua Regola è un cammino ben orientato, con una meta ben precisa. È un cammino di ritorno presentato con i tratti specifici della conversione, che si muove in continua tensione verso Dio. È un cammino di salvezza di cui la Regola costituisce lo strumento pedagogico. È il cammino della vita cristiana, che si muove entro e in forza della signoria di Dio: per ducatum Evangelii.
Macario/Simeone, noto anche come "Pseudo-Macario" o, tra i monaci ortodossi, "Macario il Grande", appartiene alla Siria-Mesopotamia settentrionale, e operò tra il 380 e il 430. Attraverso i suoi Discorsi e dialoghi spirituali, il nostro autore dà rilievo soprattutto allo stato di quiete (hesychia) nella preghiera. La sua spiritualità è scritturistica e trinitaria, per la grande importanza che vi assume lo Spirito Santo; è centrata sull'esperienza dell'anima liberata dal male attraverso l'evento pasquale, che lotta contro le passioni e le tentazioni. Nonostante la condanna ecclesiastica, i discorsi di Macario/Simeone hanno avuto una grande diffusione nell'oriente monastico, influenzando grandi autori spirituali come Isacco di Ninive e Simeone il Nuovo Teologo.
Quest'opera, che rappresenta il settimo volume del grande commento da lui curato per la collana Sources chrétiennes è come il coronamento dell'amore del padre De Vogüé verso san Benedetto e la vocazione monastica. Il commento è prezioso per la ricchezza dei riferimenti alle fonti bibliche, patristiche, liturgiche e monastiche che aiutano a capire il pensiero di san Benedetto. In questo commento risulta chiaro l'impianto della Regola nei suoi principi costitutivi: Scrittura e tradizione, Chiesa e Sacramenti ecc. La vita monastica cristiana si colloca all'interno della Chiesa, nella linea di un immediato prolungamento del battesimo; proprio il battesimo con la relativa catechesi sta alla base dell'esistenza dei monaci.
Le tre omelie mariane di Nicola Cabasilas (nato a Tessalonica probabilmente nel 1322), presentate in questo volume, e tradotte in italiano per la prima volta, costituiscono il frutto della sua piena maturità e non sono da meno delle grandi opere del nostro autore. Le tre omelie si intitolano rispettivamente: "In nativitatem", "In annuntiationem", "In dormitionem". Non sono state scritte per essere pronunciate nella liturgia, ma per essere offerte al patriarca di Costantinopoli a diverso titolo celebrativo. Cabasilas si mostra teologo profondo e originale, oltre che stilista consumato, e le tre omelie mariane risultano tutte impregnate della ricca tradizione dei Padri.
Il volume, strutturato in tre sezioni - la regola, la comunità, l'arte spirituale - presenta una selezio¬ne degli articoli che l'autore, ben noto per la sua profonda conoscenza delle fonti monastiche, ha pubblicato sulla Regola di san Benedetto. L'intento di questi studi è quello di mostrare l'attualità della Regola. "La Regola di san Benedetto può e deve essere seguita più da vicino di quanto non lo sia attualmente. In larga misura essa resta per noi, a causa di una mancata esperienza vissuta, una terra sconosciuta. Scoprire, osservandola effettivamente, il mondo spirituale che le è proprio - quello dei Padri, successori degli Apostoli e del Cristo -, questo è il compito appassionante che ci viene offerto... La vera fedeltà è in avanti".