Noi siamo la nostra anima. Il corpo morirà, ma l'anima è eterna. Se ne fossimo pienamente consapevoli, potremmo cambiare la nostra vita, potremmo vivere con la gioia di sentirci parte di un grande amore universale, con la certezza che questa vita è solo un passaggio necessario. La nostra mente umana, però, nega tutto questo e ci impedisce di ascoltare la nostra anima almeno finché, dal cielo non arrivano, nei modi più inaspettati, doni incredibili capaci di risvegliare in noi questa consapevolezza. Come è accaduto alla protagonista di questa straordinaria esperienza.
Il mistero del corpo intatto di san Charbel Makhlouf, monaco eremita libanese (1828-1898), non smette di suscitare curiosità e stupore. Per 67 anni dopo la sua morte è rimasto morbido e flessibile, trasudando una quantità impressionante di liquido rossastro dalle proprietà taumaturgiche, che sfida le leggi della scienza. Studi recenti hanno svelato la composizione e stimato il volume dell'essudato in decine di tonnellate! In questo libro sveliamo i fenomeni mistici, le indagini teologiche e le perizie medico-legali, insieme alle testimonianze di coloro che hanno toccato il corpo del santo, costantemente inumidito dal fluido misterioso per quasi settant’anni. Scopri con noi l’eccezionale mistero del corpo di san Charbel!
Don Dolindo in tutti i suoi libri ha sempre parlato degli angeli, anzi sosteneva di essere ispirato a scrivere proprio da uno spirito celeste che diversi suoi biografi hanno identificato con san Raffaele. In un pieghevole distribuito dall’Apostolato Stampa scriveva: “Gli Angeli non ci sono stranieri: essi vivono con noi, stanno a custodia dell’anima nostra. È bello considerare come questi spiriti altissimi si degnano di vigilare le povere creature terrene per renderle glorificazione di Dio ovvero per supplirle quando gli sono infedeli. Nella notte, nel giorno, nella gioia, nel dolore, un Angelo mi accompagna continuamente per impedire che rimanga sterile una natura intelligente e libera e, dopo la Redenzione, per impedire che sia perduto il frutto dei dolori di Gesù”.
Note sull'autore
Marcello Stanzione (Salerno, 1963) è parroco dell’Abbazia di Santa Maria Nova a Campagna (SA). Nel 2002 ha rifondato l’Associazione Cattolica Milizia di San Michele Arcangelo per la diffusione della devozione cristiana agli angeli. Carmine Alvino (Avellino, 1978), avvocato, specializzato in bioetica e deontologia professionale, in diritto dell’internet e delle tecnologie informatiche. Da anni porta avanti uno studio intenso sui Sette Arcangeli, cui ha dedicato diverse pubblicazioni.
L'autore descrive con delicatezza e sincerità il percorso che lo porta a scoprire la forza della fede attraverso la vicinanza con Beatrice. La disabilità di Beatrice diventa così uno specchio che riflette la misericordia divina e apre la strada alla nascita di un gruppo di preghiera, un luogo dove la comunità si riunisce per condividere la propria fede e sostenersi reciprocamente nella Carità.
Alla beata Pierina, la Madonna ha affidato il compito di fare conoscere e fare amare il Volto Santo di Gesù. Gesù si presenta a suor Pierina con il Volto sofferente, ricordando così la sua morte in croce, quindi la sua Passione. Ella diventa ambasciatrice di questo dono meraviglioso facendo coniare una medaglia con il Santo Volto di Gesù, ricordando a tutti che Egli è l'unica persona che non delude mai nessuno e che è il nostro medico e anche la nostra medicina.