La Comunione nella mano, i concili, i santi e le eresie protestanti. Ricevere la comunione sulla mano è uno dei più grandi sacrilegi commessi oggi come oggi contro il corpo di nostro Signore Gesù Cristo. Senza dubbio è anche peccato. Molti si domanderanno: ma perché parecchi sacerdoti la consegnano in questo modo? Perché fu permesso tramite un indulto, durante il papato di Paolo VI. Quasi nessuno sa che è stata introdotta ingannando papa Paolo VI, che non ebbe altra scelta che consentirla con la più grande tristezza e dispiacere, sotto indulto, e non potendo evitarne la proliferazione di questa sacrilega pratica in quasi tutto il mondo.
“Ricolmerò di grazie particolari tutte le anime che sapranno manifestarmi
la gioia dei loro cuori intrattenendosi in intimo colloquio spirituale con
me dopo la Santa Comunione”
(Gesù a un’anima).
Sebbene la Chiesa permetta di ricevere la Comunione anche sulla mano, è di tutta evidenza come questo gesto abbia contribuito a un indebolimento dell’atteggiamento di riverenza verso le sacre specie eucaristiche. Con questa prassi sono subentrati un’allarmante mancanza di raccoglimento e uno spirito di generale disattenzione; in molti casi non si nota quel senso di serietà e silenzio interiore che devono segnalare la presenza di Dio nell’anima. Papa Benedetto XVI, oggi emerito, parlava invece della necessità non solo di capire il vero e profondo significato dell’Eucarestia, ma anche di celebrarla con dignità e riverenza. Ora più che mai, per rafforzare la vita stessa della Chiesa, è dunque necessario aiutare i fedeli a rinnovare una viva fede nella presenza reale di Cristo nelle specie eucaristiche, promuovendo il giusto modo di ricevere la santa Comunione, come testimoniato anche nella storia delle apparizioni angeliche ai mistici cattolici.
Note sull'autore
Marcello Stanzione è nato a Salerno il 20 marzo 1963 ed è stato ordinato sacerdote nel 1990. Nel 2002 ha rifondato l’Associazione Cattolica Milizia di San Michele Arcangelo (www.miliziadisanmichelearcangelo.org) per la retta diffusione della devozione cattolica ai santi angeli. Ha scritto oltre 300 libri sugli angeli e su tematiche affini di spiritualità cattolica per 30 diverse case editrici europee e americane, sia cattoliche sia laiche. I suoi libri sono stati tradotti in polacco, tedesco, sloveno, portoghese, francese, spagnolo e inglese.
"In queste pagine sono descritti alcuni dei tanti miracoli eucaristici avvenuti durante la storia. L'eucarestia è il vero grande inesauribile miracolo quotidiano che fa presente in modo unico e incomparabile la presenza "viva" di Gesù nella storia".(Don Pasquale di Dio, Segretario Vescovile di Piazza Armerina).
«L'adorazione eucaristica è l'atto più alto di una creatura umana nei confronti del suo Creatore. Chi adora pone al centro della sua attenzione e del suo cuore il Dio altissimo e creatore e Salvatore di tutto l'universo. L'adorazione eucaristica è un tempo trascorso in preghiera davanti al Sacramento dell'Eucaristia esposto solennemente. Si può pregare in vari modi, ma il modo migliore è una preghiera di silenziosa meditazione, sul mistero dell'Amore con cui Gesù ci ha amato, tanto da dare la sua vita ed il suo Sangue per noi. Adorare è lasciarsi amare da Dio per imparare ad amare gli altri... Adorare è entrare nell'esperienza del Paradiso, per essere più concreti nella storia.»
Oltre Emmaus racconta l'esperienza di un adoratore dell'Eucarestia. È un libro scritto "dal di dentro", come frutto personale della preghiera. L'autore in un modo semplice e chiaro porta il lettore nella profondità e negli spazi infiniti dell'adorazione, proponendo, come via di accesso all'"amore più grande", la contemplazione del mistero più alto della fede cristiana: la passione, la morte e la risurrezione di Gesù Cristo, simbolicamente ripresentate nell'Eucarestia. P. Luigi Moro ICMS, Rettore del Tempio Nazionale Maria Madre e Regina Monte Grisa - Trieste.
La "vittima", nella Bibbia e nella tradizione cristiana, non è ciò che si immola, ma piuttosto ciò che viene offerto a Dio. Affinché il sacrificio sia sincero e gradito a Dio, dev'essere espressione di ciò che c'è nel cuore, di uno spirito di sincero amore e di un animo umile e contrito: "Un cuore contrito è sacrificio a Dio, un cuore contrito e affranto" (Sl 51,19). Gesù ha rivelato la sua volontà a Sr. Maria della Trinità, una clarissa di Gerusalemme. Il suo grande desiderio è che un esercito di anime eucaristiche e apostoliche si consacrino a Lui, con un "voto di vittima" privato.
Uno splendido volume in cui trovare tutto ciò che necessita per vivere nel miglior modo possibile un anno nel segno dell’Eucaristia.
"Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro" (Mt 11,28)