Certamente non è facile narrare alla gente la storia di una donna vissuta tanti secoli fa e per di più con una vita insolita e misteriosa. Eppure Chiara della Croce, la santa monaca agostiniana di Montefalco, fu un punto di riferimento straordinario per la società e la Chiesa del suo tempo. Dal chiuso del monastero di Santa Croce di Montefalco, riuscì ad intessere rapporti con personaggi famosi, a riconciliare paesi divisi dall’odio e soprattutto a manifestare grandi doni mistici come quello di saper leggere nel cuore delle persone. La sapienza della Croce la portò incisa fisicamente nel cuore. Con questa sapienza, Chiara da Montefalco è in grado di parlare anche oggi al cuore di tutti perchè è la donna che ha vissuto in pienezza il mistero pasquale del suo Signore. Questo libro ci prenda per mano e, con Chiara della Croce, ci introduca nei misteri del regno dei cieli mentre ci prepariamo a vivere, nel 2008, la memoria della morte gloriosa di questa grande mistica agostiniana. Ho aggiunto alcuni pensieri e alcune preghiere, utili per scoprire e amare questo tesoro nascosto da Dio nel centro dell’Umbria.
“Ritratto a penna di sorella Chiara” è un ritratto letterario: non una storia, bensì il ritratto di un volto in cui la vita e le virtù diventano fattezze. Si tratta di un libro che si legge tutto d’un fiato, è un libro che rapisce il lettore perchè affascina andare alla scoperta delle meraviglie che il Signore ha posto in una donna così umile e semplice. Meraviglie che il Signore aveva ben nascosto perchè nel nascondimento Egli pone le sue anime elette. L’autore magistralmente svela Chiara e Francesco come due pennellate d’un medesimo quadro e ci lascia gustare, goccia a goccia, l’essenza di questa grande Santa. “Il mondo cerca la sua ‘acqua’ per rifiorire. Sente che Chiara è una risposta alle sue tormentate domande. L’anima moderna ha bisogno di forza morale, come l’Ulisse omerico, per riuscire a tapparsi gli orecchi alle sollecitazioni delle odierne sirene. Chiara è questa forza: un’autentica guerriera dello spirito che sfida gli invasori del suo progetto d’eternità: quelli che tentano di imbavagliare il suo anelito mistico e di paralizzare il suo intimo volo. “ Padre Bruno Giannini
Agli uomini e alle donne del terzo millennio, Chiara ha qualcosa da dire e qualcosa da proporre anche se davvero contro-corrente; con la sua vita ci testimonia: che Dio ha il primato su tutti e su tutto; che vale la pena di essere poveri per testimoniare la libertà in un mondo segnato dal consumismo e attanagliato dai lacci della schiavitù del denaro; che vale la pena davvero di essere casti per testimoniare che il corpo è un dono di Dio creato per l’amore in un mondo ferito dalla sregolatezza del piacere e violentato dal possesso a tutti i costi che non concepisce il rispetto della persona; che vale la pena sul serio di mettere la propria volontà a servizio dell’altro, senza perdere la libertà della coscienza e del pensiero, in una società che non lascia spazio alla capacità critica dell’uomo essendo una comunità umana soffocata dall’ambizione, dal potere e dalla competizione sfrenata.