Padre Ljubo è stato a servizio della parrocchia di Medjugorje dall’agosto 2000 fino all’estate 2007. Con la morte del compianto padre Slavko ha ricevuto l’incarico di sostituirlo nel suo servizio al Santuario, e come lui, si occupa di commentare il messaggio mensile che la Madonna dà a Marija Pavlovic ogni 25 del mese e che generalmente viene diffuso in tutto il mondo. Racconta padre Ljubo: “Vorrei pregare prima di tutto la Madonna perché mi aiuti e perché apra i cuori di tutti coloro che ascolteranno, perché il suo messaggio possa portare la salute fisica e spirituale e la tanto desiderata pace dei cuori e pace nelle nostre famiglie, che ci manca tanto. Marija parla con la Madonna. Si vedono le labbra che si muovono. Poi prende un pezzo di carta e in croato senza punteggiatura scrive delle parole. È accaduto anche ieri sera. Marija era in Italia e mi ha dettato per telefono il testo. Io ho messo la punteggiatura e l’ho diffuso”.
Gesù Bambino promette ad ognuno di noi:
"Più mi onorerete, più io vi favorirò!"
Ecco il primo libro interamente scritto pensando ai giovani!
“Si propone un cammino catecumenale che può durare per tutta la vita... Si presentano, innanzitutto, i pilastri: su essi i giovani si interrogano continuamente: Dio, Cristo, lo Spirito nella Chiesa, i Sacramenti, i Comandamenti, la vita nuova nella carità, il futuro, il peccato. Ecco il cammino da percorrere; con Maria Goretti, con il suo esempio e con il suo modello. Ringraziamo l’autore per questo servizio reso a Maria Goretti e ai giovani.”
Don Franco Morico (Rettore del Santuario di Santa Maria Goretti a Corinaldo)
Chi è don divo Barsotti?
Don Divo Barsotti, unanimemente riconosciuto come una delle figure più luminose della Chiesa del Novecento, è stato scrittore, poeta, predicatore, uomo dello spirito, fondatore della “Comunità dei figli di Dio” di carattere contemplativo che conta più di duemila membri sparsi nel mondo.
Irriducibile, anima tesa all’Assoluto, don Divo ha sempre cercato la volontà di Dio sino alla fine, senza sentirsi mai appagato in alcun posto: pochi anni dopo l’ordinazione sacerdotale per interessamento di Giorgio La Pira si è trasferito a Firenze, dove ha avuto inizio la sua attività di predicatore e di scrittore. Don Divo si può definire come un mistico e come uno degli scrittori di spiritualità più importanti del secolo.
Il punto fisso della vita e della predicazione di don Barsotti sono stati la preghiera, la liturgia (Santa Messa e Liturgia delle Ore), la contemplazione, il silenzio, l’esercizio della Divina Presenza continua, la preghiera del cuore. Cose che egli ha esercitato e insegnato a tutti i livelli.
L’amore per la liturgia, per la santa Messa, sono stati i grandi richiami di don Divo: chi poté assistere ad una sua celebrazione eucaristica, difficilmente la dimenticherà: non tanto per lui in sé, quanto perché, immergendosi in quell’ Atto, a volte fino alla commozione e alle lacrime, introduceva i fedeli potentemente nel Mistero: la Messa diveniva la Presenza di Dio, del suo Sacrificio.
Passionale e forte, dolce e paterno, solitario e uomo di fede incrollabile, monaco e predicatore, insofferente alle mode e capace con una parola di illuminare un’intera esistenza... tutto questo è stato don Divo Barsotti.
Finalmente un testo che fa luce e mette ordine sulla realtà cattolica dei grandi benefici trasmessi fra generazioni che arricchiscono la posterità ma anche sui tremendi pesi ereditari che penalizzano persone, famiglie, società e nazioni.
Ci troviamo in un vasto campo in cui il mandato evangelico di liberazione e di guarigione può e deve aver luogo.
Così, nello scambio d'amore mediato dal Cristo che è lo stesso di ieri, oggi e sempre (Eb 13,8), possiamo sperimentare suffragio e perdono, riconciliazione e pace, liberazione da catene e dipendenze, guarigione delle memorie negative, rimarginazione di ferite, grande armonizzazione e ricomposizione di conflitti ancor oggi tormentosi e distruttivi.
“Questo libro, più che parlare di san Francesco Saverio, vuol dare la parola al Saverio. Abbiamo la possibilità di una conoscenza molto umana e concreta di Francesco Saverio, perché sono a noi pervenute numerose lettere da lui scritte e mandate in Europa, in cui egli stesso “si racconta” e racconta con molti particolari le sue fatiche apostoliche. Fra le lettere del Saverio abbiamo scelto quelle che ci fanno seguire passo per passo i suoi viaggi missionari, da Roma a Lisbona, da Lisbona a Goa nelle Indie, da Goa a Capo Comorin, e poi all’Arcipelago delle Molucche, al Giappone fino alle porte della Cina, dove morì, senza potervi entrare nel 1552. Nel leggere queste lettere ci troveremo di fronte quasi ad una autobiografia del Santo e conosceremo il suo immenso amore per Cristo e per gli uomini, chiamati alla fede e alla salvezza dalla sua predicazione apostolica. Man mano che procederemo nella lettura, si staglierà sempre più viva davanti a noi la figura così carica di umanità e di grazia del Saverio. Il suo esempio e la sua parola sempre così calda e autentica ci daranno lezioni preziosissime di santità e di sapienza, che saranno di forte stimolo per seguire il Saverio in un cammino totale di santità e di dedizione al Signore”.
P. Carlo Colonna s.j.
“Presi per mano da san Francesco e da santa Chiara, camminiamo nella Via che è Cristo seguendo le orme di Lui; le parole del poverello d’Assisi siano lampada al nostro piede e luce al nostro passo e nulla, neppure la polvere del sentiero battuto, attardi il nostro andare verso la Beatitudine della Santità che non è privilegio di pochi, ma puro dono di Dio, il “tre volte Santo”; dono concesso dalla Sua bontà paterna che fa partecipare i suoi figli, della Sua Santità; il nostro Dio è un Dio che fa quello che dice, perciò possiamo già godere della Sua promessa - «Sarete Santi perché io sono Santo» - Il “fare” che ci viene donato da “masticare” per il cammino di questi giorni, è dato, per quanto riguarda la Novena a san Francesco, dalle “AMMONIZIONI” di san Francesco; sono esse 28 brevi componimenti che, secondo gli storici, sono forse la parola finale che Francesco donava ai suoi frati alla fine delle riunioni capitolari.Per quanto riguarda invece la novena a santa Chiara, il “pane” che ci viene donato da “masticare”, per il cammino di questi giorni, è dato dal suo “testamento”. Esso è uno scritto che, nella sua semplice chiarezza, esprime le note più belle dell’anima di Chiara; con esso, ella vuole lasciare alle sue figlie, le “Sorelle Povere” (chiamate anche Clarisse), di ogni luogo e di ogni tempo, e a ciascuno di noi, un invito forte e caldo, a confidare nel Padre delle Misericordie, il Donatore di ogni bene; col “Testamento”, Chiara desidera lasciare a tutti coloro che lo leggeranno con devozione, un memoriale dell’Amore di Dio, attraverso il racconto lineare e vero della Sua esperienza di vita e di relazione, con se stessa, con Dio e con le sorelle. Buon Cammino!”.
Suor Chiara Carla Cabras
I Fioretti di san Francesco costituiscono una raccolta di “miracoli ed esempi devoti” riguardanti la vita del Poverello, resi in lingua italiana volgare nell’ultimo quarto del Trecento da un ignoto toscano che li ha ricavati dagli "Actus Beati Francisci et sociorum eius", composti probabilmente da frate Ugolino da Montegiorgio tra il 1327-1340.
I cinquantatré capitoli che compongono l’opera coprono un arco di tempo di 110 anni, in cui, oltre a Francesco compaiono alcuni dei suoi primi compagni e anche altri frati marchigiani. Di Francesco viene sottolineata la conformità a Cristo. Questo è il nucleo del messaggio che i Fioretti ripropongono. Nulla si dice della sua giovinezza, del travaglio della conversione, delle lotte e tensioni negli ultimi anni della sua vita. Francesco è l’alter Christus! Ed è alter Christus perché ha fatto del vangelo la sua regola e forma di vita. Questa conformità e sequela definiscono l’esperienza dei suoi primi compagni (Bernardo, Elia, Egidio, Leone, Masseo, Rufino, Silvestro, Chiara), sono annunciate nei grandi insegnamenti francescani (la vera letizia, la povertà, l’amore per le creature, la predica agli uccelli, il lupo di Gubbio...) e confluiscono nelle storie e nei racconti di alcuni frati marchigiani (Corrado d’Offida, Giovanni della Penna, Iacopo da Massa...). La sequela di Cristo, povero e crocifisso, accompagna così a mò di sottofondo musicale le storie di Francesco e dei suoi fratelli, i quali, nonostante le fatiche e le lotte del cammino non rinunciano a cantare e lodare l’Altissimo bon Signore, certi che “tutto concorre al bene di coloro che amano Dio”...
Qui è vera letizia!
Il tema generale dei brani di preghiera è la pace che l’orante raggiunge quando si concede a Dio senza riserve. L’orazione può essere fonte di serenità e di consolazione che nascono dal Signore: una serenità e una consolazione che sospingono singolarmente all’impegno della risposta a Dio e dell’amore al prossimo.
Alessandro Maggiolini, vescovo di Como, aggiunge ai libri già scritti questa raccolta di preghiere desunte dalla liturgia, da santi e da noti poeti. Si tratta di testi che vanno letti e riletti con pacatezza per gustarne il contenuto e il sapore religioso. Al dettato poetico si intercalano commenti esplicativi. L’autore ha partecipato alla stesura del Catechismo della Chiesa cattolica.
Un libro che ci permette di pregare in famiglia e di pregare per la famiglia. Molti problemi delle famiglie contemporanee dipendono dal fatto che diventa sempre più difficile comunicare. Non si riesce a stare insieme e i rari momenti in cui ci si ritrova sono assorbiti dalla televisione. La preghiera invece riavvicina le coppie, riunisce le famiglie, produce guarigioni fisiche e spirituali, permette di condividere gioie e dolori, dà forza, speranza e grazie di ogni genere. “Nella famiglia si impara a vivere, nella famiglia credente si impara a credere... Ricordo ancora quando in casa mia stavamo attorno al focolare a dire il Rosario e io mi addormentavo sulle ginocchia di mio nonno... Questo ricordo della famiglia unita in preghiera mi riempie di gioia, di pace e serenità, perchè penso sempre: queste sono state le mie radici, quella è stata la mia culla. (...) E mi chiedevo: Ma perchè la mamma va alla Messa? Ma chi è Dio, se per la mia mamma ha tanta importanza? Le prime domande religiose me le sono poste partendo dal comportamento della mia mamma”. Da una catechesi di Mons. Angelo Comastri
«Con emozione e profonda gioia ho letto il libro di suor Emmanuel
Bambini aiutate il mio Cuore a vincere”, e raccomando che abbia maggior diffusione possibile perchè sono convinto che la sua diffusione, soprattutto tra i bambini, contribuirà al trionfo del Cuore Immacolato di Maria».
Cardinal Bernardino Echevarria - Arcivescovo di Gayaquil - Equador
Ecco un libro interamente dedicato ai bambini per far conoscere la storia delle apparizioni di Fatima ed il messaggio della Madonna, per far capire l’importanza della preghiera e dei piccoli sacrifici e per insegnare alcune preghiere! Il tutto è realizzato con un linguaggio molto semplice e arricchito con disegni e colori. In allegato al libro vi è poi un album contenente la novena al Cuore Immacolato di Maria da colorare giorno per giorno facendo semplicissime preghiere. La preghiera dei piccoli è la preghiera più cara al cielo, quindi è anche la più ascoltata. Tante sono le testimonianze dei bambini che ci hanno scritto, testimonianze commoventi. La Mamma del Cielo ha ascoltato le loro preghiere portando la pace nelle loro famiglie, facendo tornare a casa i genitori che se ne erano andati via o guarendo loro e i loro fratelli.
come le altre versioni comprende il santo rosario meditato, la consacrazione al cuore immacolato di maria, le preghiere di ogni giorno e le verita principali della fede cristiana in lingua francese.