Le parashot di Vaiqrà (Levitico): in questo volume sono contenute e spiegate nei minimi particolari, le norme legate al Santuario appena edificato e quelle che devono osservare i Kohanim. Perciò questo libro è chiamato anche Toràt Kohanim. Sono illustrati le offerte e i sacrifici da fare in segno di riconoscenza, pentimento, devozione, omaggio e ringraziamento al Creatore del Cielo e della Terra, sostituiti oggi, che il Bet ha Miqdàsh non c'è più, dalle preghiere. Accanto alla figura di Moshè, infaticabile conduttore del popolo e portavoce delle norme (mitzvòt) da osservare riguardo alla kasherut, allo shabbat, alle feste e a tutte le altre occasioni, vedremo delinearsi la figura del kohen gadol e degli altri kohanim, i sacerdoti. Ad essi il compito di accompagnare il popolo con la loro saggezza, il loro esempio ed il loro impegno; valuteranno i comportamenti di ognuno cercando sempre di creare un'atmosfera di armonia nella comunità in cammino; faranno da giudici e da guide per indirizzare i figli d'Israele verso abitudini e azioni corrette perché divengano un popolo Santo come Santo è l'Eterno. Età di lettura: da 9 anni.
In questo volume Le Parashot di Shenòt (Esodo): gli ebrei sono in Egitto, numerosi come le stelle del cielo ma ridotti in schiavitù. Moshè, incaricato da Dio li libererà e, tra eventi gravi e meravigliosi, diverranno un 'popolo', riceveranno le Tavole della Legge e si dirigeranno verso la Terra di Canaan, promessa dall'Eterno. Il libro si conclude con la costruzione del Santuario mobile che seguirà il popolo nel suo lungo viaggio. Età di lettura: da 9 anni.
La Festa di Pesach, i canti dell'Haggadà, il racconto dell'esodo, la tradizione... Interamente a colori e rivolto alle famiglie. Illustrato da disegni di bambini, oltre che da fotografie, il libro rappresenta una guida semplice e allegra per condurre qualsiasi pubblico all'interno della Pasqua ebraica, con i valori, i significati, i simboli che trasformano una cena in una esperienza indimenticabile.
Secondo l'antica tradizione ebraica il sonno è un sessantesimo della morte e, come dopo io il trapasso, nell'inattività del torpore l'anima abbandona questo mondo e sale nell'aldilà per fermarsi al cospetto di Dio. È allora che allo spirito, privo finalmente di materia, sono trasmessi a volte i segreti della vita, il senso dell'esistenza e anche il futuro, che l'uomo può tuttavia modificare. Al momento del risveglio, però, non resta in noi altro che il ricordo di una visione spesso insignificante che lentamente dimentichiamo e cancelliamo dalla nostra mente. I segreti dei sogni sono celati nei grandi libri della mistica ebraica, scritti in lingua aramaica e destinati volutamente solo a pochi eletti. Cinquecento anni fa il grande rabbino cabalista di Costantinopoli, Salomone Almufì, dopo pressanti richieste, decise a malincuore di scrivere in libro in ebraico antico per rivelare il senso dei simboli scorti durante il sonno e il modo di cambiare l'eventuale cattiva sorte in essi nascosta. Questo testo in lingua italiana prende spunto proprio dall'opera originale di Salomone Almufì per analizzare e interpretare i sogni secondo il punto di vista dei maestri del Talmud, del Midrash e della mistica ebraica tradizionale.