«Per chi non la conoscesse già, vorrei presentare la protagonista di questa storia. Chiqui è una piccola volpe che è entrata nella mia vita quando decisi di lasciarmi alle spalle i ritmi frenetici di una società che sentivo sempre più estranea. Quando vivi seguendo i tuoi sogni, il tempo vola e io ancora stento a credere che siano già trascorsi tre anni da quando Chiqui è entrata nella mia vita e nel mio cuore. Questo breve racconto è un tributo alla piccola volpe che ho avuto il privilegio di conoscere e che ha contribuito a rendere incredibili questi tre anni nella Casa di Luce. La forza con la quale affronta le avversità è stata una lezione preziosa, ma, cosa più importante, Chiqui mi ha permesso di condividere il suo mondo, i suoi amici, e quello che ho imparato seguendola e scoprendo ciò che lei conosceva, e io ignoravo, mi ha dato la spinta per imbarcarmi in una nuova, grande avventura: dedicare tutte le mie energie a difendere chi non può farlo da solo e a diffondere tra i miei simili la consapevolezza del danno che stiamo arrecando alla nostra casa comune, la Terra. Spero davvero che anche voi, cari amici, possiate apprendere da lei come ho fatto io, e impegnarvi in prima persona per cambiare le cose.» (Sergio Bambarén)
"La vera felicità è una scelta del cuore. Ecco perché ti chiedo di lasciare che sia il tuo cuore a dirti se leggere o meno questo libro. Forse deciderai che non è stato scritto per te. Forse sei uno dei pochi fortunati che sono realmente soddisfatti della propria vita. Ma forse anche tu, come tante persone sensibili e gentili, hai l'impressione che nella tua vita qualcosa non vada come dovrebbe, e non importa quanto guadagni, quanto sia grande la tua casa e tu sia ammirato dai tuoi amici, a volte avverti un senso di vuoto che non può essere colmato dalle cose che hai lavorato sodo per ottenere, pensando che ti avrebbero reso felice. Quando tutto è diventato così complicato? Quando ti sei accorto che il tempo a disposizione non era sufficiente per quello che dovevi fare? Quando è stato, che tu ricordi, l'ultimo giorno in cui hai davvero amato la tua esistenza, prima che tutt'a un tratto diventasse una successione di giorni tutti uguali? Quando hai rinunciato alla tua felicità? Se questi interrogativi ti suonano familiari, forse dovresti leggere questo libro. È stato scritto per bambini dagli otto ai cento anni..." (Sergio Bambarén)
Zibal, genio plurilaureato in astrofisica e ingegneria biochimica, sognava di sfondare nel campo della ricerca scientifica, ma la sua ex gli ha rubato l'invenzione che poteva segnare la svolta decisiva. Così, a 42 anni, si ritrova a vendere macarons all'aeroporto di Parigi-Orly. Alice, giovane e bellissima speaker radiofonica, ha perso la vista in seguito a un incidente. I suoi occhi sono quelli di Jules, un adorabile labrador che la guida tra i colori e i pericoli della vita a lei invisibili. Quando Zibal nota Alice in mezzo alla folla dell'aeroporto, è vittima di quel temibile colpo di fulmine di cui aveva imparato a diffidare. Un breve scambio di battute, giusto il tempo di scegliere una confezione di macarons, ed è subito addio: Zibal osserva Alice dirigersi all'imbarco per Nizza. Né lui né Jules sanno che là l'attende una delicata operazione che le restituirà la vista. Quella che per Alice è una grande gioia, per il labrador è la catastrofe: si sente inutile, perso, senza la sua compagna di sette anni. Rifiutandosi di accettare un altro padrone, fugge e va a cercare proprio Zibal, entrando nella sua vita come un ciclone. Da quel momento, uniti dalla sventura e dall'ossessione per Alice, Jules e Zibal avranno un'unica missione: ritrovare la donna che ha spezzato il cuore a entrambi.
Giugno 1933. La casa di campagna della famiglia Edevane è pronta per la festa del Solstizio e Alice, sedicenne brillante, curiosa, ingenua e precoce scrittrice in erba, è particolarmente emozionata. Sarà una festa bellissima e lei è innamorata, anche se nessuno lo deve sapere. Ma quando arriva mezzanotte, mentre i fuochi d'artificio illuminano il cielo scuro, il piccolo Theo Edevane, che non ha ancora un anno, scompare. E la tragedia spinge la famiglia a lasciare per sempre la casa tanto amata. Settant'anni più tardi, dopo essere stata sospesa dalla polizia per non aver rispettato le regole, Sadie Sparrow decide di prendersi una pausa di riflessione e raggiunge l'amatissimo nonno in Cornovaglia. Quando è già sul punto di lasciarlo per tornare ad affrontare i propri demoni, Sadie scopre una casa abbandonata, circondata da giardini incolti e da una fitta boscaglia. Dove un bambino era scomparso senza lasciare traccia. Per risolvere il mistero, Sadie incontrerà l'unica testimone rimasta, una delle più famose autrici inglesi, Alice Edevane. Che le rivelerà un segreto del passato... più presente che mai.
Trieste, anni Venti. La bora, che sferza Trieste in certi periodi dell'anno, è un vento pieno di passione, violento e fugace, che piega i corpi e trasforma gli animi. Salvador e Edita si conobbero lì un giorno di primavera del 1920, spinti dalla bora l'uno verso l'altra. Lei era nata a Lubiana e lui a Barcellona. Avevano vent'anni, l'età della follia. Ma Edita, bella e timida, era sposata e aveva una figlia, mentre l'unica cosa che possedeva Salvador era il suo lavoro nella bottega di un grande scultore, e il desiderio infinito di avere successo nella vita. Il vento sconvolse per sempre le loro esistenze, l'amore abbatté tutti i confini e le convenzioni. E solo la Storia, con la sua ferocia, avrebbe potuto dividerli. Barcellona, verso la fine degli anni Settanta. Salvador, ormai vecchio, vuole tornare a Trieste, dove aveva creduto di poter essere felice. Insieme a Marina, la giovane donna che lo accompagna, Salvador fa un viaggio nella memoria, raccontando del suo antico amore: di un parco in riva al mare, di lenzuola stropicciate e corpi abbracciati la mattina tardi, di un'attesa lungo i binari della stazione, di una colpa terribile e di un capolavoro del Rinascimento. Delle persecuzioni e dei segreti che si porta dietro da cinquant'anni. È un viaggio lungo, e ogni passo è importante. Perché è un passo in cerca del futuro.
Per alcuni esseri umani c'è un momento nella vita in cui si deve decidere di lasciarsi alle spalle le convenzioni per ritrovare se stessi in un luogo lontano dal consumismo, più vicino alla natura. Il nostro sognatore compie questo atto di coraggio spinto dall'amore per l'oceano e proprio lì, su una costa incontaminata, costruisce la sua casa di luce, che gli permette di rimanere sempre in contatto con il mondo che lo circonda. Il sognatore riscopre bellezza e sintonia, pace e armonia, e recupera un autentico rapporto con le persone semplici che incontra in quei luoghi intatti, primo fra tutti il pescatore che gli insegna a sintonizzarsi con i ritmi del cielo e della terra. Egli riprende così un dialogo silenzioso con le creature del mare: il cucciolo di foca che si lascia accarezzare sulla battigia, la grande balena che nuota assieme a lui sulla cresta delle onde, e molti altri animali. Infine riscopre l'amicizia più pura e trasparente: quella con una piccola volpe selvatica, Chiqui, che diventa per lui una tenera guida.
Varsavia, 1942. Mira è una ragazza piena di coraggio e di amore per la sua famiglia, rinchiusa nel ghetto di Varsavia sotto l'occupazione nazista. Con lei vivono la madre e la sorellina Hannah, che Mira protegge a ogni costo. Per loro, Mira sfida la feroce polizia, esplora la città in cerca di cibo decente, protetta solo dagli occhi verdi che non la fanno sembrare ebrea. Finché un giorno le "iene", come ha soprannominato i gendarmi polacchi che prendono ordini dalle SS, la fermano e sembrano non lasciarsi ingannare dal suo aspetto, come se fiutassero con avidità una facile preda. Ma mentre Mira si sente spacciata, un giovane biondo la afferra improvvisamente e la bacia, facendola passare per la sua fidanzata. La ragazza è salva, e da quel momento Daniel non la perderà più di vista. Né nell'orrore, quando Mira scoprirà che tutti gli abitanti del ghetto, nessuno escluso, sono destinati allo sterminio nei campi. Né nel coraggio, quando lei deciderà di entrare nella resistenza. Né per tutti i lunghissimi 28 giorni durante i quali, insieme a un gruppo di altri ragazzi, sfiderà i nazisti nella più impensabile delle imprese: la rivolta del ghetto contro le forze di occupazione. La più lunga rivolta degli ebrei nella Seconda guerra mondiale.
L'esistenza di Ed Kennedy scorre tranquilla. Fino al giorno in cui diventa un eroe. Ed ha diciannove anni, una passione sfrenata per i libri, un lavoro da tassista piuttosto precario che gli permette di vivacchiare, e nessuna prospettiva per il futuro. Quando non legge, passa il tempo con gli amici giocando a carte davanti a un bicchiere di birra o porta a spasso il Portinaio, il suo cane, che beve troppo caffè e puzza anche quando è pulito. Con le donne non è particolarmente disinvolto, perché l'unica ragazza che gli interessi davvero è Audrey, la ragione per cui è rimasto in quel posto senza vie d'uscita. Capace di colpirlo al cuore con una frase: "Sei il mio migliore amico". Non serve una pallottola per uccidere un uomo, bastano le parole. Tutto sembra così tremendamente immutabile: finché il caso mette un rapinatore sulla sua strada, e Ed diventa l'eroe del giorno. Da quel momento, comincia a ricevere strani messaggi scritti su carte da gioco, ognuno dei quali lo guida verso nuove memorabili imprese. E mentre Ed diventa sempre più popolare, mentre nota una luce diversa negli occhi di Audrey e la gente lo saluta per strada, inizia a domandarsi: da dove arrivano i messaggi, chi è il messaggero?
Molti anni fa Sergio Bambarén ha fatto una scelta di vita a cui forse molti hanno pensato ma per la quale non è facile trovare la forza: si è lasciato alle spalle una favolosa carriera di manager per sposare la natura e gli immensi spazi, primo fra tutti il mare e in particolare l'oceano. Ha nuotato con i delfini, ha praticato il surf sulle coste più selvagge, ha trovato amici dal cuore generoso. E ha intrapreso una ricerca spirituale che lo ha messo in comunione con creature grandi e piccole, con gli esseri umani che ha incontrato sul suo cammino, e soprattutto con la sua anima. Proprio durante uno dei suoi viaggi con la tavola da surf, in Marocco, Sergio si è trovato per caso a esplorare un altro oceano, quello di sabbia, uno dei luoghi più magici e avvolgenti della Terra: il deserto. Consigliato da un amico berbero, ha vissuto l'esperienza intensa ed emozionante di immergersi solo nel silenzio di sabbie millenarie, dove è possibile svuotare la mente da ogni affanno quotidiano e ritrovare la semplicità delle cose essenziali. Lì, Sergio ha incontrato un grande saggio, un leggendario personaggio che lo ha guidato un passo avanti nel cammino coraggioso e a volte arduo verso la scoperta di sé e delle cose che contano davvero. Un passo che ora Sergio condivide con tutti noi.
Se la vita fosse un romanzo, quella di Sara non sarebbe certo una storia d'avventura. In ventotto anni non ha mai lasciato la Svezia e nessun incontro del destino le ha scompigliato l'esistenza. Timida e insicura, si sente a suo agio soltanto in compagnia di un buon libro e i suoi migliori amici sono i personaggi nati dalla fantasia degli scrittori, che le fanno vivere indirettamente sogni, viaggi e passioni. Fino al giorno in cui riceve una lettera da una piccola città dal nome bizzarro, sperduta in mezzo all'Iowa: Broken Wheel. A scriverla è una certa Amy, sessantacinquenne americana che le invia - dalla propria vastissima biblioteca personale - un romanzo richiesto da Sara su un sito web. È così che inizia tra loro una corrispondenza affettuosa e sincera, che apre a Sara una finestra sulla vita: Amy le dimostra che è possibile amare la lettura senza per questo isolarsi dal mondo, perché è bello condividere ogni piccolo momento prezioso, anche se si tratta di un romanzo. E dopo un fitto scambio di lettere e libri durato due anni, Sara stessa trova finalmente il coraggio di attraversare l'oceano per incontrare l'amica lettrice. Tuttavia, come in un inatteso capovolgimento di trama, non c'è Amy ad attenderla: il suo finale, purtroppo, è giunto prima del previsto. Ci sono però tutti gli eccentrici abitanti di cui Amy le ha tanto parlato. E mentre loro si prendono cura della spaurita turista (la prima nella storia di Broken Wheel), Sara decide di ricambiare iniziandoli al piacere della lettura.
William Sandberg ha dedicato la vita alla lotta contro il caos, al trionfo della logica e dell'ordine, mettendo al servizio dell'esercito il suo incredibile genio matematico. Ai tempi della guerra fredda era uno dei massimi esperti mondiali nella decifrazione di codici; oggi, a poco più di cinquant'anni, è già pensionato: buona parte del lavoro in cui eccelleva può essere svolta da un banale computer in vendita al supermercato. Ma non è questo il problema. Il problema sono certi pensieri, neri e pesanti, che fanno male e lo trascinano sempre più giù, là dove l'esistenza non ha più senso. Il giorno in cui decide di dire addio a questo mondo, Sandberg vi si risveglia suo malgrado, e per ben due volte. La prima, è in un letto d'ospedale, dove i medici cercano di rimetterlo in sesto dopo il tentato suicidio; a salvarlo è stata la sua ex moglie, Christina, che nonostante tutto continua a preoccuparsi per lui. La seconda, è a bordo di un aereo, diretto in un luogo che non gli è dato conoscere, rapito da uomini dal fare né ostile né amichevole. Dicono di appartenere a un'organizzazione segreta che agisce per la sicurezza internazionale. Dicono di essere a conoscenza di una minaccia letale per il genere umano. Quello che non dicono è che hanno tenuto nascosto questo segreto per troppo tempo, e ora potrebbe essere troppo tardi. William Sandberg è la loro ultima speranza. Perché la chiave del mistero si cela in un luogo inaccessibile a qualunque macchina...
È il 1939 nella Germania nazista. Tutto il Paese è col fiato sospeso. La Morte non ha mai avuto tanto da fare, ed è solo l'inizio. Il giorno del funerale del suo fratellino, Liesel Meminger raccoglie un oggetto seminascosto nella neve, qualcosa di sconosciuto e confortante al tempo stesso, un libriccino abbandonato lì, forse, o dimenticato dai custodi del minuscolo cimitero. Liesel non ci pensa due volte, le pare un segno, la prova tangibile di un ricordo per il futuro: lo ruba e lo porta con sé. Così comincia la storia di una piccola ladra, la storia d'amore di Liesel con i libri e con le parole, che per lei diventano un talismano contro l'orrore che la circonda. Grazie al padre adottivo impara a leggere e ben presto si fa più esperta e temeraria: prima strappa i libri ai roghi nazisti perché "ai tedeschi piaceva bruciare cose. Negozi, sinagoghe, case e libri", poi li sottrae dalla biblioteca della moglie del sindaco, e interviene tutte le volte che ce n'è uno in pericolo. Lei li salva, come farebbe con qualsiasi creatura. Ma i tempi si fanno sempre più difficili. Quando la famiglia putativa di Liesel nasconde un ebreo in cantina, il mondo della ragazzina all'improvviso diventa più piccolo. E, al contempo, più vasto. Raccontato dalla Morte - curiosa, amabile, partecipe, chiacchierona - "Storia di una ladra di libri" è un romanzo sul potere delle parole e sulla capacità dei libri di nutrire lo spirito.