Il libro evidenzia nel profilo biografico di Pastore (1902-1969) uno dei temi centrali e permanenti del suo impegno civile: assicurare l’emancipazione delle lavoratrici e dei lavoratori rendendoli partecipi protagonisti dei processi di formazione delle decisioni socio-economiche. Il maturare di questa aspirazione accompagnò l’itinerario di Pastore, uomo del Novecento,
nelle sue principali esperienze pubbliche: giovane operaio autodidatta, militante del cattolicesimo sociale, attivista del PPI, giornalista antifascista, organizzatore della Gioventù cattolica, leader sociale nella DC, innovatore del sindacato italiano e internazionale, ministro per il Mezzogiorno e per le aree depresse del Paese. Come fondatore della CISL egli promosse una rappresentanza sindacale in grado di dare un apporto positivo allo sviluppo della democrazia in Italia e come uomo di governo della giovane Repubblica Italiana sostenne il pieno riconoscimento del sindacato quale attore sociale di fronte al sistema dei partiti. Per consentire di ripercorrere agevolmente la riflessione di Giulio Pastore intorno alle relazioni tra rappresentanza sociale e rappresentanza politica in uno Stato democratico, il volume offre ai lettori un’ampia scelta di interventi e di articoli proposti in diverse occasioni tra il 1925 e il 1969.
Maria de Unterrichter Jervolino, costituente, deputata, delegata del Movimento femminile della DC, sottosegretaria di Stato alla Pubblica istruzione e presidente dell'Opera Montessori, fu una delle protagoniste dell'azione politica delle donne nell'Italia della ricostruzione e dei primi anni del miracolo economico. Il volume, ripercorrendo un arco storico compreso tra la Grande guerra, il regime fascista, il secondo conflitto mondiale, l'edificazione dello Stato democratico e la trasformazione sociale degli anni Sessanta, ne traccia una documentata biografia, dalle origini trentine alla formazione culturale nell'università, al ruolo svolto nella presidenza della FUCI degli anni Venti e nel movimento femminile cattolico, fino all'opera politica e parlamentare e all'attività internazionale. Il suo impegno nel promuovere il contributo politico delle donne, coniugando i valori della persona e della famiglia con quelli della partecipazione civile, riguardò punti qualificanti per il decollo della democrazia in Italia, come la condizione femminile, la questione meridionale, la scuola dell'infanzia, i beni culturali, la sicurezza sociale e il tema della pace.