Che cos'è la persona? Cos'è la coscienza? Esiste l'anima? Siamo eterni o la morte segna la fine della nostra esistenza? Un saggio filosofico sulla metafisica della persona a partire dal problema degli universali, la questione dei particolari concreti, la persistenza delle entità nel tempo e il problema dell'identità. Tutte questioni che includono la domanda su cosa sia una persona e cosa garantisca la sua persistenza nel tempo. Il libro accende poi un faro sulle principali teorie relative all'identità personale, vale a dire: la visione biologica, la visione psicologica, la visione costituzionale, la visione ilemorfica e altre posizioni importanti nel dibattito contemporaneo.
L'opera del filosofo Emanuele Severino ha mostrato che ciò che il pensiero occidentale ha inteso come l'ambito del pensare appartiene invece all'ambito del credere. Questo fatto ha conseguenze sul modo d'intendere l'atto del pensare, l'atto del credere e vari risvolti sul tema della fede. C'è ancora da riflettere su questo argomento: il rivelarsi un credere ciò che si riteneva fosse un pensare. In questo modo, si possono acquisire degli elementi di conoscenza del tutto inediti e peculiari.
I discorsi raccolti in questo volume mirano a lasciare una porta aperta sul dialogo, così che l'incontro con l'altro non diventi motivo di scontro, ma al contrario occasione di confronto. Infatti, chi si pone dalla parte della fede può incorrere nel rischio di ritenersi depositario di una verità che non può mai essere messa in discussione. Ma in tal caso che senso avrebbe il dialogo? Risulterebbe superfluo ed inefficace. Certamente per un cristiano la verità è Gesù Cristo, ma il cammino per giungervi non è dato una volta per tutte. L'approccio alla verità non può che essere graduale: «Veritas indaganda est».