Leggendo le pagine del Vangelo, ci imbattiamo in tanti incontri e momenti di misericordia. La gente vede in Gesù uno che è diverso da tutti gli altri; uno che non ha timore di fermarsi, di ascoltare, di sedersi a tavola del peccatore, di toccare un lebbroso. Quando noi giudichiamo, etichettiamo, non facciamo altro che chiudere il nostro cuore alla misericordia. Guardiamo a Gesù e poi soffermiamoci per un istante a noi stessi. Che atteggiamento avremmo assunto noi dinanzi alla peccatrice colta in flagrante adulterio? Quanti sassi avremmo scagliato? E dinanzi a Zaccheo, a Matteo il pubblicano? Cosa avremmo fatto se si fosse presentato a noi il cieco mendicante, il lebbroso escluso dalla comunità o qualsiasi altro fratello bisognoso? In queste pagine scoprirete storie e volti, alcuni hanno un nome, altri sono senza volto e senza nome perché in quelle storie potreste esserci anche voi. Toccherete con mano la sofferenza, la voglia di riscatto e di cambiamento. C'è l'atteggiamento di Gesù, tutto il suo amore. Sarà un vero canto alla misericordia di Dio.
Questi scritti, riuniti qui in un unico volume, costituiscono una lunga riflessione sul Cuore di Cristo, che ha occupato la mente e l'affetto dell'Autore lungo la sua vita; nascono dal suo desiderio di offrire una rinnovata riflessione su questa spiritualità, così feconda e connaturata al Vangelo stesso, per poterla riproporre nella sua freschezza alla pietà dei fedeli. Si tratta di scritti vari: alcuni più di ampio respiro, volti a svilupparne la dimensione più precisamente teologica, altri più semplici, tracce di preghiera per i primi venerdì del mese o per l'Ora santa; altri ancora volti a ripresentare la storia di questo centro e culmine della nostra fede, testimoniata dai santi e corroborata dal magistero.
Unico è il maestro della preghiera: lo Spirito Santo. I santi sono coloro che hanno permesso allo Spirito di pregare in loro. Solo in questo senso possono essere considerati maestri di orazione. La preghiera si presenta come "l'impossibilità donata". Questo saggio dialoga con la teologia dei santi e attinge ai tesori della Chiesa per presentare le forme della preghiera personale tra cui figura anche la lettura spirituale, "vera sorella della preghiera".
Le nuove generazioni, anche se non ce lo dicono con parole esplicite, domandano coerenza e ci "obbligano" a prendere in mano la nostra vita di fede per poterla condividere con loro in modo convincente. Spesso pongono domande semplici, ma poi noi adulti (preti o laici) andiamo a cercare risposte complesse. Altre volte, invece, rispondiamo con argomentazioni banali a domande che i ragazzi pongono con serietà.
12 bellissime riflessioni che toccano una varietà di argomenti: il matrimonio, litigi e discordie, la malattia, le delusioni, i desideri, il perdono. Un curioso scambio online di opinioni sulla fede e sulla vita. Nella narrazione si avvicendano tanti interlocutori metaforici, da @ilGesuita a @Citazio, da @Puntodidomanda a @BigBubble, che rispondono, interpuntano e dicono la loro, aggiungendo ricchezza.
Le monache di Monastero Santa Rita da Cascia vogliono accompagnare le mamme e coloro che desiderano la maternità. Prima che fisicamente, nello spirito, ogni donna è madre, amore e dono di vita. Attraverso testimonianze reali, le suore si pongono all'ascolto di gioie e paure, rispondendo alle domande con consigli ispirati all'esempio di Santa Rita, madre ancora oggi di un'immensa famiglia di devoti.
Ma perché partire proprio dal cuore? Gli autori sacri ci fanno capire che, percorrendo la via del cuore, possiamo meglio comprendere qualcosa del mistero di Dio. Dio non ci ha dato un cuore solo per amare ma anche per conoscere, per pensare, per credere, per ringraziare... In queste pagine e nel "Cuore che pulsa" di Don Piergiorgio Sanchioni possiamo cogliere il suo grazie a Dio e ai fratelli nei suoi cinquant'anni di sacerdozio. L'autore ripropone i momenti lieti e tristi che ha vissuto con i suoi parrocchiani. Lo fa alla luce di Colui che è nato, nella prima parte (il Natale), con Colui che è morto e risorto, nella seconda parte (La Pasqua), con Colui che ci ama, terza parte (Il Matrimonio), con Colui che ci guida, quarta parte (La Chiesa) e infine con Colui che ci accoglie quinta parte (La Morte). In queste pagine potrete riconoscervi anche voi. Vi stupirete di ritrovare pezzi della vostra vita.
Orfani perché tanti maschi non vogliono diventare padri, ma anche perché chi genera si rifiuta di rispondere alle domande grandi sulla vita. Vale la pena sposarsi? Vale la pena generare nuovi bambini? Vale la pena credere? Vale la pena vivere? "Non lo so" è una risposta insufficiente. Nelle storie di vita dei genitori, nelle parole dei catechisti, nell'esperienza di oratorio, ma anche nelle saghe come quella di Harry Potter, i ragazzi cercano qualcuno che li aiuti ad affrontare il male, non che glielo nasconda, ma che indichi una strada.
La spiritualità del Cuore di Cristo è strettamente legata a quella della Compagnia di Gesù, e il percorso tracciato da sant'Ignazio di Loyola conduce ad un incontro a tu per tu con il Signore affinché - con le parole del santo Fondatore della Compagnia - di più possiamo amarlo e servirlo. In fondo, questo è possibile anche attraverso la lettura di un testo o l'ascolto di contenuti audio-visivi, come quelli curati dall'autore su You-Tube dai quali questo libro nasce.
Attraverso un'ermeneutica libera, fantasiosa e condivisa del Piccolo Principe, i ragazzi rivelano l'urgenza di assaporare una felicità autentica, che il discount globale del consumismo esistenziale non riesce a soddisfare. In un tempo fluido, confuso e segnato da una generale assenza di punti di riferimento, il libro tenta di svelare come l'ipotesi cristiana si mostri ragionevole di fronte agli interrogativi ultimi del cuore, manifestandola come itinerario possibile per una vita piena e appassionata. Prefazione di Maurizio Botta.
Un mazzo di fiori variegati viene raccolto nel grande prato del mondo e tenuto insieme da un nastro rosso: la speranza. È la speranza cristiana la vera ed incondizionata protagonista delle nove storie di donne che vengono proposte. L'intento è quello di dimostrare come il Signore attraverso vie a volte molto capillari, entra nella nostra vita per portarci un'ancora di salvezza, una possibilità di rinascita. Basta un po' di lievito, per fermentare la pasta della nostra umanità e lasciando agire la grazia divina, possiamo diventare come il pane, qualcosa di bello e di nuovo, che non avremmo mai immaginato.
Sono qui raccolte le riflessioni che hanno guidato i ritiri spirituali del presbiterio di Reggio Calabria-Bova, nel periodo in cui maggiormente infuriava la pandemia: «meditazioni nello Spirito» suggerite dall'invito di San Paolo: «siate lieti nella speranza» (Rm 12,12). La gioia si sente, la festa si fa: essere e fare sono due dimensioni che caratterizzano il ministero ordinato, nella Chiesa, poiché concretizzano la missione di persone che, chiamate nella gioia, manifestano la loro vocazione nella festa di un presbiterio, di una chiesa locale, della chiesa universale.