Pablo Picasso appartiene a quella ristretta cerchia di personalità capaci di segnare con il proprio passaggio un'intera epoca. Così nel panorama artistico del '900 sembra quasi rappresentare l'emblema, l'essenza stessa della pittura. Pure, proprio da una fama tanto largamente diffusa può nascere il rischio di una conoscenza che tende a cristallizzarsi nello stereotipo. Merito di Patrick O'Brian, che alla personale conoscenza di Picasso unisce un sicuro dominio della letteratura sull'argomento e uno sguardo critico sorprendentemente originale, essere riuscito ad articolare in un avvincente racconto l'immensa quantità di materiale a sua disposizione. Infanzia e adolescenza in Catalogna, i primi soggiorni a Barcellona e Parigi, le tappe che segnano l'evoluzione artistica, gli affetti, le amicizie, gli incontri decisivi con Braque, Matisse, Apollinaire, Max Jacob, Cocteau, Aragon, Malraux, tutto concorre a delineare la trama di un'esperienza creativa strepitosamente longeva, vissuta con un'intensità al limite dello spasimo.
Un racconto biografico su un grande personaggio della letteratura italiana in cui risaltano temi e momenti storici mai finora così esplorati e definiti. La nascita in una Sicilia tra Medioevo e Far West che ne segnò la vita e l'ispirazione, il fascismo di Pirandello, tutt'altro che superficiale ed episodico, ma sentito e coltivato anche se, a volte, solo e soprattutto per motivi opportunistici. La vera storia del rapporto con la moglie pazza e con i figli, di cui il drammaturgo fu carnefice e vittima. L'appassionante racconto del rapporto affettivo e artistico tra Pirandello e Marta Abba: una delle storie d'amore "a senso unico" più grandi della letteratura. Le opere di Pirandello finalmente spiegate, passo passo, dal racconto della stessa vita dell'autore, ma anche nella loro grande attualità. Con l'evolversi dei mass media, infatti, sotto i riflettori che dovunque e in ogni momento illuminano la scena della vita, le maschere pirandelliane sono più che mai utili per aiutarci a sopravvivere.
Mentre non accennano a sbiadire, nella memoria di chi lo ha amato, le immagini di Tiziano Terzani vestito di bianco che parla della pace, della vita e della morte, più lontana si fa nel tempo la sua figura di reporter, di grande protagonista di una stagione irripetibile del giornalismo. Questo libro ce la riporta davanti agli occhi con magnifica evidenza, quella figura, con la sua vitalità dirompente, il suo rigore professionale, la sua curiosità fenomenale, la sua travolgente risata. Ognuno degli amici e dei colleghi che da tutto il mondo hanno risposto generosamente all’invito di Angela Terzani contribuisce qui – con un flash, con un ricordo più meditato, con qualche prezioso documento, anche inedito – a comporre il ritratto irresistibile di un instancabile cacciatore di storie e di verità. E sono sufficienti soltanto alcuni dei titoli delle testimonianze raccolte in questo volume per capire l’atmosfera che vi si respira: Monsieur Moustache, Viaggiare per il mondo alla ricerca della verità, Da dove arriva, questo?, Partito senza lasciare indirizzo, Il gigante, Con i piedi più che mai piantati nella vita, L’approvato dal cielo…
Iris Grace ha poco più di un anno quando le viene diagnosticata una forma severa di autismo. Non comunica con gli altri, alza appena lo sguardo quando i genitori le si avvicinano, un suo sorriso è una rarità. Sua madre Arabella è disperata, ma tenta ogni strada per aprire un varco nel chiuso mondo della sua bambina. E proprio quando ogni sforzo sembra fallire, arriva in casa Thula, una gattina di pochi mesi di razza Maine Coon. L'intesa tra Iris e Thula è istantanea, evidente, miracolosa. La bambina comunica spontaneamente e senza parole con la gatta e questo legame così particolare l'aiuta a sbocciare. Insieme a Thula, che non si allontana mai da lei, ogni giorno Iris passa ore e ore a dipingere. Perché Iris è un'artista straordinaria, dotata di uno sguardo unico sulla natura e sulle cose più piccole che si traduce in una serie di quadri bellissimi. E saranno proprio queste opere al tempo stesso misteriose e affascinanti a far conoscere al mondo la sua storia incredibile. Questo libro non racconta solo di un genio o di una bambina prodigio - Iris è quasi sicuramente entrambe le cose -ma soprattutto dell'amore e della forza inesausti di una madre che, con l'aiuto di una gatta eccezionale, ha restituito il sorriso alla sua bambina e alla sua famiglia.
Musicista riservato e spesso concentrato sul proprio strumento, Dodi Battaglia è in realtà un uomo aperto alla vita, animato da una grande passione, disponibile per chiunque lo avvicini con sincerità e forte dell'ironia tipica della Bologna in cui è nato. In questo libro ha preso la parola, per la prima volta, per raccontare a suo modo quello che c'è stato e c'è dietro una carriera ricca di tanti successi e soddisfazioni: anni di gavetta e di furgoni, di incontri fortunati e di momenti difficili, di impegno costante e di sorprese, di amori, di addii e nuovi inizi. Fitto di aneddoti, ricordi, rivelazioni e retroscena, il libro non si limita alla musica, ma affronta anche argomenti importanti e sensibili come gli affetti famigliari, la paternità, la religione e la spiritualità, i valori. A completare il racconto, un capitolo di testimonianze inedite di colleghi e amici.
Il guardaroba di Elisabetta II, come si addice a una regina, è al tempo stesso ricercato e sontuoso, di taglio immancabilmente squisito, solenne ma, soprattutto, sempre adeguato all'occasione. Questa galleria di ritratti, pubblicata nel Regno Unito in occasione del Giubileo di Diamante della regina, del 2012, è una vera e propria storia per immagini di 60 anni di regno e al tempo stesso una biografia di stile di un'inconfondibile icona di classe ed eleganza dei nostri tempi. Grazie alle fotografie, che comprendono sia ritratti ufficiali sia scatti meno noti e più legati alla vita famigliare, questo libro svela i dietro le quinte dell'abbigliamento della regina, raccontando curiosità e segreti, abitudini e regole, protagonisti e comparse di uno spettacolo straordinario: il corredo di Sua Maestà la regina Elisabetta II.
"Ognuno ricorda le cose alla sua maniera, ognuno un po' se la racconta. Io sono stato franco. Con questo libro di dichiarazioni forse si capirà di più la mia versione... La realtà, a vederla bene, è dura, non sempre giusta, ma io la prendo come una sfida e dico sempre: andiamo a vedere fino in fondo. Questo è ciò che ci fa essere uomini, andare avanti nonostante tutto, anche se intorno la realtà ti fa schifo. Mio padre era socialista e non essere schierato in quegli anni con i comunisti o i preti non pagava a Zocca. Nella comune teatrale di Bologna ho scoperto Bakunin e gli anarchici. Non quelli che mettono le bombe, ma uomini migliori, liberi, talmente responsabili che non c'è più bisogno di uno Stato che ti detti le regole. Non sono mica Vasco Rossi io. Sono una persona, sono un uomo, mica un eroe invulnerabile come Achille. Dove mi colpisci io sanguino, Vasco Rossi no, lui non sente niente."
A trentadue anni, dei quali gli ultimi dieci passati a nascondersi dalla verità, Emma Woolf ha finalmente deciso che era tempo di affrontare la sfida più importante della propria vita. Per la prima volta ha ammesso di soffrire di una patologia subdola e feroce: l'anoressia "funzionale". Emma infatti si era costruita con volontà ferrea una carriera di successo e conduceva un'esistenza apparentemente normale, ma era intimamente tormentata da un controllo ossessivo sul cibo, dall'esercizio fisico esasperato e da un rapporto morboso con la fame. Dopo aver finalmente incontrato l'uomo giusto, e desiderando un futuro e un figlio con lui, ha deciso di affrontare i suoi demoni, di smettere di accanirsi sul suo corpo, gettare i vestiti taglia XXS e riscoprire la sua femminilità. In sostanza, ha deciso di liberarsi dalla trappola mortale dell'anoressia e di ricominciare a vivere pienamente. Come se non fosse abbastanza, Emma ha preso l'impegno di tenere un diario di questa sua lotta estenuante su una colonna settimanale del Times. Presto la sua rubrica è diventata uno degli appuntamenti più seguiti dai lettori: il numero di email, commenti e messaggi ha superato ogni aspettativa, e le ha dato nuova forza per andare avanti. Da questa esperienza è nato "Alla fine di un lungo inverno". Coraggioso e lucido nella sua sincerità, questo libro è una testimonianza a tratti scioccante, un messaggio di speranza e una emozionante storia d'amore.
Come i "commentari" accompagnano in Oriente i testi dell'antica saggezza spirituale, Gloria Germani, indologa, accompagna in questo libro i testi di Tiziano Terzani, inserendone l'incessante ricerca volta a dare un senso alle cose e alla vita in una prospettiva storica e filosofica di ampio respiro. Facendo dialogare saperi spesso a torto considerati in antitesi, come il pensiero orientale da un lato e la tradizione mistico-filosofica occidentale dall'altro, l'autrice mostra come l'anelito a una non violenza che abbracci anche il rapporto tra uomo e natura sia l'unica strada percorribile. Solo liberandoci dai dettami imposti dal nostro modo di vedere le cose e rinunciando a ogni conflittualità può avvenire quella lenta, silenziosa ma inesorabile rivoluzione ulteriore che Terzani ha perseguito e infine realizzato. L'auspicio di Tiziano-Anam, "il Senzanome", a osservare questo nostro mondo come dall'alto di una montagna, con la distanza necessaria per comprenderlo e riscoprirne l'intima bellezza, è quindi un invito reale e concreto per provare a cambiarlo veramente. Grazie all'unica rivoluzione possibile: quella che decidiamo di far avvenire dentro di noi.
Abbandonato a tre anni, sulla strada, dalla madre, inchiodato per due anni a un letto di ospedale a causa delle botte ricevute dal padre: l'infanzia di Tim è un inferno di rabbia e di odio, in un alternarsi di riformatori, famiglie affidatarie e istituti. A 12 anni comincia a vivere sulla strada e lì è una lotta quotidiana contro la fame, il freddo, i cattivi incontri. Poi il pugilato, dove riesce a emergere e ad acquistare un po' di rispettabilità. Ma dentro di lui brucia l'odio e cresce il desiderio di vendetta contro il padre. Saranno l'incontro con un sacerdote e l'amore di una donna a cambiare radicalmente la sua vita. Un libro che contiene un grande messaggio di speranza e un forte richiamo alla forza dell'amore e del perdono.
In questo libro, Sean Hepburn Ferrer ci accompagna per mano e con delicatezza nel mondo interiore dell'attrice più celebrata di Hollywood, raccontandoci la storia di sua madre, dall'infanzia trascorsa nell'Olanda devastata dalla guerra, all'apice della sua carriera cinematografica, fino ai giorni vissuti lontano dalla macchina da presa e dai paparazzi. Un modo di vedere Audrey certamente diverso da quello finora rivelato dall'obiettivo dai fotografi: attraverso lo sguardo di un figlio che l'adorava.
Pisa, settembre 1957. Tiziano Terzani e Alberto De Maio si conoscono davanti al portone della Scuola Normale, pochi giorni prima del concorso per l'ammissione. Terzani aveva "fatto un salto" da Firenze, mentre De Maio era reduce da un lungo e faticoso viaggio dalla Calabria. È l'inizio, fatale, di un'amicizia straordinaria. Sollecitato dall'amico giornalista Dino Satriano, anch'egli a Pisa dall'anno successivo, Alberto De Maio per la prima volta racconta di quell'incontro e di quegli anni. Ne è nata una testimonianza di eccezionale valore: per il ritratto che ci consegna del giovane Terzani, dei suoi ideali e delle sue indecisioni, dei suoi interessi, del suo carattere; per l'atmosfera che restituisce di un momento storico ricco di fermenti e potenzialità; per la galleria di personaggi che in quei corridoi si conobbero e studiarono, discussero, fecero progetti e scherzarono. Un ricordo appassionato e commosso, una lezione di impegno civile, un racconto attualissimo. E soprattutto l'istantanea del grande Terzani, colto un attimo prima che decida di andare "a giro" per il mondo. Premessa di Angela Terzani Staude.