A sette anni Albert Einstein non sapeva ancora leggere, e fino ai nove aveva serie difficoltà a parlare. La sua maestra lo aveva classificato come un bambino "mortalmente ottuso". Venne bocciato all'esame di ammissione al Politecnico, e al termine del ciclo di studi la sua tesi di dottorato non suscitò la minima impressione, se non quella che spinse i suoi professori a definirla "abbastanza mediocre". Eppure, Einstein è diventato uno dei più brillanti scienziati di tutti i tempi. E, come lui, la storia è piena di pessimi studenti che sono diventati, in vari campi, veri e propri geni rivoluzionari: Thomas Edison, Graham Bell, Winston Churchill, Federico Garcia Lorca, Pablo Picasso, Gregor Mendel, Stanley Kubrick, Steve Jobs e molti altri. Con "Tutti i bambini possono diventare Einstein" ogni genitore potrà cercare le chiavi di accesso alla genialità nascosta dei propri figli, individuarne le potenzialità e metterli in condizione di utilizzare le proprie risorse per arrivare al successo individuale. Come dice l'autore, "Oggi esistono milioni di piccoli Einstein in tutto il mondo. Solo nel corso della mia carriera di professore ne ho incontrati a centinaia. Questo libro aspira a essere, per chiunque lo legga, la molla capace di spingere un bambino a sfruttare le sue reali possibilità, che sono molto spesso maggiori di quanto crede. Le capacità umane sono infinite e ogni bambino è in grado di fare tutto, purché abbia il metodo corretto e le giuste motivazioni".
Già noto in Italia per il volume "Tutti i bambini possono diventare Einstein" (Orme, 2012, nuova edizione Ultra, 2014), Alberca affronta lo scottante tema del rendimento scolastico, introducendo una nuova visione dello studio, molto più moderna ed efficace. Profondamente convinto che ogni ragazzo abbia un potenziale straordinario che aspetta solo di venir sviluppato ed espresso, sottolinea una questione fondamentale: si tratta di riuscire a individuare e perfezionare il metodo di studio più adatto ai nostri figli, che permetta loro di ottenere risultati migliori, ma ancor più di non perdere la motivazione e affrontare le prove scolastiche con maggiore serenità. In tutto questo il ruolo dei genitori, e in modo particolare quello del padre, è primario e di grande importanza. Alberca ci spiega quindi come affiancare i nostri figli nello studio, sviluppando tecniche e piccoli stratagemmi per sintetizzare, memorizzare, schematizzare gli argomenti di studio, acquisire maggiore sicurezza e maggiore serenità nei confronti delle prove di esame. Se è vero che i voti non rappresentano la persona e non ne descrivono neppure le reali capacità, è pur sempre grazie a dei "buoni voti" che si può accedere a un numero maggiore di possibilità nel campo del lavoro così come in quello della formazione superiore e specialistica.
I nostri bambini crescono circondati da un ambiente sempre più frenetico ed esigente, che complica ulteriormente il difficile compito di educarli. Sentiamo l'obbligo di programmare per loro una serie infinita di attività che ci rassicurano sulla buona riuscita del loro futuro, ma che nel complesso li privano del tempo libero, del gioco, del contatto con la Natura, del silenzio, ovvero dei doni più preziosi della loro età, di ciò che da sempre la caratterizza in modo unico e irripetibile. La vita dei bambini si è trasformata in una vera e propria gara di corsa, che li induce a saltare delle tappe fondamentali. Molti si stanno così perdendo il meglio della vita: l'emozione di esplorare il mondo, di inoltrarsi nel cuore della realtà. Un rumore assordante zittisce le loro domande e satura i loro sensi, arrestando quella lenta acquisizione che nasce dalla meraviglia di scoprire le cose per la prima volta. Catherine L'Ecuyer, basandosi sui risultati di anni di ricerche e sulla diretta esperienza di madre, ha scritto questo libro per aiutarci a invertire la rotta: educare allo stupore significa reimpostare l'apprendimento alla stregua di un viaggio che salpa dal molo più intimo di una persona e si spinge verso un'avventura entusiasmante, nel rispetto delle esigenze intrinseche del bambino, della sua innocenza, dei suoi tempi, del suo senso del mistero e della sua sete di bellezza.