Aborrite, dunque, il male, coltivate e virtù, levate l'animo a rette speranze, protendete verso l'alto umili preghiere. Grande la necessità che vi è stata comminata, quella dell'essere onesti, se non volete fingere di non vedere, dal momento che voi vivete sotto gli occhi di un giudice che vede ogni cosa. (Severino Boezio)
"Gli uomini, sia da principio sia ora, hanno incominciato a esercitare la filosofia attraverso la meraviglia. Da principio esercitarono la meraviglia sulle difficoltà che avevano a portata di mano; poi progredendo così poco alla volta, arrivarono a porsi questioni intorno a cose più grandi, per esempio su ciò che accade alla luna, al sole e agli astri e sulla nascita del tutto." (Aristotele)
"La grandezza e la modernità di Spinoza, che è uomo religioso, consistono nell'aver esorcizzato i fantasmi di una religiosità superstiziosa che continuamente evoca l'ultraterreno e sconfessa i poteri della ragione. Gli avversari più accaniti e intransigenti, tutti coloro che hanno esecrato Spinoza, erano ben consapevoli della sostanza esplosiva contenuta nel suo pensiero. Spinozismo vuol dire, infatti, sottoporre ogni evento naturale o sociale al controllo metodico di una ragione che obbedisce solo al suo "ductus", incurante di ogni autorità o di ogni vincolo che non siano l'esercizio stesso della ragione." (dall'introduzione di Remo Cantoni)
Mosè Maimonide, filosofo, medico e giurista ebreo, scrisse "La guida dei perplessi" verso il 1180-1190. Il presente testo non è solo un'opera significativa della filosofia ebraica, ma anche uno dei più importanti testi dell'esegesi biblica medievale. L'opera nasce da un tentativo di interpretazione della tradizione religiosa, così come si trova nella Bibbia e nel Talmud, in chiave filosofica, nello sforzo di conciliare l'ebraismo con Aristotele, la fede con la ragione.