Il volume censisce, esaminandone la storia e le dinamiche del culto, tutti i santuari cristiani nel Lazio, dalla tarda antichità all'epoca contemporanea.
Per tutto il Medioevo non esistette una sola città paragonabile a Roma per la quantità e la qualità dei monumenti posseduti e per il numero di visitatori che vi giungevano, desiderosi di visitare i centri più importanti della cristianità ma anche attratti dal fascino delle antiche vestigia pagane. L'esigenza di indicazioni per muoversi nella città portò alla compilazione delle prime guide per i pellegrini, da cui scaturì nel XII secolo un originale prodotto letterario, i Mirabilia urbis Romae, che ebbe innumerevoli versioni nei tre secoli successivi. In questa tradizione spicca per originalità la Narrazione delle meraviglie della città di Roma, compilata tra il XII e il XIII secolo da un erudito inglese, maestro Gregorio. Formatosi culturalmente nello studio dei classici, l'autore è completamente assorbito dalla contemplazione dell'antica Roma - al punto di trascurare la città cristiana e descrive con vera passione artistica i monumenti pagani. Fin da primo impatto ci comunica il fascino subìto, quando dall'altura di Monte Mario gli si presenta una città dove "così numerose sono le torri da sembrare spighe di grano, tante le costruzioni dei palazzi, che a nessun uomo riuscì mai di contarle". Di questa opera singolare il libro fornisce il testo originale latino e la traduzione italiana a fronte, preceduti da un ampio studio introduttivo.
Il monastero dei Ss. Quattro Coronati è uno più rilevanti monumenti architettonici e artistici del medioevo romano. Uno dei suoi molti gioielli è la fontana del chiostro, e il restauro al quale è stata sottoposta di recente ha permesso di riscoprirne le singolari caratteristiche.
Nella prima parte del libro si ripercorre l’intera storia del complesso, dalle oscure origini paleocristiane, cui seguì la grandiosa ricostruzione di età carolingia, fino alla riscoperta, ai giorni nostri, di un notevole ciclo di affreschi nel salone gotico.
La seconda parte tratta in maniera più specifica della fontana e del chiostro cosmatesco del XIII secolo in cui è inserita armoniosamente. Si descrivono le vicende che hanno portato all’attuale configurazione, felice risultato, all’inizio del Novecento, di un progetto di Antonio Muñoz che realizzò la fontana con pezzi antichi già reimpiegati in un’altra fontana situata nel giardino del monastero. Tra questi si distingue la vasca marmorea centrale a doppia tazza ornata di protomi animali, della quale si delinea un inquadramento storico e figurativo fino ad oggi mai tentato
L’ultima parte è dedicata all’illustrazione degli interventi di restauro del 2004, con saggi scritti dagli esperti che si sono occupati in prima persona delle problematiche teoriche e pratiche che tale restauro ha comportato e che lo hanno portato a compimento.
A Roma, in età moderna, il cerimoniale riflette al contempo la complessità e la duplicità del potere papale, spirituale e temporale. Il cerimoniale regola le feste strettamente religiose, quelle scandite dal calendario liturgico annuale, e gli eventi ricorrenti, come l’apertura delle Porte sante per il Giubileo o i riti d’interregno. Le grandi occasioni rituali relative alla persona del pontefice (elezione, incoronazione, possesso, esequie) presentano una loro marcata specificità ma evolvono anche in coerenza con i riti di sovranità dei monarchi e principi europei. Assume, inoltre, importanza crescente la regolamentazione dello svolgimento degli eventi di particolare rilievo politico, come il ricevimento degli ambasciatori o il conferimento di dignità ai principi cattolici.
Dopo la cesura determinata dalla Riforma protestante, negli anni successivi al Concilio di Trento il papato riacquista autorità e prestigio e il cerimoniale diviene esaltazione – anche a livello simbolico e nella sua dimensione “teatrale” – del ruolo internazionale della Sede Apostolica.
Il tema – finora poco indagato dalla storiografia su Roma, a differenza di quanto è stato fatto per altre realtà italiane ed europee – viene esaminato evidenziando l’interazione tra il papa-sovrano e la sua città.