Fra il 1848 e il 1871, nella fase più viva del Risorgimento, la democratica Laura Solera Mantegazza fondò a Milano un nido, una società operaia e una scuola professionale. Animate da una fitta rete di patriote, medici e pedagogisti, le tre istituzioni perseguirono il medesimo scopo, ossia migliorare le vite delle donne delle classi lavoratrici e, al tempo stesso, fare di loro delle "buone madri italiane". Il volume prende le mosse da quest'esperienza per mettere in luce una forma inedita di impegno femminile in favore dell'Unità, la filantropia patriottica, e mostrare come queste militanti del movimento nazionale seppero fare della nazione una presenza quotidiana nelle vite delle lavoratrici, legandola a doppio filo alla maternità e a gesti intimi come l'allattamento. Con l'obiettivo di contribuire a una storia del Risorgimento più ampia e inclusiva, l'autrice allarga lo sguardo al contesto europeo e tramite lettere e opuscoli, inchieste e appelli, ricostruisce la storia di queste ambiziose italiane che si vollero patriote e filantrope.
Rachele. Storia lombarda del 1848, scritto in francese da Cristina di Belgiojoso e qui presentato per la prima volta in traduzione italiana, è il romanzo di un “amore rivoluzionario” che ruota intorno alle vicende di una famiglia di contadini nel periodo dei moti di Milano.
La principessa compose il breve romanzo all’indomani dei suoi cinquanta anni, dopo il ritorno a Milano dall’esilio orientale, successivo alle burrascose vicende della Repubblica romana (1849) che l’avevano vista protagonista in qualità di direttrice degli Ospedali militari.
La storia si svolge in una fattoria della Lombardia in pieno Risorgimento e porta all’attenzione dei lettori una serie di tematiche care all’autrice e proprie di quegli anni attraversati da fortissime tensioni politiche e sociali: la mentalità della famiglia patriarcale, la condizione femminile, il pensiero cattolico, l’impegno dei patrioti e la condizione dei rifugiati.
In anni recenti si è assistito a un moltiplicarsi di studi e contributi importanti sulla complessa personalità di Cristina di Belgiojoso, ormai liberata dall’etichetta di donna fatale e bizzarra: in questo processo di risarcimento e di restituzione storico-critica si colloca l’edizione italiana di Rachele.