L’amore non procreativo fra uomo e donna è sempre stato pretesto per le più diverse aberrazioni sessuali. Riprendendo l’insegnamento di Giovanni Paolo II, l’Autore mostra come oggi la Chiesa si sta avviando a mostrarne il valore autentico, di carattere escatologico. Esso è strettamente legato al rapporto fra uomo e donna nella vita consacrata e ad una reciprocità spirituale tra uomo e donna non necessariamente sessuale. Questa presa di coscienza, secondo la convinzione dell’Autore, servirà a liberare l’autentico amore fra uomo e donna dalle sue deformazioni e strumentalizzazioni, restituendolo al piano divino originario ed escatologico, con l’auspicabile conseguenza di una correzione della corruzione sessuale e di un’esaltazione della vera unione fra uomo e donna, sia dentro che fuori del matrimonio.
Nella nostra epoca la fedeltà coniugale, uno dei temi più discussi dell'etica cristiana, è diventata una virtù difficile, anche perché il contesto socio-culturale contemporaneo privilegia l'individualismo, l'autonomia e l'indipendenza anziché l'integrazione umana. L'opera delinea un'approfondita analisi storica e teologica della problematica e, nel contempo, individua nell'affermazione di S. Paolo " vivere secondo la verità nella carità ", una chiara prospettiva etica con cui affrontare e risolvere i problemi posti dal cambiamento " profondo ed accelerato " che investe il nostro tempo.