La Madonna della Madia di Monopoli: guardarLa e sentirsi guardato non è un semplice gioco ottico, è una preghiera silenziosa che nasce per fede convinta, qui riscaldata dallo sguardo dolcissimo, appena implorante, della Theotòkos, della Madre di Dio. Per questo in un certo senso la Città di Monopoli non avrebbe bisogno di sapere di più del linguaggio della sua Icona: per la sua natura di città di mare e per un destino segnato, Monopoli da secoli vi-ve e si sviluppa confermata e confermandosi nel Patto di Bellezza che la lega alla Sacra Immagine di Maria. Ma pure si può tentare di aprire e leggere di più di questo stupendo libro iconografico (tale è sempre un'icona). Per tradizione antica è giunto dal mare, una notte di dicembre, per regalare l'immagine di una Madre che porta un messaggio di salvezza, Suo Figlio: saperne di più sarebbe un atto di conoscenza che arricchirebbe il dialogo di ognuno con le Sacre Figure. Ecco allora la ricerca di una lettura più attenta dei segni e dei simboli con cui l'Icona è stata segnata dall'arte e dalla fede orientali. Se poi la ricerca permette di intravvedere sull'Icona i segni della storia di una grande reliquia della Chiesa, la Sacra Sindone di Torino, allora la ricerca può diventare necessaria. E può diventare più incisiva l'opportunità di parlare d'ora in avanti dell'Icona della No-stra Signora della Madia, della Città di Monopoli
Il convegno di Studi "Don tonino Bello cantore di Maria, donna dei nostri giorni", promosso dalla diocesi di Ugento-S. Maria di Leuca, sostenuto dal Comune di Alessano e dalla Fondazione "don Tonino Bello", ha coinvolto la Pontificia Facoltà Teologica "Marianum" di Roma e la Facoltà Teologica Pugliese di Bari. I loro docenti hanno compiuto interessanti riflessioni sugli scritti mariani del vescovo Bello pubblicati in questo volume.La convergenza di attenzione della sua Chiesa particolare e dei suddetti centri accademici è significativa della loro apertura all'ascolto dello Spirito che continua a parlare al popolo cristiano, per la voce dei suoi profeti.Di questo vescovo, teologo e poeta, sono riconosciute la densità riflessiva e al tempo stesso la intensità dei sentimenti, la novità del suo linguaggio.Si tratta, infatti, di una "riscoperta" di don Tonino, che gioverà non poco allo studio della sua ricca e complessa personalità e della solida cultura che fu alla base dell'intera attività educativa nelle due diocesi pugliesi. C'è da auspicare che la riflessione complessiva del convegno contribuisca a ri-pensare la fede cristiana e a ri-dirla oggi.
Il volume presenta la vita della Vergine Maria alla luce di alcune opere di un immenso patrimonio artistico che lei, l'umile serva del Signore, ha suscitato nel corso dei secoli. Se l'arte è creazione di bellezza, è evidente che gli artisti hanno trovato e continuano a trovare in Maria, la "tutta bella", una fonte inesauribile di ispirazione.Ma l'arte è anche la proposta di un mondo nuovo, un mondo pienamente realizzato, un mondo "riparato" dai suoi errori e dai suoi sbandamenti. Ed ecco, allora, che Maria diventa il modello di una umanità che ha ritrovato la strada dell'autentico progresso e, ponendosi a servizio di Cristo riparatore, collabora all'opera della redenzione, cui Maria fu strettamente associata. Nell'ambito del centenario della rivista "Riparazione Mariana" (1916-2016) questo libro ne raccoglie i valori e le sollecitazioni e li prospetta in un'ottica attenta agli appelli del mondo di oggi.
Questa nuova opera dell'autore nasce dalla constatazione di un fenomeno contemporaneamente sociale e religioso. Oggi, l'interesse dei fedeli occidentali per l'icona cresce in modo significativo. Le risposte trovano riscontro in un'epoca di linguaggi semplici, come è quella odierna, in una cultura dell'immagine ma senza che le persone siano iniziate alla lettura dell'immagine. Il pensiero è così ridotto al puro razionalismo da non essere in grado di comprendere l'integrità della vita, che va ben oltre l'immagine. Si comincia ad intravedere l'esigenza di una comunicazione aperta all'intersoggettività, in tutte le sue forme. L'icona, con il suo linguaggio simbolico e complesso, risponde a questa esigenza perché comunica alla comunità e non solo al singolo.
La scintilla che indubbiamente ha mosso questa ricerca è il titolo e l'icona della Madonna della Fonte, che si venera nella Concattedrale Basilica San Sabino in Canosa di Puglia.
Itinerario per un approfondimento della ricchezza e della potenzialita' della preghiera del Rosario: il metodo ripetitivo e' illustrato nell'ottica di una intensa ispirazione contemplativa.
Maria, la Vergine promessa sposa a Giuseppe, la Tuttasanta Madre di Dio, è per tutti amabile maestra, madre, guida, modello, via. Bisogna sapersi mettere alla scuola di Maria per poter realizzare l'ideale umano di piena conformità al Figlio di Dio. Le varie tappe della vita della fanciulla di Nazaret devono segnare il ritmo della vita di ogni uomo. Cantare le sue lodi, invocare il suo aiuto è per tutti pegno di salvezza.