La terza stagione della serie televisiva Un passo dal cielo (3), composta da 18 episodi, è stata trasmessa per la prima volta dal 8 Gennaio 2015 al 16 Marzo 2015.
Fiction in 12 puntate, girata interamente tra le montagne e la bellezza incontaminata della natura dell'Alta Pusteria. E' la storia di Pietro, il capo della squadra del corpo forestale della cittadina di San Candido, paesino ai piedi delle Dolomiti. Qui, insieme all'ispettore Vincenzo, poliziotto del sud che e' stato appena trasferito dalla chiassosa Napoli alla silenziosa localita' alpina dovra' risolvere casi insoliti e bizzarri,decifrando gli indizi nascosti nella Natura, personaggio centrale di tutti i 12 episodi con i suoi panorami mozzafiato che si intersecano con i drammi e le storie d'amore ed'amicizia. Un confronto tra la natura, gli animali e gli uomini legati all'unico fi lo di una narrazione ricca di avventura.
Un classico film americano da grande pubblico scritto, diretto e interpretato con tutti gli attributi: un vero spasso
New York City, 1962. Tony Vallelonga, detto Tony Lip, fa il buttafuori al Copacabana, ma il locale deve chiudere per due mesi a causa dei lavori di ristrutturazione. Tony ha moglie e due figli, e deve trovare il modo di sbarcare il lunario per quei due mesi. L'occasione buona si presenta nella forma del dottor Donald Shirley, un musicista che sta per partire per un tour di concerti con il suo trio attraverso gli Stati del Sud, dall'Iowa al Mississipi. Peccato che Shirley sia afroamericano, in un'epoca in cui la pelle nera non era benvenuta, soprattutto nel Sud degli Stati Uniti. E che Tony, italoamericano cresciuto con l'idea che i neri siano animali, abbia sviluppato verso di loro una buona dose di razzismo.
Visto come stanno andando le cose sulla Terra, Gesù decide di tornare per riportare la sua parola al centro dell’attenzione. Questa volta sceglie di lasciare una testimonianza video del suo passaggio e convince due cameraman a seguirlo costantemente. Così Gesù arriva a Roma e comincia la sua predicazione. Peccato però che proprio nella città dove sorge la sua chiesa si scontri con l’indifferenza di una società nella quale la sua Parola sembra essersi persa. Nonostante i miracoli che continua a compiere, la società contemporanea è troppo smaliziata e tutti pensano che si tratti di una messinscena ben organizzata. Insomma, preparare le persone all’imminente avvento del Regno dei Cieli si dimostrerà un’impresa molto più ardua di quella che affrontò 2000 anni fa.
Cavalcando tra le missioni fondate da un gesuita nel XVII secolo, Maria, giovane istruttrice di rodeo, scopre le origini della devozione diffusa in tutto il Messico verso padre Kino. Suo padre, Josè Luis, e gli zii da decenni compiono pellegrinaggi a cavallo sulle rotte del padre del deserto. Con loro, c'è anche il ranchero scrittore Richard Collins, dell'Arizona. La loro amicizia, in nome di padre Kino, supera anche il muro più degradante lungo il confine. Durante le cavalcate Maria impara a conoscere le missioni fondate da padre Kino, le sue scoperte geografiche, astronomiche, in agraria, il suo essere stato il primo a costruire il sistema del ranch, ma anche fondatore dello stato dell'Arizona e grande apostolo dei Tohono O'Odham, i Pime, il "popolo del deserto". Maria compie anche un viaggio interiore, che la porta a confrontarsi con l'attualità molto dura delle regioni di confine.
Cast: Luca Barbareschi, Jacqueline Bisset, Jeroen Krabbe', Debra Messing, Armin Mueller-Stahl, Gary Oldman, Gabriella Pession, Stefania Rocca, Luca Zingaretti - La vita di Gesù, la sua piena umanità, la sua formazione. E poi l'esperienza delle tentazioni di Satana, in cui Gesù vive il dramma umano del discernimento della sua missione. Un Gesù che compie miracoli, prega, rivela la volontà del Padre, ma anche che respinge con serenità l'innamoramento di una donna, che sa ridere e scherzare, con i bambini come con i discepoli, che ama la vita e le sue gioie. Gesù che compie umanamente l'esperienza della Croce, quando da figlio accoglie la volontà del Padre e sceglie la via della morte per la salvezza di tutti.
"Nessuno può volare" è un viaggio fisico, intellettuale ed emotivo, compiuto in Italia da Simonetta Agnello Hornby e dal figlio George, alla ricerca di spunti, suggestioni, documenti, testimonianze per raccontare e comprendere la disabilità oggi attraverso la cultura, l'arte e la storia, intrecciandola con la propria storia familiare. Il film prende spunto da alcune domande che Simonetta Agnello Hornby si pone sulla condizione di suo figlio George, costretto da anni su una sedia a rotelle da una grave forma di sclerosi multipla: se non fossimo nel terzo millennio ma anche solo 100 o 50 anni fa, cosa ne sarebbe di lui? Cosa ne sarebbe delle persone disabili? E oggi, cosa significa essere un disabile? Da Roma alla Galleria degli Uffizi di Firenze fino al mare blu ligure e alle colline del Nord Italia, Nessuno può volare è un percorso attraverso l'arte e gli incontri con persone straordinarie che hanno saputo fare della disabilità un'opportunità e uno stimolo per vivere in modo ancora più intenso, e prima ancora una vita normale con cui confrontarsi. Nel booklet: testi di Simonetta Agnello Hornby, George Hornby e Riccardo Mastropietro.
In un panorama artistico controverso, cangiante, sfuggente, il provocatorio artista Maurizio Cattelan ha fondato la sua carriera su opere ludiche e sovversive, che invitano alla riflessione sulla creazione artistica. L'ingresso ufficiale nel mondo dell'arte contemporanea è datato 2011, quando gli viene dedicata una importante personale al Guggenheim Museum di New York. Ma chi è Maurizio Cattelan? Il ritratto di Maura Axelrod cerca di svelarcelo attraverso le testimonianze della famiglia, degli amici, dei collezionisti, degli amanti dell'arte.
IL FILM
10 anni dopo la morte di Gesù gli apostoli stanno vivendo un momento di difficoltà ma trovano in Maria sua madre, ormai prossima alla morte, una figura in grado di rincuorarli e spingerli a proseguire l’opera iniziata dal Figlio. L’ultima presenza della Madonna nel Nuovo Testamento si trova negli Atti degli Apostoli in cui si legge: “Tutti questi erano assidui e concordi nella preghiera insieme con alcune donne e con Maria, la madre di Gesù e con i fratelli di lui” (Atti 1,14). Tralasciando la controversa definizione di ‘fratelli’, Andrew Hyatt affronta per primo sullo schermo la figura della Madre di Cristo immaginandone la vita dopo la morte e resurrezione del figlio. Lo fa focalizzando la sua azione come opera di sostegno all’azione di un Pietro non dubbioso ma oppresso da ciò che sta accadendo nella Chiesa nascente. Maria viene cioè letta, come è lei stessa a dire, come colei il cui cuore ha battuto all’unisono per nove mesi con quello del Messia e, seppure in forma diversa, continua a farlo.
LA CRITICA
• Il film di Hyatt è una preghiera a Maria. Avvenire • Un film piccolo ma di grande spiritualità, con una
intensa protagonista. Radio Vaticana • Il regista Andrew Hyatt è un uomo di fede. La vive
come una esperienza personale di interiore profondità. La scrittura di questo film lo testimonia. Famiglia Cristiana
Le ultime dodici ore della vita terrena di Gesù. Dall'Orto degli Ulivi, con la tentazione di Satana, alla cattura. Il tradimento di Giuda, il processo del Sinedrio, la consegna a Ponzio Pilato, la fustigazione. Fino al Calvario, alla Croce. E, ultima e redentrica, la Resurrezione. Un uomo che ha osato dirsi Dio e che accettò il sacrificio della propria vita per la salvezza dell'umanità.
XVII secolo. Padre Sebastian Rodrigues e padre Francisco Garupe, due giovani missionari gesuiti portoghesi, intraprendono un lungo viaggio, irto di pericoli, per raggiungere il Giappone e andare alla ricerca del loro insegnante e mentore scomparso, padre Christovao Ferreira. I due missionari sono inoltre incaricati di diffondere il cristianesimo, ma mentre esercitano il loro ministero tra gli abitanti di un villaggio sono testimoni delle persecuzioni ai danni dei Cristiani giapponesi. In Giappone, infatti, i signori feudali e i Samurai sono decisi a sradicare il Cristianesimo dal paese e tutti coloro che si professano Cristiani vengono arrestati e torturati, costretti all'apostasia, a rinnegare la loro fede o a essere condannati a una morte lenta e dolorosa...
La storia vera di Madeleine Pauliac, una donna che lotta per salvare altre donne
«Un film intenso e vigoroso» – Avvenire
«"Agnus Dei" affronta un tema sensibile, ieri come oggi (gli stupri di guerra si ripetono inesorabilmente) con una pietà senza pietismo, cercando l'umano anche in mezzo al più tetro degli orrori» – La Repubblica
«Un lavoro di verosimiglianza rigoroso e struggente, totalmente al femminile anche nei crediti realizzativi» – Il Fatto Quotidiano
Polonia, 1945. Mathilde, una giovane dottoressa francese della Croce Rossa, è in missione per assistere i sopravvissuti della Seconda Guerra Mondiale. Quando una suora arriva da lei in cerca di aiuto, Mathilde viene portata in un convento, dove alcune sorelle incinte, vittime della barbarie dei soldati sovietici, vengono tenute nascoste. Nell’incapacità di conciliare fede e gravidanza le suore si rivolgono a Mathilde, che diventa la loro unica speranza.