Gli algoritmi stanno pervadendo ogni aspetto della vita quotidiana. Se è vero che questo potrà offrire grandi opportunità, al tempo stesso è necessario non sottovalutare i profondi cambiamenti che interesseranno la società nel suo insieme e le preoccupazioni che ne derivano. In particolare, emerge l'esigenza di sviluppare il dibattito sull'Intelligenza Artificiale e le sue applicazioni nei contesti educativi. C'è bisogno pertanto di nuove ricerche, sostenute da una robusta cultura dell'informazione e ispirate a un'etica della responsabilità che si traduca in comportamenti di cittadinanza (digitale) coerenti. Questo libro prova a fare una proposta al riguardo, offrendosi come strumento di riflessione a studiosi, insegnanti ed educatori.
Ogni disamina sull'Intelligenza artificiale (IA) parte da un riferimento pioneristico legato al famoso «test» di Alan Turing, il matematico inglese che nel 1950 propose un metodo per misurare il livello di intelligenza di macchine computazionali messe a confronto con l'intelligenza umana. La Chiesa negli ultimi decenni non ha lesinato di porsi il problema degli «effetti » della IA sulle nostre esistenze. A partire da Giovanni Paolo II, infatti, è possibile tracciare un percorso dal quale emerge l'approccio etico e antropologico maturato rispetto alle tecnologie e alle innovazioni più sofisticate. Il volume offre una introduzione di base a questo attualissimo tema.