La conversione di Alfonso Ratisbonne e il ruolo che ebbe nella vicenda la Medaglia benedetta, conosciuta come “Medaglia Miracolosa” per meglio comprendere le dinamiche del “nuovo” miracolo, riconosciuto autentico con decreto del Card. Vicario del Vescovo di Roma.
Questo testo ripropone con alcune modifiche e integrazioni il saggio pubblicato sul BUOM (Bol-lettino Ufficiale dell’Ordine dei Minimi), Anno LIX, n. 3, 326-358. Lo studio a carattere storico-ecclesiale intende proporsi come una introduzione per aiutare il lettore/devoto ad approfondire la sua conoscenza sul Miracolo a partire dai “racconti” tramandataci dallo stesso Ratisbonne, dai suoi amici ed estimatori, che ebbero sin da subito una grande diffusione di stampa, fino ad arrivare alle nume-rose edizioni dei nostri giorni. Inoltre vengono evidenziati alcuni avvenimenti conseguenti al miracolo che hanno segnato la storia del culto alla SS.ma Vergine nel Santuario mariano di S. Andrea delle Fratte in Roma.
Plinio Corrêa de Oliveira, familiarmente conosciuto come “il dottor Plinio”, nacque a San Paolo del Brasile nel 1908 e morì nella stessa città il 3 ottobre del 1995.
Roberto de Mattei, che nel 1996 ha pubblicato la prima biografia del pensatore e uomo d’azione brasiliano, con il titolo Plinio Corrêa de Oliveira. Il crociato del XX secolo, presenta, nel primo centenario delle apparizioni di Fatima, un nuovo studio dedicato all’insegnamento spirituale e dottrinale del pensatore brasiliano, che l’autore definisce Apostolo di Fatima, Profeta del Regno di Maria.
L’auspicio è che da questo insegnamento i lettori possano “trovare conforto spirituale, luce intellettuale e maggior vigore nell’azione, in modo da poter meglio corrispondere alla Grazia divina, nelle cui mani è il destino delle nostre anime e del mondo intero”.
“Pregate figlioli e testimoniate perché in ogni cuore prevalga non la Pace umana, ma la pace divina che nessuno può distruggere … “ (Dal messaggio del 25/12/2011)
Il 16 aprile 1879 moriva Bernadette Soubirous. Chi era? La figlia di un mugnaio sfrattato, una pastorella, una testimone di un fatto sconvolgente che la superò da ogni lato; una ragazza che decise di scomparire dopo i giorni delle apparizioni, facendosi suora e infermiera; una ragazza che, ancora giovanissima, si ammalò gravemente di un male che la portò alla morte. Molto è stato detto di lei, ma la verità si cela in queste pagine, scritte ormai da quasi cinquant’anni, ma che restano le più decisive sul senso e il destino della piccola veggente di Lourdes e sulla profezia della Vergine della Grotta di Massabielle. Dopo una lunghissima indagine sulle pagine lasciate da Bernadette e dai testimoni, René Laurentin – il maggiore studioso della storia delle visioni mariane – ci ripresenta tutte le parole di Bernadette, trasparenti e semplici come lei stessa, dal suo letto di morte, volle che fossero tramandate, quando disse: «Quanto più semplice si scrive, tanto meglio; infiorare le cose vuol dire snaturarle».
RENÉ LAURENTIN (19-10-1917) è uno degli specialisti più noti di mariologia; consultore delle commissioni preparatorie e poi esperto durante lo svolgimento del Concilio Vaticano Il, è stato l’interprete, il mediatore, l’arbitro di tutti i dibattiti e delle conseguenti decisioni che sono state prese in merito allo sviluppo della dottrina e della pietà su Maria negli ultimi 70 anni.
Fatima è stata la più grande e più importante delle apparizioni mariane, o meglio delle mariofanie, cioè di tutti i segni che la Vergine ha manifestato. Potremmo dire che Fatima fu la "madre di tutte le apparizioni mariane". Nel 1996, Jessica, la bambina che per prima vide lacrimare sangue la statuina della Madonna in località Pantano a Civitavecchia, ebbe un incontro riservato con suor Lucia nel convento di Coimbra. Cosa aveva da dire una bambina così piccola alla veggente di Fatima? Era lì su incarico della Vergine Maria? E cosa unisce Fatima a Civitavecchia?
Padre Flavio Ubodi racconta in questo libro le apparizioni della Madonna e suo Figlio Gesù a Trevignano Romano. La Vergine è apparsa la prima volta a Gisella nel 2016 e, pochi giorni dopo quel dialogo, la statuina della Madonna di Medjugorje che possedeva ha versato lacrime di sangue.
“Amati figli... So e conosco le vostre sofferenze e le vostre tribolazioni ma io sono qui per asciugare le vostre lacrime e starvi sempre accanto. Purtroppo in questo momento Satana sta prendendo più anime possibile. Se l’uomo avesse ascoltato di più le mie parole e i messaggi di Fatima, non sareste a questo punto” messaggio del 3 maggio 2017.
Una ricostruzione giornalistica che a partire dai primi anni Ottanta rivela come i servizi segreti della ex Jugoslavia comunista e dell'allora "cortina di ferro sovietica" avessero attivato una poderosa macchina del fango per screditare, distruggere e annientare le apparizioni mariane con pugno deciso e indagini arbitrarie contro i veggenti, i francescani della provincia di Mostar e, per conseguenza, contro la chiesa di Medjugorje e le parrocchie circostanti. Al racconto si affianca un preciso resoconto sul lungo "filo celeste" che lega Fatima a Medjugorje fino alle misteriose e inspiegabili guarigioni, fra cui quelle straordinarie di fra Stefano sul monte Krizevac, di Raffaella che recupera la vista sul monte Podbrdo davanti a Brosio testimone oculare, del piccolo Giuseppe sanato istantaneamente da una grave neurodermite e di mamma Anna dopo il drammatico ritorno dal pellegrinaggio in Bosnia. Aggiornatissime sono le notizie sul lavoro dell'"inviato speciale" del papa, monsignor Henryk Hoser, arcivescovo di Varsavia-Praga, allo scopo di acquisire per la Santa Sede approfondite conoscenze sulla situazione pastorale a Medjugorje. Al Santo Padre, che sul volo di ritorno da Fatima espresse forti dubbi sulle apparizioni di oltre trent'anni dei sei veggenti, Brosio scrive in questo libro una lettera aperta in cui afferma con forza: «Ma come, papa Francesco, perché ti meravigli? Certo che la Madonna deve parlare e mandarci messaggi tutti i giorni. Certo, perché con la testa che abbiamo noi figli, con la cervice dura di questa umanità dal cuore di pietra, che cosa dovrebbe mai fare la Madonna? Stare zitta? Perché vogliamo imbavagliare la Vergine Santa e lasciare che la Chiesa, e quindi tutti noi, lentamente scivoliamo verso una deriva catastrofica?».
Ancora oggi moltissimi fedeli sono in attesa di una valutazione autorevole della Santa Sede per ciò che riguarda l'origine soprannaturale delle presunte apparizioni mariane a Medjugorje iniziate il 24 giugno del 1981. Si tratta di un intervento autentico della Madre di Dio, umile e obbediente? O vi è stato un inizio sano, in seguito però degenerato? L'autore, esperto di apparizioni mariane nell'età moderna, svela in queste pagine alcuni elementi preoccupanti già nei primi giorni del fenomeno, partendo dalla trascrizione delle interviste fatte ai veggenti dai francescani. Questi testi vengono qui analizzati con precisione, così anche tutte le altre questioni legate a Medjugorje: il contesto storico, le originarie connessioni con il Rinnovamento Carismatico, le figure dei "veggenti", la natura dei "messaggi", la forza della propaganda, a cui sono da ricollegare anche i cosiddetti "studi scientifici", e tanto altro ancora.
Le apparizioni mariane sono un fenomeno ricorrente nella storia della Chiesa. Si tratta di eventi in cui la Madre del Signore si lascia vedere da determinate persone, perché ascoltino quanto ella ha da dire con le parole, il silenzio ed eventuali segni. Spesso, il messaggio che la Vergine Maria viene a comunicare è una profezia, della quale non sempre si coglie il carattere autentico. I veggenti, ai quali è apparsa la Madonna, dovranno poi avere la pazienza e la forza di annunciare agli altri quello che essi hanno sperimentato, anche se tutto ciò procurerà loro difficoltà e sofferenze. Alle singole apparizioni mariane sono state dedicate decine di volumi. Ora, questo libro di Saverio Gaeta, uno dei massimi esperti e studiosi dell'argomento, le presenta tutte insieme, permettendo così di cogliere quell'ideale "filo azzurro" che lega indelebilmente tutte le apparizioni mariane. Da Rue du Bac a Medjugorje un percorso affascinante tra "i segreti di Maria", i suoi messaggi e le sue profezie, da cui emerge come l'unico desiderio della Madre di Dio e Madre nostra sia quello di salvare tantissime anime, di portarle a Gesù, strappandole in questo modo al potere di Satana.
Questo libro narra (con riferimenti storici e geografici alla Slovenia) la vita e le esperienze mistiche di France Spelic, ex poliziotto comunista sloveno, convertito al cattolicesimo, consacrato sacerdote all'età di sessantasei anni. Queste esperienze sono strettamente legate a Medjugorje, dove nel 1988 e 1989 egli ebbe le prime apparizioni della Madonna, che poi continuarono sul colle Kurescek in Slovenia (circa 15 km a sud di Lubiana) ove la Madonna continuò ad apparirgli dal 1990 al 1999, comunicandogli messaggi dichiarati conformi alla dottrina della Chiesa dalla commissione teologica istituita dal Vescovo. Padre Spelic fu ricompensato con altre grazie eccezionali, quali le stigmate, il carisma di leggere le anime dei penitenti, guarigioni miracolose per sua intercessione. Fu inoltre oggetto di attacchi dal demonio con percosse e bruciature dei vestiti. Ritornò alla Casa del Padre il 10 aprile 2012, ma anche dopo la sua morte schiere di credenti hanno continuato ad affluire a Kurescek, "luogo di grazie speciali" (Maria, 6 giugno 1992).