Una proposta di canti per la liturgia, adatti alla celebrazione del sacramen- to del matrimonio.
I brani esprimono vari temi della teologia quali la nostra somiglianza con Dio, comunione di amore trinitario; la comune vocazione alla santità e carità, mete di ogni scelta di vita; la grazia di Dio, sostegno alla nostra debolezza nelle scelte fondamentali e nella quotidianità.
Oltre ad alcuni canti specifici per gli sposi, ci sono brani utilizzabili nell’am- bito di ogni celebrazione eucaristica, perché l’amore di Dio, l’unità della Chie- sa, la divina presenza eucaristica, il Salmo 22, insieme ai canti rituali, sono propri della preghiera della comunità cristiana che celebra l’Eucaristia.
Lo stile degli autori si caratterizza per un’attenzione rispettosa, nei testi e nella forma musicale, dell’azione che esprimono o che accompagnano.
Questa compilation contiene una selezione di otto canzoni per la cateche- si e l’animazione di ragazzi e adolescenti, tratte dal repertorio delle Paoline e composte da autori esperti in questo campo, come Valerio Antonioli, Renato Giorgi, Francesco Buttazzo.
Nei testi prevale, tra gli altri, il tema dell’amicizia con Gesù, della condivi- sione di ideali, del cammino gioioso e coraggioso della fede.
Oltre alle canzoni, il CD offre le basi musicali, le partiture in formato pdf e altrettante schede operative, sempre in formato pdf, curate da Antonella Mattei e indirizzate a catechisti ed educatori, da utilizzare sia con i bambini che si preparano alla Prima Comunione, sia con i ragazzi che si preparano alla Cresima.
Un contributo, dunque, per vivere l’incontro con Gesù anche attraverso la musica e scoprirne il potere di cambiamento e rinnovamento nella propria vita.
La Rossignol è una società fra artisti e ricercatori che realizza iniziative tese a diffondere la musica antica. In Anno Domini MCCC vuole riproporre un esempio delle musiche che accompagnavano gli antichi pellegrini in cammino verso le Sante Mete della fede, sulle vie medievali simbolo di un percorso di "scoperta" del mondo e di se stessi. Quei canti ci sono stati trasmessi da alcuni importanti manoscritti nei quali i curatori raccoglievano e trascrivevano gran parte del patrimonio fino ad allora tramandato solo oralmente.