Le più belle omelie sui Santi del card. Angelo Comastri. Attraverso la profonda conoscenza della loro vita, il cardinale ci accompagna a scoprire le loro virtù eroiche, esempio e guida per la vita di tutti noi. Le vite di questi Santi (come Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II, Padre Pio, Maria Goretti e Caterina da Siena) vengono presentate alla luce dei valori evangelici, vissuti a livello carismatico in epoche diverse fra loro, che si sono concretizzate in opere le più disparate. Sono riportate circa 50 omelie ordinate secondo il calendario liturgico. Al termine di alcune di queste viene riportata una preghiera al Santo composta dal card. Comastri.
La fraternità/sororità, per sua natura, ha manifestazione massima nell'assemblea liturgica. La storia bimillenaria delle comunità cristiane ingenera però qualche dubbio. Eppure, in origine, ci si chiamava fratello e/o sorella e, come tali, si spezzava il pane nelle case... L'indagine sulla presenza e sulla valenza dei termini afferenti alla sfera familiare, nella traduzione italiana dell'edizione III del Messale, svela il permanere di una pesante ipoteca androcentrica e patriarcale. Da qui il tentativo di restituire l'assemblea alla sua costitutiva dimensione fraterna/sororale. Ripartire dall'ekklesia kat'oikon, dalla "Chiesa nella casa": ecco la sfida. Urge ridisegnare le Chiese secondo uno stile inclusivo sinodale e solidale, per un paradigma nuovo di fraternità/sororità e "amicizia sociale".
Romano Guardini nel corso della sua vita ha sempre nutrito un vivo interesse per la liturgia, come testimoniano i due scritti qui per la prima volta tradotti in italiano e accomunati dal tema del tempo liturgico, fondamentale nel rito cristiano. Il primo scritto difende la domenica dagli attacchi della modernità, non tanto in nome del cristianesimo, quanto dell'uomo che necessita del riposo settimanale per integrare nella sua esistenza la dimensione religiosa che lo completa. Il secondo scritto rispecchia il progetto di far incontrare la liturgia con la preghiera personale e la cosiddetta pietà popolare. L'intenzione è mostrare come la figura di Gesù Cristo - la sua vita, la sua morte e la resurrezione - possa diventare il contenuto della preghiera. Nonostante il mezzo secolo di riforma liturgica intercorso, resta attuale l'invito a una preghiera personale schietta e fiduciosa, ispirata dalla Rivelazione contenuta nelle Scritture e custodita dalla liturgia.
Al di là di ogni mutar dei tempi e di tutte le diversità culturali, è pur vero che il culto che la Chiesa rende a Dio è possibile solo come risposta al servizio che il Dio trinitario ha reso e continua a rendere ad essa. La liturgia è anzitutto il servizio di Dio alla Chiesa, la sua azione nei confronti delle molte sorelle e dei molti fratelli del Figlio suo; pertanto la liturgia della Chiesa è possibile solo come risposta all'azione di Dio. L'idea della comunicazione tra Dio e uomo, fonte di vita e anzi di divinizzazione, costituisce pertanto il motivo dominante dell'intera opera, che ripubblichiamo in edizione aumentata e aggiornata. La prima parte tratta della discesa di Dio verso l'uomo, della dimensione catabatica del culto a Dio, come invito rivolto agli uomini, affinché accedano alla pienezza della vita divina. La seconda parte ha per tema l'accoglimento di tale invito, l'ascesa dell'uomo a Dio, la dimensione anabatica del culto a Dio. Queste due parti costituiscono la cosiddetta «liturgia generale». Le quattro parti successive trattano i temi della liturgia speciale: la celebrazione dell'eucaristia, i sacramenti e i sacramentali, la preghiera delle ore e la liturgia della parola di Dio, come pure l'anno del Signore. Oltre a trasmettere un sapere, questa pubblicazione mira a suscitare e a rafforzare l'amore per la liturgia, per il servizio di Dio verso i molti e per il servizio dei molti credenti alla maggior gloria di Dio.
Non c'è vita spirituale senza intimità con Nostro Signore e dunque senza preghiera. Recintare uno spazio e un tempo per il dialogo più intimo e vero delle nostre giornate, senza il quale nessun incontro ha senso, diventa fondamentale. La preghiera è il secondo pilastro su cui si struttura la vita spirituale del "monaco wi-fi ". E non c'è gesto più potente e prezioso. Catechesi di don Massimo Vacchetti, mons. Antonio Grappone, don Luigi Maria Epicoco, padre Maurizio Botta, don Fabio Rosini, don Pierangelo Pedretti, don Vincent Nagle.
Sei adorazioni per ripercorrere il cammino della Quaresima e il
tempo di Pasqua con il Vangelo di Marco:
1. Convertitevi (Mc 1,14-20)
2. Voi, chi dite che io sia? (Mc 8,27-35)
3. Sul monte, per contemplare il volto di Dio (Mc 9,2-10)
4. Al Calvario, per offrirci insieme a Cristo (Mc 15,33-39)
5. Alla tomba vuota, per risorgere con Cristo (Mc 16,1-8)
6. In Galilea, per ripartire con Cristo (Mc 16,14-20)
Uno strumento adatto per la preghiera personale e comunitaria davanti all’Eucaristia
In questa nuova raccolta il M° Fabio Massimillo celebra i divini misteri della liturgia, evento sfolgorante nato dalla Risurrezione di Cristo. Nel brano di apertura, tratto dal Salmo 122, l'antico canto dei pellegrini radunati per salire a Gerusalemme diventa canto d'ingresso dei fedeli di oggi, che, attraverso la celebrazione eucaristica, entrano nella Città santa, dove incontreranno la luce dell'Agnello vittorioso. Dopo aver celebrato la messa, ciascun discepolo è chiamato - come i primi apostoli - ad affermare "Abbiamo visto il Signore": è il canto sull'esperienza di vita della chiesa durante la messa, "vedere" con gli occhi della fede, "gustare" con il cuore la sua carità nella comunione con i fratelli. Chiude la raccolta il brano Canterò per te, composto da alcune citazioni di salmi festosi, una sorta di danza gioiosa del cuore, perché l'incontro con Dio avvenuto nella Parola e nel Pane ha inciso in modo determinante nella vita.
La Via Crucis alla luce dell'Amoris Laetitia mette a fuoco il rapporto tra il mistero della gioia dell'amore familiare e il Vangelo della Croce di Gesù. Seguire Gesù lungo la via della Croce significa farsi discepoli di un Dio che ha da offrire, proprio a questa concreta famiglia umana del terzo millennio, una parola di rinascita e di speranza che è vera perché radicata nel mistero di Pasqua, quando dalla Croce è scaturito un amore gratuito, capace di rinnovare e rigenerare quello che sta a fondamento di ogni rapporto sponsale.
Con il Motu Proprio Traditionis Custodes Papa Francesco ha demolito quanto Benedetto XVI aveva voluto con il Motu Proprio Summorum Pontificum, che riconosceva la legittimità e la bellezza della forma liturgica "antica": una decisione che ha suscitato stupore e sgomento negli ambienti tradizionali della Chiesa. Questo scritto elenca le inesattezze e le contraddizioni liturgiche e teologiche in cui è incorso l'attuale pontefice nei testi di Traditionis Custodes e della Lettera ai Vescovi che l’accompagna, grazie ai quali ora quanti frequentano la Messa antica saranno disprezzati, ridotti in un ghetto e a mala pena tollerati.
La Domenica della Parola di Dio permette ancora una volta ai cristiani di rinsaldare l'invito tenace di Gesù ad ascoltare e custodire la sua Parola per offrire al mondo una testimonianza di speranza che permetta di andare oltre le difficoltà del momento presente. Non a caso il testo che Papa Francesco ha scelto per la Domenica della Parola di Dio è fortemente espressivo per la vita della comunità cristiana: "Beato chi ascolta la Parola di Dio!- (cfr. Lc 11, 28). Il testo contiene: il Rito di intronizzazione della Parola di Dio, la Lectio Divina sul Vangelo della III domenica del Tempo ordinario, un testo di Sant'Agostino a commento del Salmo domenicale, una proposta pastorale, le indicazioni per accogliere la Parola di Dio in famiglia e il metodo della lettura popolare e comunitaria della Bibbia e infine una testimonianza di fede e dei brevi testi degli ultimi Sommi Pontefici a commento della lettura della domenica.
Con questo piccolo libro, il card. Angelo Comastri desidera portare l'attenzione dei sacerdoti sull'origine di tutto. È dal cuore della Messa, infatti, che ogni presbitero (così come ogni battezzato) deve partire e da cui deve lasciarsi plasmare nelle azioni e decisioni quotidiane affinché tutti sappiano che siamo suoi discepoli. Il testo, in cui si riportano numero esempi di Santi e personaggi della storia, ci accompagna nella riflessione e alla consapevolezza che, oggi e in ogni tempo, i sacerdoti sono chiamati a diventare servi e custodi dell'unico miracolo che regge la Chiesa: l'Eucaristia.