Madre Cànopi, una delle maggiori figure della spiritualità contemporanea, ci prepara a vivere oggi l'evento della nascita di Cristo che ogni anno si rinnova, e ci interpella a riconoscerlo e testimoniarlo nell'umiltà della nostra esistenza quotidiana. Le riflessioni di madre Cànopi prendono il via dell'ascolto della Parola di Dio quale atteggiamento fondamentale del credente, per poi ripercorre le grandi tappe del cammino del popolo eletto, la vita e la testimonianza di alcune figure bibliche femminili, fino ad arrivare alla morte e risurrezione di Cristo e all'annunzio della buona notizia del Vangelo. Da quando cioè ha inizio l'"oggi" della Chiesa e l'"oggi" della nostra testimonianza di fede: l'oggi di un continuo stupore, perché Cristo è presente e operante nella nostra vita.
Un percorso alle sorgenti del culto e dei suoi ordinamenti, alla scoperta della tragica e salvifica bellezza della liturgia cristiana: questo volume ci fa immergere nella ricchezza misteriosa e sfavillante dei riti della Chiesa orientale, fino al sancta sanctorum del mistero eucaristico. Padre Pavel
ci mostra così ciò che non può essere dimostrato, ma solo contemplato e amato, lasciandoci intravedere nelle fenditure del reale e nelle antinomie della verità l’azzurro dell’eterno. Nella ferma convinzione che «le radici del visibile sono nell’invisibile, i fini dell’intelligibile nell’inintelligibile».
In Italia, ormai da qualche anno, la Chiesa si trova a fare i conti con il progressivo diminuire di sacerdoti in servizio pastorale; si tratta di un problema destinato ad acuirsi nel prossimo decennio. Giorgio Campanini, docente universitario e laico credente, propone un pamphlet che da un lato analizza la situazione attuale e dall'altro indaga nuove vie per superare lo stallo in corso. La Chiesa, nella sua lunga storia, non è stata sempre "presbiterocentrica", ma per la sua azione pastorale ha potuto contare sull'apporto di diversi ministeri, operati sia da laici che da religiosi. Si tratta dunque di far rivivere una "nuova e multiforme ministerialità", soprattutto laicale, che permetta alla Chiesa non solo di proseguire il suo servizio pastorale ai credenti, ma anche di riprendere con vigore l'azione evangelizzatrice. Quindi non una Chiesa giunta al suo capolinea, ma una Chiesa che, innovandosi, riprenda il largo.
Il libro strenna per il Natale, un cammino tra arte e fede alla ricerca di noi stessi. Ma cosa serve per mettersi in cammino? Un cielo a cui innalzare lo sguardo per vedere la stella che ci guida. Un cammino, perché il solo modo per trovare qualcosa dentro di noi è camminare verso una meta. E questa meta è il Bambino, attesa di vita. Vita che non è per forza un figlio, ma è sicuramente qualcuno che c’è affidato da Dio affinché noi ce ne prendiamo cura. Vita che è sicuramente Gesù. Le riflessioni di don Luigi Maria Epicoco sono affiancate da stupende immagini che disegnano un percorso nell’arte – dal Medioevo ai giorni nostri – ispirata dalla natività e accompagnano il lettore nel suo cammino di ricerca interiore sulla strada del Natale.
I Salmi messi in ritmo, per poter meglio essere utilizzati all'interno del percorso liturgico comunitario: questo il senso di un salterio moderno, fedele allo spirito del testo. Un classico dell'orazione contemporanea che pesca nella tradizione più feconda. Un testo dedicato "a tutti gli uomini che amano la poesia, che riflettono sul mistero dell'esistere e del morire, che sperano e si indignano, insomma, che vivono da uomini... si sono volute offrire centocinquanta chiavi per l'ingresso nelle stanze del Salterio. Ora tocca al lettore di entrare e sostare".
Un percorso profondamente meditato attraverso l’anno liturgico, riletto come dovrebbe essere, un tutt’uno che compenetra la vita personale e quella ecclesiale; un percorso esistenziale prima ancora che rituale, in cui avvento, quaresima, tempo di Pasqua e giorni “ordinari” scandiscono il ritmo della vita umana e credente. Un Turoldo assorto e dedicato completamente al commento della parola di Dio, intesa però sempre come freccia che giunge precisa a colpire i nostri giorni, il nostro tempo. A distanza di quarant’anni da quando furono pronunciate, queste omelie svelano ancora oggi tutta la loro attualità, che è la medesima dell’annuncio evangelico. Poiché, come si chiede padre David stesso, in apertura del libro: «In quale anno, mese, giorno? Nessuno può fissare una data, sia pure approssimativa, nessuno può segnare un confine di tempo e di spazio all’azione divina... Il calendario di Dio non combacia con quello dell’uomo. Tu puoi attardarti dietro a mille programmi, distribuire secondo gli anni le tue speranze... Ma un giorno egli verrà. Verrà. Questa la promessa certa, definita, anche se è incerta l’ora, il minuto».
Carlo Maria Martini, attraverso una selezione di testi letti e "pregati" secondo il metodo della lectio divina, mette a nudo il cuore del rapporto Dio-uomo. Al centro vi è la figura di Geremia, un uomo capace di parlare con ardore travolgente; un uomo impegnato in un compito difficile, quasi ingrato, nel suo annunciare - tramite il monito della sciagura - la fedeltà di Dio. Il profeta, purificato dalla sofferenza, è annunciatore di una buona notizia: Dio fa alleanza con il suo popolo, lo fa di nuovo, lo fa con determinazione. Solo in Cristo questo annuncio troverà compimento perfetto, ma la voce del profeta - il grido di un uomo provato ma fedele, in una città "secolare" che non ascolta - rimarrà monito per sempre: è possibile fidarsi di Dio.
Questo volumetto, a cura delle Clarisse Urbaniste del Monastero “Santa Speranza”, raccoglie cinque proposte di preghiera mariana del Rosario. Al suo interno troviamo il percorso biblico della preparazione del primo Avvento del Signore Gesù nella sua carne.
La preghiera rivolta alla Vergine Madre è sempre celebrazione del mistero di Cristo. L’invito che giunge da questa proposta di Rosari è un forte slancio a rinnovare le forme di devozione popolare, sempre necessarie di accompagnamento al nucleo essenziale della fede cristiana.
Una storia divertente e colorata che parla ai più piccoli delle loro paure e le sdrammatizza. I protagonisti sono i cuccioli della savana che chiedono consiglio a Elefante, il più saggio e coraggioso di tutti gli animali. I suoi suggerimenti sono preziosi per superare paure e incertezze (la paura del buio, dei brutti sogni, di non avere amici, di sbagliare), infondono tranquillità e sicurezza, ma – sorpresa! – anche i più forti hanno qualche piccola paura...
Lucio è un tipo strano. Secco e lungo e attratto da tutto ciò che riguarda la morte: a scuola è conosciuto come Zo’, abbreviativo di zombie. Ha un solo amico, Nano, e un rapporto difficile con la famiglia e i bulli. Ha anche una barca nella quale si rifugia ogni tanto, ma la sua vera passione è la recitazione. È così bravo che quando incontra Anna, una donna in procinto di gettarsi da un ponte, finge un attacco epilettico e le salva la vita perché la costringe a intervenire per aiutarlo. Diviene così amico di Anna e Marco, una coppia colta e benestante che ha da poco perso il figlio. Lucio è così affascinato da loro che fantastica di averli come genitori. Tutto cambia quando Marco si suicida. Lucio inizia a guardare il mondo in maniera differente: comprende quanto coraggio ci vuole per affrontare la vita giorno dopo giorno e che la sua famiglia, forse non perfetta, è comunque una famiglia che lo ama. Decide soprattutto di prendere in mano le redini del suo futuro e partecipa a un provino per un borsa di studio che gli permetterà di frequentare una prestigiosa scuola di teatro.
Finalmente arriva il Natale! Il tradizionale calendario d’Avvento con le finestrelle, colorato e divertente, per prepararsi al meglio all’arrivo di Gesù in terra e vivere l’esperienza del Natale nel suo significato più vero e profondamente cristiano.
Al calendario è allegato anche un libretto che propone, giorno per giorno, una piccola riflessione dedicata all’illustrazione sotto la finestrella. Il libretto è un utile strumento per genitori e catechisti che vogliono accompagnare i ragazzi nel loro percorso di maturazione della fede.
Completata la scena della Natività, il calendario diventa un originale ornamento natalizio in attesa di scoprire l’ultima finestrella, dedicata al giorno dell’Epifania.
Chi è lo scartagonista? Colui che, scartato dagli uomini, viene reso protagonista da Dio. Nella Bibbia, come nella vita di tutti i giorni, ci sono tanti scartagonisti: personaggi che, dopo aver subito un rifiuto, sono diventati protagonisti non solo della loro vita ma anche di quella degli altri. Questo volume passa in rassegna personaggi biblici, santi e persone comuni uniti dall’essere scartagonisti. Su tutte spicca Gesù Cristo, grande protagonista della storia dell’umanità che, prima di risorgere, fu scartato, appeso e ucciso su una croce. Gli Scartagonisti è uno spunto di riflessione, un piccolo contributo per mettere in atto il cambiamento di mentalità auspicato da papa Francesco: il passaggio da una “cultura dello scarto” a una “cultura dell’accoglienza”.