Un libretto di citazioni d'autore sull'amore: l'amore quello forte, che non si adira e non si vanta; che è paziente e generoso; che tutto scusa e tutto sopporta; l'amore che non muore mai. Illustrato con suggestive foto a colori.
Don Luca Ferrari, responsabile del Servizio Confessioni nella GMG di Roma nel Giubileo del 2000, raccoglie, in questo volume, gli stimoli abbondanti e suggestivi offerti da papa Francesco sulla Riconciliazione. Il patrimonio della fede della Chiesa su questo sacramento viene così riletto alla luce dell'esperienza maturata in questi anni nelle chiese, nelle strade e nelle piazze insieme ai volontari di "Giovani e Riconciliazione", per testimoniare e diffondere la gioia del Perdono. Il testo prende il via da racconti personali e muove verso l'universale per spiegare che cos'è la Confessione, anche alla luce dei documenti della Chiesa, e fa proposte concrete per viverla all'insegna della verità e della festa. Le domande più frequenti, i dubbi e i timori vengono affrontati e "sfatati", spesso con un efficace "bottaisposta", diventando occasione per approfondire e spiegare.
A distanza di un anno dalla sua scomparsa, "Gianluca Firetti, santo della porta" accanto, racconta di come Gian sia entrato nelle vite di tante persone, soprattutto dei più giovani, delle mamme e dei papà e - come infinite e-mail testimoniano - delle meraviglie che il suo esempio genera nei cuori. Gian non è morto disperato, ma affidato. Non se n'è andato sbattendo la porta, ma incamminandosi. Non ha chiuso l'esistenza imprecando per un buio che non si meritava, ma desiderando un incontro con la Luce del mondo, appena contemplata nella gioia del Natale. Quella di Gian, umanamente, è una storia di dolore. Evangelicamente, una storia di grazia e di bellezza. A soli vent'anni ha dimostrato che si può essere abitati da Dio e dagli uomini. È possibile farsi amare e amare. Gian è uno squarcio della vita di Dio. In questo sta la sua santità vera, nell'essere riflesso, rimando, segno eloquente.
Sei episodi (in questo libro il primo e il secondo) che hanno per protagonista Filippo, un bambino di sette anni, accompagnato nella sua crescita e scoperta della vita da nonno Ulisse, discreto e attento alle vicende quotidiane del nipote. Le sei vicende sono di diverso argomento, ma tutte riguardanti contesti di vita quotidiana: Filippo vince l'ostilità di un bambino che lo avversa e ne diventa amico (Una prova di coraggio). Filippo avvicina un bambino di strada e percepisce un'altra realtà di vita (Un'amicizia insolita). Filippo e i suoi amici vivono le bellezze e le brutture del bosco (I segreti del bosco). Filippo scopre e sperimenta i trampoli (La scoperta dei trampoli). Filippo gioca di sera a nascondino e incappa in un'avventura che gli crea molta paura (Nascondino al buio). Filippo trova in giardino un bel cane e ne diventa amico, ma poi lo deve restituire al proprietario (Compagno di giochi). Nel primo racconto di questo libro, Una prova di coraggio, Matteo, un bambino dispettoso, sottrae a Filippo una delle sue tartarughe Ninja, i due litigano e Matteo lo sfida a un prova di abilità in bici. Filippo la supera e Matteo gli restituisce il suo gioco, così iniziano a giocare insieme facendo volare aquiloni di carta. Nel secondo racconto di questo libro, Un'amicizia insolita, Filippo conosce Samir, un bambino rom, che gli mostra le sue abilità per raccogliere soldi (giocoliere e saltimbanco) e gli racconta come vive. Filippo difende Samir accusato ingiustamente di furto.
È la biografia di don Ernest Simoni, sacerdote albanese sopravvissuto alla persecuzione del regime comunista nei confronti del clero e di chiunque professasse una fede religiosa. Egli stesso ha raccontato la propria vicenda a papa Francesco quando il Pontefice è stato in visita a Tirana il 21 settembre 2014. Per il semplice fatto di essere prete, nel 1963 don Ernest viene arrestato e messo in cella di isolamento. Sottoposto a torture e condannato a morte, si vede commutare la condanna capitale in diciotto anni di lavori forzati, di cui dodici trascorsi in miniera. Durante il periodo della prigionia don Ernest continua a celebrare la messa a memoria, in latino, e a distribuire la comunione di nascosto. Uscito dal carcere, viene nuovamente condannato ai lavori forzati: questa volta è assegnato alla manutenzione delle fogne della città di Scutari. Torna libero nel 1990, quando crolla il regime comunista. Con la libertà di culto, comincia per don Ernest un periodo di intensa attività pastorale volta soprattutto alla riconciliazione. In vista della stesura di questo libro l'autore ha intervistato personalmente don Ernest, le cui parole, spesso citate testualmente, consentono di ricostruire un quadro completo delle vicissitudini che hanno coinvolto lui e la sua famiglia. Sullo sfondo, il clima degli anni bui della dittatura, ma anche le speranze legate alla rinascita.
Nel suo nuovo libro, Christian Albini propone pagina dopo pagina, racconto dopo racconto, delle vie, dei sentieri da percorrere per riflettere sulle grandi questioni e sulle esperienze di vita, amore e morte: su quelle vissute in prima persona e quelle condivise da altri viaggiatori come noi, per farne tesoro. E per scoprire, magari, che non siamo soli; che qualcuno ci accompagna; che forse qualcuno, da qualche parte, ci attende. Quello dell'autore è un libro di domande, più che di risposte. Un libro di storie, di narrazioni, dedicato ai tanti cercatori di senso, a chi si interroga sulle grandi questioni: la vita, l'amore, la morte, il male, la sofferenza, la libertà, Dio, la creazione del mondo, l'aldilà. Le vie suggerite, le parole che risuonano nel testo, sono tratte dalla letteratura, dalla poesia, dai miti delle religioni, con un'attenzione speciale alla grande via della Bibbia. Non sono risposte, dunque, ma stimoli per chi si apre alla fede o vuole approfondirla; per chi il suo cammino lo vive solo o in un gruppo; per chi pensa alla fede come a un laboratorio sempre attivo. Scrive l'autore: "C'è una tentazione che è caratteristica di parecchie persone religiose e non ha niente a che fare con il sesso o con i soldi. È la tentazione della buona risposta, il bisogno, apparentemente irrefrenabile, di dare subito a tutti la risposta corretta, di dimostrare di non avere incertezze, di dover arrivare per forza ai dogmi e al catechismo..."
Sei episodi (in questo libro il terzo e il quarto) che hanno per protagonista Filippo, un bambino di sette anni, accompagnato nella sua crescita e scoperta della vita da nonno Ulisse, discreto e attento alle vicende quotidiane del nipote. Le sei vicende sono di diverso argomento, ma tutte calate in contesti di vita quotidiana: Filippo vince l'ostilità di un bambino che lo avversa e ne diventa amico (Una prova di coraggio). Filippo avvicina un bambino di strada e percepisce un'altra realtà di vita (Un'amicizia insolita). Filippo e i suoi amici vivono le bellezze e le brutture del bosco (I segreti del bosco). Filippo scopre e sperimenta i trampoli (La scoperta dei trampoli). Filippo gioca di sera a nascondino e incappa in un'avventura che gli crea molta paura (Nascondino al buio). Filippo trova in giardino un bel cane e ne diventa amico, ma poi lo deve restituire al proprietario (Compagno di giochi). Nel primo racconto di questo libro, I segreti del bosco, nonno Ulisse accompagna Filippo e i suoi amici in gita nel bosco a fare nuove esperienze: scorgono un picchio, raccolgono le castagne, vedono una salamandra, incontrano un riccio, osservano con rammarico un luogo di caccia gli uccelli e incontrano uno scoiattolo. Nel secondo racconto di questo libro La scoperta dei trampoli, nonno Ulisse accompagna Filippo al mercato: qui il bambino vede dei saltimbanchi che camminano sui trampoli, a lui finora sconosciuti. Il nonno gliene fabbrica un paio e lui impara a camminarci.
Arriva in libreria la versione con copertina rigida del libro per bambini in cui Luigi Ferraresso ha selezionato gli episodi più importanti dei Vangeli (dall'Annunciazione all'Ascensione), le parabole e i miracoli più conosciuti, rinarrandoli con linguaggio semplice e comunicativo. Età di lettura: da 4 anni.
Poesie, pensieri, frasi di grandi autori dedicati in particolare alla mamma, ma anche alla donna come donna. Le foto, che accompagnano i testi, abbelliscono e arricchiscono il contenuto del libretto.
Nella raccolta antologica Le Beatitudini nel commento dei Padri Latini ritroviamo diversi maestri che con la loro passione e la loro sapienza accompagnano il credente nel tradurre la Parola nella propria vita: Ilario di Poitiers, Ambrogio, Cromazio di Aquileia, Girolamo, Agostino, Cassiano, Leone Magno, Cesario di Arles e Beda il Venerabile. Dopo una introduzione sostanziosa che dà le chiavi di lettura del linguaggio dei Padri e dei loro testi, si entra nella parte antologica tratta dalle loro opere - trattati spirituali, sermoni o commenti ai Vangeli di Matteo e Luca: brani talvolta brevi, ma densi di contenuto. Il testo, come tutti quelli della collana arricchito da indici scritturistico, dei nomi e analitico, è pensato non solo per gli studiosi di patristica e di esegesi biblica ma anche per religiosi e laici che intendano lasciarsi guidare da una riflessione approfondita sulla parola di Dio e "riscoprire" cosa significhi essere cristiani.
Anna Maria Cànopi commenta alcuni brani del Vangelo. La prima parte riporta brani che hanno per tema l'azione dello Spirito Santo, inviato dal Padre per riportare armonia e riconciliazione al mondo e nella vita di ogni persona. La seconda parte mette in evidenza i brani evangelici sul tema dell'amore: il Vangelo è la "buona notizia" che Dio ci ama al punto da mandare il suo Figlio per ricondurci al Padre. Questo sollecita la risposta di amore del cristiano che ha scoperto la bellezza della vita, oltre e talvolta anche attraverso il crogiolo del dolore. Scrive Madre Cànopi: "L'opera della salvezza del Padre, mistero di amore, ci raggiunge attraverso il Figlio, inviato a riconciliare a sé tutte le cose. Lui ci ha detto che Dio ci ama, ci ha annunciato la grandezza del nostro destino, ci ha donato lo Spirito, che ci rende capaci di chiamare Dio Padre nostro e ci rende sicuri e gioiosi nel cammino".
Nel suo nuovo libro, Daniele Garota parte da un presupposto, che così lui stesso presenta: "L'indicibile, assurda, paradossale potenza del Dio di Cristo è tutta nella sua indicibile, assurda, paradossale impotenza. È perché ha toccato il fondo dell'abisso del dolore e della morte, che sarà un giorno davvero in grado di salvarci dal dolore e dalla morte patita dai viventi dal principio alla fine del mondo. Il Dio biblico ci ha promesso nulla di meno che di salvare la creazione, di giudicare la storia e di far risorgere i morti. Dopo duemila anni di stravolgimenti, indifferenza, tentativi anche violenti di farla fuori, l'immagine del Crocifisso è sempre lì, appesa, visibile, ancora capace di esprimere il dolore, la solitudine, l'ingiustizia che in ogni momento devono subire i poveri inchiodati alle loro croci, i morenti tra noi. Alla fine solo la fede nel Dio crocifisso riesce a sopportare il peso della disperazione e della disfatta". A un mondo sempre più alle prese con sfide divenute epocali - l'incontro tra modi di credere e pensare diversi, la crisi della fede nelle nostre società ricche e avanzate, le emergenze ecologiche, le grandi masse di poveri che migrano, la paura del terrorismo - il Dio di Abramo e di Gesù continua a rivelarsi come l'umiliato, il silenzioso, lo sconfitto o, addirittura, il morto. Dunque con volti di povertà e bisogno, attraverso i quali, però, possiamo riconoscere l'amore con cui egli ci accompagna fin dal principio e comprendere, d'altro canto, lo specifico della sua grandezza...