Le riflessioni contenute in "Etica & democrazia" nascono dall'esigenza di approfondire il rapporto tra fede e politica, in un periodo in cui molti sembrano aver smarrito la memoria dei valori che hanno fondato la nostra civiltà e innervano la nostra tradizione. Oggi più che mai è necessario meditare sul senso di spaesamento che ha contagiato tutta l'Europa e comprendere come la fragile coesione economica sia condizione necessaria ma non sufficiente. Dobbiamo tornare alle radici del nostro patrimonio culturale perché, come ha affermato Benedetto XVI, "sulla base della convinzione circa l'esistenza di un Dio creatore sono state sviluppate l'idea dei diritti umani, l'idea dell'uguaglianza di tutti gli uomini davanti alla legge, la conoscenza dell'inviolabilità della dignità umana in ogni singola persona e la consapevolezza della responsabilità degli uomini per il loro agire". L'opinione dell'autrice è che tale convinzione e tali idee - approfondite e sviluppate nelle encicliche sociali del XX secolo - rappresentino non solo la memoria culturale dell'uomo contemporaneo ma anche la sua speranza per il futuro. Prefazione di Ernesto Galli della Loggia, Introduzione di Rocco Buttiglione.
A 50 anni dal Vaticano II occorre da parte dei laici e delle stesse comunità cristiane un serio esame di coscienza ecclesiale, riprendendo in mano il Concilio, rileggendolo in modo non superficiale. Accanto a ciò si rende indispensabile una ripresa dell'azione formativa dei laici e una nuova valorizzazione dell'associazionismo. Il volume raccoglie i contributi offerti sul tema da studiosi diversi ai quali è stato chiesto di riflettere su alcuni precisi passaggi del percorso conciliare. Lo sforzo si concentra soprattutto sull'identità-autonomia laicale.
Gli autori dei contributi: A. Ales Bello, C. A. Anderson, J.-I. Arrieta, S. Belardinelli, F. Botturi, M. Brignone, J.-L. Bruguès, C. Caffarra, I. Carbajosa, A. Carrasco Rouco, A. Chundelikkat, N. Ciola, P. Coda, M. Diez, P. Erdö, B. Ferme, R. Fisichella, F. E. George, R. Gerardi, L. Gerosa, C. Giuliodori, P. Gomarasca, S. Grygiel, M. Harper McCarthy, O. Höffe, J. Laffitte, S. Lanza, K. Lehmann, G. Marengo, V. Marini, J.-L. Marion, P. Martinelli, L. Melina, C. Mirabelli, B. Ognibeni, R. Penna, A. Pin, J. Prades López, N. Reali, G. Richi Alberti, G. Rossi, A. Rouco Varela, C. Ruini, G. Salmeri, I. Sanna, D. Schindler, A. Toniolo, M. Waldstein.
Descrizione dell'opera
Per trovare la felicità dobbiamo metterci in gioco, ogni volta di nuovo, ogni volta nuovi.
Sommario
1. Adagio adagio, verso una fontana. 2. Tre strani pellegrini. 3. Tra la sindrome di Peter Pan e quella di Giona. 4. Passi di un «sì» d'amore. 5. Il sentiero della testimonianza: «seminatori di fiducia e speranza». 6. Il sentiero delle relazioni: i volti. 7. Il sentiero della formazione: sulle tracce di Gesù, Maestro ed Educatore. 8. Coltivatori di sicomori. Per concludere.
Note sull'autore
FRANCESCO CACUCCI (Bari, 26.4.1943), sacerdote dal 1966, è stato parroco, docente di teologia, vescovo ausiliare della sua diocesi (1987-1993), arcivescovo di Otranto (1993-1999). Dal settembre 1999 è arcivescovo di Bari-Bitonto e dal 2005 è presidente del Comitato dei congressi eucaristici nazionali. È inoltre vicepresidente della Conferenza Episcopale Pugliese e membro della Commissione Episcopale per la cultura e le comunicazioni sociali. Tra le varie pubblicazioni segnaliamo: Teologia dell'immagine: prospettive attuali, Roma 21971; Il prete nel cinema italiano, Bari 1980; La domenica pasqua settimanale. Per un cammino mistagogico nell'anno liturgico. Ciclo/A, Città del Vaticano 2004. Presso le EDB ha pubblicato: Catechesi liturgia vita. Una proposta pastorale (22000); La mistagogia. Una scelta pastorale (2006); la Via crucis tradizionale Croce di Cristo, mia unica speranza (2006); All'ombra della croce. Via Crucis. Schema biblico. A caratteri grandi (2007).
Mai, prima della Deus caritas est, un papa si era rivolto in modo così diretto e concreto agli operatori umanitari cristiani per incoraggiarli e guidarli nel loro lavoro. Ma cosa distingue la caritas cristiana da qualsiasi altra forma di assistenza sociale? E quali sono i suoi fini? Il messaggio di Benedetto XVI è chiaro: non può esserci vero aiuto senza Dio. È proprio nella sua specificità fondante - vedere un'immagine di Gesù nell'uomo che soffre e portare insieme al soccorso tempestivo la buona novella dell'amore di Dio - che l'aiuto cristiano risulta veramente efficace e si offre non come palliativo nel singolo bisogno contingente ma come cura a lungo termine rivolta all'uomo nella sua totalità. Il Cardinale Cordes esamina in profondità le parole della prima enciclica di Benedetto XVI per spiegare l'importanza del lavoro degli operatori umanitari cristiani ma anche le difficoltà incontrate da chi vorrebbe assistere il prossimo nel segno di Cristo, senza dover nascondere la radice del suo agire.
"Per il Programma Italiano Orizzonti Cristiani, come per tutti i Programmi della Radio Vaticana, nessun aspetto della vita umana è ritenuto estraneo all'interesse del messaggio evangelico: né la scienza, né l'arte, né la musica, ma insieme con tutto ciò, resta sulle onde della Radio Vaticana quell'autentico atto di fede che è la preghiera, la S. Messa, il Rosario quotidiano, l'Angelus del Papa e l'Udienza Generale, trasmissioni vive che, forse, non fanno notizia, ma fanno Chiesa, perciò riuniscono nell'unica fede moltitudini di ascoltatori, la cui partecipazione è molto più che un ascolto". (Card. Roberto Tucci, S.J.). Il libro raccoglie la testimonianza di come "Orizzonti cristiani" abbia interpretato queste parole nello scorrere del tempo e nel mutarsi dei tempi. È il racconto di una piccola storia all'interno di quella ben più grande della radio del Papa.
Per incarico di papa Benedetto XVI, la Congregazione per la Dottrina della Fede ha redatto, in accordo con i competenti Dicasteri della Santa Sede, questa Nota con alcune indicazioni per vivere questo tempo. In allegato il Motu Proprio La porta della fede" di Benedetto XVI. " In vista dell'Anno della fede proclamato da papa Benedetto XVI dall'11 ottobre 2012 fino al 24 novembre 2013, la Congregazione per la Dottrina della fede pubblichera' il prossimo 7 gennaio una Nota con ''indicazioni pastorali'' in vista dell'evento, articolate in quattro livelli: Chiesa universale, conferenze episcopali, diocesi e infine parrocchie, comunita' e movimenti.
"Crisi e travaglio" è il titolo del primo "Discorso alla città" pronunciato dal cardinale Angelo Scola. Da più di cinquant'anni è tradizione che l'Arcivescovo di Milano, ai primi vespri della Solennità di Sant'Ambrogio, si rivolga alla città, rappresentata da tutte le sue autorità istituzionali, civili e militari, e a tutta la Diocesi, per proporre alcune considerazioni su aspetti particolarmente urgenti della vita comune.
L'umanesimo del tempo moderno, radicato nel relativismo etico da cui mette in guardia papa Benedetto XVI, si connatura di un carattere anticristiano che, in definitiva, risulta inumano, in quanto non corrispondente al desiderio di compimento e di senso che abita il cuore dell'uomo. La proposta cristiana rappresenta oggi più che mai una visione alternativa, aliena da ogni prospettiva ideologica, capace di riconoscere gli errori antropologici, le false idee di progresso, la cultura di morte insiti nelle più affermate teorie della modernità, alle quali contrappone la centralità della persona la cui dignità è prioritaria rispetto a qualunque concezione di popolo, società, Stato. La Chiesa si fa portatrice di questa proposta che attraverso il suo Magistero sociale che, come questo libro efficacemente dimostra, non è dottrina astratta, slegata dalla realtà. "La dottrina sociale", infatti, come scrive l'autore, che in queste pagine ne ripropone anche una lettura storica, mentre evidenzia e affronta le sfide che le competono nella contemporaneità, "porta la fede a misurarsi con l'uomo concreto, con i suoi problemi vitali. Essa illumina tali problemi a partire dalla fede, individuandone le soluzioni dentro quell'orizzonte nuovo di coscienza e di azione che la fede stessa fa accadere nel mondo". Il Magistero della Chiesa, allora, nasce dall'incontro della fede con l'uomo, con le sue problematiche reali, personali e sociali.
Il presente commento, frutto dell'insegnamento dell'autore e della sua diretta esperienza conciliare, è stato fin dal 1966 un punto di riferimento per generazioni di studenti laici, sacerdoti e religiosi. Offre una chiara visione sulla struttura e sul disegno complessivo della "Lumen gentium", ricostruendone lo sviluppo in un attento esame dei vari capitoli.
Riedizione della famosa lettera enciclica del sommo pontefice Beato papa Giovanni XXIII nel 50mo anniversario della sua pubblicazione. La famosa enciclica sociale promulgata il 15 maggio 1961 da papa Giovanni XXIII fu un evento particolarmente rilevante, tuttora attuale nella continuità della dottrina sociale della Chiesa.