Una lettura dei messaggi di Medjugorje in chiave escatologica, nell’attuale panorama di crisi della fede e della Chiesa, in occasione del centenario delle apparizioni della Madonna a Fatima (1917-2017
Nel centenario delle apparizioni di Fatima (1917-2017) la Madonna non cessa di ripetere, attraverso i messaggi di Medjugorje, che il suo cuore piange lacrime di sangue per le anime che si perdono nel peccato. Questo lavoro analizza questi messaggi mettendoli in relazione con l’attuale crisi di fede, in una Chiesa che ha sostituito la teologia con la sociologia; esorta inoltre a cogliere i “segni dei tempi” in prospettiva escatologica. La nuova evangelizzazione, da esercitare in un mondo largamente refrattario al messaggio evangelico richiede dei cristiani maturi nella fede, con solida preparazione dottrinale cattolica, coerenza di vita conforme al Vangelo e incessante vita di preghiera.
È trascorso un secolo da quando, il 13 maggio 1917, nell'infuriare di una delle più sanguinose guerre che abbiano mai devastato l'Europa, mentre soffia il vento del più acceso anticlericalismo e la Russia è sull'orlo di una rivoluzione che ne stravolgerà il volto, a Fatima, sperduto paesino del Portogallo, tre pastorelli affermano di aver visto la Madonna. Sono Lucia, dieci anni, e i suoi cuginetti più piccoli Francesco e Giacinta. L'episodio si ripete nei mesi successivi provocando una grande affluenza di fedeli e l'ostilità delle autorità civili che, preoccupate per l'ordine pubblico, esercitano forti pressioni sui ragazzini, rinchiudendoli persino in prigione. Ma essi non ritrattano: Lucia, anzi, racconta di avere parlato con la «Signora», che l'ha resa depositaria di tre segreti. Come rivelerà in seguito, il primo consiste in una terrorizzante visione dell'inferno, destinato a chi rifiuta l'amore di Dio; il secondo è incentrato sull'azione del demonio che s'incarna nelle guerre e nei sistemi atei e profetizza la fine della Prima guerra mondiale, lo scoppio della Seconda e la parabola del comunismo in Russia; il terzo - il più inquietante, reso noto nel 2000 - traduce in visioni angosciose l'azione di Satana contro la Chiesa, con la persecuzione e il martirio dei cristiani. Vincenzo Sansonetti ripercorre nei dettagli ciò che accadde cento anni fa. Quelle apparizioni e rivelazioni profetiche ancor oggi suscitano reazioni contrastanti e addirittura opposte tra chi, anche cattolico, attacca Fatima giudicando quegli eventi solo fantasie estranee al messaggio cristiano, e chi l'esalta da fanatico, ritenendola una minaccia del Cielo che c'invita a prepararci alla fine del mondo. Sansonetti, invece, parte dall'ipotesi che sia tutto vero, ma che tale verità si comprenda solo se la si accoglie senza pregiudizi. E procedendo nell'analisi, sempre aderente ai fatti, cerca di rispondere alle tante domande che rimangono ancora aperte. Perché la Madonna è apparsa proprio in quel paesino e in quell'anno? Perché si è manifestata a tre bambini? C'è un quarto segreto? Che significa l'affermazione: «Alla fine il mio Cuore Immacolato trionferà»? C'è un legame con Medjugorje? Ma soprattutto: il messaggio di Fatima è ancora attuale? Come sottolinea Vittorio Messori nella prefazione al libro, già nel 2000 Joseph Ratzinger, allora prefetto dell'ex Sant'Uffizio, nel suo commento teologico al terzo segreto, perentoriamente affermava: «Si illuderebbe chi pensasse che la missione profetica di Fatima sia conclusa». Aggiunge Messori: «Fatima è un messaggio "duro", "politicamente scorretto": proprio per questo è evangelico, nella sua rivelazione della verità e nel suo rifiuto di ipocrisie, eufemismi, rimozioni. Ma, come sempre in ciò che è davvero cattolico, la "durezza" convive con la tenerezza, la giustizia con la misericordia, la minaccia con la speranza. Così, l'avviso che ci è giunto dal Portogallo è, al contempo, inquietante e consolante». Pur denunciando il dilagare dell'iniquità e del peccato, osserva ancora, il messaggio di Fatima è dunque un invito a sperare, perché afferma che la salvezza personale e del mondo è possibile se si confida «nel cuore della Madre di Cristo, potente avvocata dell'umanità».
Sono passati cento anni da quel 13 maggio 1917, giorno della prima misteriosa manifestazione della Madonna ai tre pastorelli di Fatima: Lucia, Francesco e Giacinta. Da quel giorno la Madonna del Rosario si mostrò sei volte ai bambini: tra il 13 maggio e il 13 ottobre. Ripercorrere oggi quella straordinaria vicenda significa essere inevitabilmente trasportati a Medjugorje, dove la Regina della Pace, dal 24 giugno 1981, è apparsa migliaia di volte a sei veggenti: Marija, Vicka, Ivanka, Mirjana, Ivan e Jakov. C'è dunque un legame che unisce le due epifanie mariane? In un messaggio del 25 agosto 1991, la Vergine Maria ha affermato esplicitamente di esser discesa dal Cielo nel piccolo villaggio della Bosnia-Erzegovina per realizzare quanto cominciato coi segreti di Fatima. C'è dunque un piano che va gradualmente compiendosi e che diventa chiave di lettura per comprendere il «secolo della prova» che intercorre nel centenario e che illumina il «tempo dei dieci segreti» di Medjugorje, ormai alle porte. Il direttore di Radio Maria dipana il filo rosso che lega le apparizioni del Portogallo a quelle della ex Jugoslavia e si chiede: «Siamo dunque alla vigilia del tempo dei dieci segreti?». Per quanto il soprannaturale faccia sempre irruzione nella storia dell'uomo in modo sorprendente, le domande sul futuro del mondo e della Chiesa sono interrogativi urgenti che ogni credente deve porsi nell'ottica della propria salvezza. E le risposte giungeranno solo dopo aver considerato con la dovuta serietà l'appello che continuamente la Madonna rivolge ai suoi figli da Medjugorje: «Affrettatevi a convertirvi».
Fatima è un grande "segno" che viene dal cielo. Maria ripete agli uomini e alle donne di oggi il messaggio di Gesù: un messaggio di amore, di conversione, di pace e di speranza. Dopo cento anni alle Apparizioni questo messaggio è ancora più urgente e drammaticamente attuale.
"Questo è un libro-testimonianza che si propone l'obiettivo di fare luce su uno dei misteri più impenetrabili della spiritualità dei nostri tempi, il Terzo Segreto di Fatima, solo parzialmente reso noto nei suoi più intimi contenuti, anche a causa dell'ostracismo dell'istituzione ecclesiastica. Padre Pio ha voluto rendere pubblico, attraverso la vita e l'esperienza di uno dei suoi più devoti e autorevoli figli spirituali, Luigi Gaspari, il cuore del Segreto. Contiene inserto fotografico a colori...".
Tra le pubblicazioni su Fatima, Lucia e i pastorelli questo libro si distingue per lo sguardo particolare su Lucia, testimone privilegiata che divenne protagonista di una missione importante: pregare per la conversione del mondo e per la fine della guerra. La biografia non ripete il racconto minuzioso delle sei apparizioni mariane ai tre pastorelli ma racconta come le apparizioni avvenute nei vent'anni seguenti a suor Lucia si collegano a Fatima e ne sono il vero compimento. Il libro illustra così anche il "messaggio" di Fatima, con la sua richiesta di conversione e preghiera-riparazione. Non ci sono dubbi sul fatto che il messaggio di Fatima, trasmesso e testimoniato da Lucia e dai suoi cugini, continua a essere attuale, poiché è sempre più necessario parlare di Dio in un tempo e a una società che si è dimenticata di Dio. Prefazione del Card. José Saraiva Martins.
Il santuario portoghese di Fatima continua a occupare un posto del tutto speciale tra i luoghi della devozione cattolica. I messaggi della Madonna, apparsa nel 1917 a un gruppo di giovani pastori, hanno abbracciato l'intero «secolo breve» dalla prima guerra mondiale alla caduta del muro di Berlino, e si sono ripetutamente intrecciati con le vicende dei papi del '900, in particolare Giovanni Paolo II.Con la curiosità del cronista e lo sguardo dell'uomo di fede, Francesco Strazzari si è recato a Fatima per cogliere, anche attraverso interviste e testimonianze, ciò che Benedetto XVI ha definito «il cuore spirituale del Portogallo» che il riferimento mariano rende materno.«Fatima rappresenta per le strutture pastorali della Chiesa un'opportunità rara di avvicinarsi alla "fede del popolo"», commenta il patriarca di Lisbona Manuel Clemente. «Un luogo unico, per molti l'unico luogo possibile nei tempi più difficili della vita».
"Non è la Chiesa che ha imposto Fatima ai fedeli; è Fatima che si è imposta alla Chiesa" (Card. Manuel Cerejeira, cardinale Patriarca di Lisbona, nell'omelia del 13 maggio 1942, in occasione del XXV anniversario delle apparizioni della Madre di Dio a Fatima).
Esistono molte "ermeneutiche" sulla terza parte del segreto di Fatima. Dal 2000, con la sua pubblicazione (completa?), si sono addirittura moltiplicate: sembra che ognuno, anche dentro la Chiesa, abbia la propria; il mistero, così, è stato ammantato di "giallo". Il vaticanista Giuseppe De Carli, autore di un libro che aveva l'intenzione di porre fine alle polemiche, prima di morire disse chiaramente che il segreto di Fatima rimane aperto. Questo libro intende mostrare la strada per uscire dalla fuorviante lettura del semplice intrigo: la Signora di Fatima parlò della Passione della Chiesa, riconosciuta dallo stesso Benedetto XVI. Le apparizioni di Fatima vennero annunciate già nel XV secolo in Casa Savoia, le cui profezie sono custodite nell'archivio di un monastero domenicano di Alba (CN). Attraverso questo studio si potrà comprendere come la Madonna di Fatima pianse sulla Chiesa martire dei suoi nemici, ma anche di se stessa, come era già accaduto a La Salette. Allora si comprenderà che la crisi della Chiesa, legata a doppio nodo con le sorti del mondo, troverà la sua risoluzione solo nel ritorno alla purezza della Fede.
Le apparizioni mariane continuano ad essere un argomento di attualità nel vissuto della Chiesa e non solo, generando prese di posizione spesso non equilibrate né fondate su una seria ricognizione dei fatti. Questo libro vuole perciò apportare una pacata chiarificazione del complesso fenomeno, sottraendo il lettore alla confusione e all'ignoranza, così come alla vana credulità che tutto accetta per partito preso, o al suo opposto, la grettezza di mente che tutto nega per partito preso. Dopo aver inquadrato le parole "apparizione" e "mariofania" nel vocabolario teologico della Chiesa cattolica ed aver brevemente raccontato la storia delle apparizioni/mariofanie che hanno maggiormente segnato la storia della Chiesa nelle Americhe, in Europa ed in Africa, gli autori spiegano quale sia la procedura con cui l'autorità ecclesiastica valuta l'autenticità di questi eventi, e la applicano al noto caso di Medjugorje, ancora sotto inchiesta. Dal libro emerge il valore teologico e mariologico proprio delle apparizioni/mariofanie autenticate dalla Chiesa che, pur non appartenendo ai fondamenti della fede, ne costituiscono un'impronta singolare che tutti possono accogliere con gioia quale carisma finalizzato al rinnovamento della comunità credente, nella consapevolezza della vicinanza di Dio.
Il vasto fenomeno della apparizioni mariane ha inciso sempre profondamente nella vita ecclesiale. Il libro parla delle apparizioni della madre di Gesù come continuazione del suo ministero di misericordia a favore del popolo di Dio ancora peregrinante sulla terra.
Di fronte alle numerose apparizioni mariane nel secolo XX sorgono spontanee alcune domande: «Perché sempre Maria? Non ci sono altri santi? Non potrebbe il Signore stesso della Chiesa rivelare la sua volontà?».
A questi interrogativi la teologia o non risponde trincerandosi nella «impenetrabile politica del cielo» (J.B. Bossuet) o tenta alcune risposte, che si possono raggruppare in tre categorie.
La prima riguarda l’identità di Maria come persona adatta a trasmettere agli esseri umani i voleri divini per una data epoca storica; la seconda presenta un carattere ecclesiologico, poiché in Maria emerge in modo prototipico quello che Dio unitrino si aspetta dalla sua Chiesa (Dio non vuol fare tutto da solo, ma sceglie collaboratori); la terza infine rimanda alle necessità dei tempi, cui Maria risponde rivelando il volto materno di Dio.
Destinatari
Ricercatori, sacerdoti.
l’ aUToRe stefano de Fiores (1933) consegue il dottorato in teologia spirituale alla Pontificia Università Gregoriana. Fonda con altri studiosi l’Associazione mariologica interdisciplinare italiana, di cui è eletto presidente per un triplice triennio (1990-99).Tiene corsi mariologici alla Pontificia Università Gregoriana e alla Pontificia Facoltà teologica Marianum. Ha diretto le tre opere collettive: Nuovo dizionario di spiritualità (San Paolo, 1979; 19997; Nuovo dizionario di mariologia (San Paolo, 1985; 19964) e la nuova edizione completamente rifatta: Mariologia (San Paolo, 2009).