Capita a Carlo Monterossi di trovarsi impelagato in faccende diverse, per via della sua doppia vita. Da un lato ha fatto i soldi come autore televisivo con un programma senza pudore e dalla lacrima facile, Crazy Love. Dall'altro, quasi per emendarsi, si adopera per risolvere casi umano-criminali, insieme agli amici detective della Sistemi Integrati, Oscar Falcone e Agatina Cirrielli, in una Milano faticosa e ostile. Flora De Pisis lo manda a Zelo Surrigone, poco lontano dalla metropoli: un crocifisso si è messo a luccicare e un bel santone, don Vincenzo, un ex prete, predica di miracoli e raccoglie donazioni, un'occasione imperdibile per Crazy Love. Negli stessi giorni, un manager della Italiana Grandi Opere, un impero industriale delle costruzioni nel mondo, chiede aiuto alla Sistemi Integrati: l'azienda ha subìto uno strano furto, soldi, documenti, una pennetta usb. Il tutto mentre i poliziotti Ghezzi e Carella risolvono mugugnando una manciata di piccoli casi, storie ordinarie di disperazione e malavita di sopravvivenza, una caccia a tanti pesci piccoli, perché «servono un sacco di perdenti per tenere vivo il mito della città vincente». La vita complicata del detective dilettante Carlo Monterossi - privilegiato sull'orlo del cinismo e al tempo stesso disincantato Robin Hood -, permette al suo creatore Alessandro Robecchi di scrivere noir a forte impianto sociale, che fanno molto pensare a Scerbanenco: crudo realismo unito a una solidarietà che si incarna in personaggi teneri e vivissimi. Come la Teresa di questo romanzo, la piccola donna delle pulizie che non ha mai pensato di poter cambiare la propria vita. E proprio la sua limpida carica di verità attrae Carlo oltre la semplice simpatia, contribuendo a scompigliargli l'esistenza. Un sapore di situazioni reali accentuato dal modo di narrare di Robecchi che è come se stesse a fianco del lettore a mostrargli e illustrargli i fatti che stanno accadendo di fronte a loro.
Una preziosa raccolta di citazioni per farsi accompagnare e ispirare ogni giorno dall'esempio del grande santo di Pietrelcina. Con le sue parole, san Pio ci incoraggia nel cammino quotidiano, ci illumina nel dubbio, ci sostiene nella fede, ci dà gioia e speranza nell'amore di Dio. Un tesoro di spiritualità al quale attingere per nutrire l'anima giorno dopo giorno.
In questa breve guida scopriamo cos’è e come si pratica la preghiera del cuore. La preghiera del cuore non è una preghiera vocale, fatta di parole, ma di amore. E'un incontro con Dio dentro noi stessi, nel profondo del nostro animo, che richiede grande concentrazione, lasciando da parte preoccupazioni, ragionamenti, pensieri superflui e disordini interiori. La preghiera del cuore è un fatto d’amore: "L'essenza non sta nel molto pensare, ma nel molto amare" (santa Teresa d’Avila).
Fra le grandi narrazioni che hanno accompagnato la storia dell'uomo, quella dell'Esodo dall'Egitto è senza dubbio una delle più dense di significato, e il testo biblico che l'ha tramandata fino a noi ne è la vivida testimonianza letteraria. La potenza evocativa delle descrizioni - dalle dieci piaghe d'Egitto al prodigio del Mare dei giunchi - rischia tuttavia di lasciare in ombra gli sviluppi sotterranei del mito. In questo saggio Jan Assmann, con profondità e vastità di sguardo, interroga il libro dell'Esodo dal punto di vista dell'«egittologo che opera nel campo delle scienze culturali», risalendo alle origini dei suoi nuclei mitici e indagandone gli effetti e i riverberi nel tempo. Sarà così possibile vedere da una nuova prospettiva la cruciale rivelazione nel roveto ardente, allorché Yahweh manifesta la propria volontà e stabilisce un patto con il popolo eletto: «Con l'idea del patto viene al mondo la "fede", che rappresenta l'autentica, rivoluzionaria novità del monoteismo biblico, sia esso veterotestamentario, neotestamentario o islamico». Nell'Antico Testamento, infatti, «"fede" ha lo stesso significato di "fedeltà", ovvero fiducia nel patto». E il «monoteismo della fedeltà» porterà a una nuova idea di religione, in grado di gettare «le basi per un rapporto totalmente nuovo con il mondo, con Dio e con il tempo» - un rapporto destinato a perdurare fino alla modernità.
Il mondo stesso, dice il Papa nel suo Messaggio per la Giornata mondiale delle comunicazioni sociali, è un tessuto e le storie che gli uomini raccontano sono i fili di questo tessuto messo sempre a dura prova. Per intrecciare di nuovo forti legami è quindi necessario che questi 'animali narranti' che sono gli uomini riprendano a frequentare l'antica arte del racconto. Questa ripresa è urgente per rinforzare le identità oggi smarrite, sia quelle personali che quelle comunitarie. Un popolo ha bisogno di una narrazione, che le generazioni si parlino e raccontino reciprocamente le proprie storie. Sulle pagine de L'Osservatore Romano, sono stati pubblicati ben quarantaquattro testi 'provocati' dalla lettura di quel Messaggio. A intervenire soprattutto artisti, per lo più scrittori, ma anche giornalisti, saggisti, teologi. Tutti hanno letto il testo del Papa e hanno voluto contribuire con la loro riflessione a creare, appunto, un intreccio, un 'tessuto' più ampio e variegato che arricchisse il testo originale. [...]Alla fine entrambe le parti, il Papa e i suoi commentatori, grazie a questo libro conversano tra di loro e con noi, con ciascuno dei lettori che «entrerà all'interno di questo dialogo e lo proseguirà nella sua vita quotidiana». (Dall'introduzione di Andrea Monda)
Un libro che insegna a conoscere e sfruttare i cicli che governano i mercati finanziari. Tutti sanno che i mercati salgono e scendono, ma quand'è il momento di tirarsene fuori e quando invece è meglio aspettare? La risposta non è mai univoca: per scoprirla è necessario comprendere le ragioni di fondo del ritmo con cui si susseguono i cicli. Per capire a che punto del ciclo ci si trova è necessario conoscere gli schemi ricorrenti di ascesa e declino che influenzano non solo l'economia, i mercati e le aziende, ma anche la psicologia umana e i comportamenti di investimento. Studiando i cicli del passato e le loro cause, e tenendoci pronti a identificare i cicli futuri, è possibile restare sintonizzati sul mutevole ambiente degli investimenti: ci faremo così trovare preparati, mentre altri si lasceranno cogliere alla sprovvista da eventi inattesi o cadranno vittima di emozioni come la paura e l'avidità. Seguendo le indicazioni di Marks - tratte anche dai suoi celebri memo ai clienti di Oaktree - potremo imparare a riconoscere queste costanti per migliorare i nostri risultati d'investimento.
San Gregorio di Narek, proclamato Dottore della Chiesa dal Santo Padre Francesco, il 12 aprile 2015 nella Basilica vaticana, rappresenta una grandezza nel suo genere unica nell'ambito della cultura religiosa e letteraria non solo dell'Armenia, ma della cristianità intera, dalle dimensioni umane e mistiche universali. Narekatsi - è stato detto - riassume in sé tutto ciò che lo spirito armeno abbia pensato fin dall'inizio. Tutte le angosce e le lotte, come pure tutte le vittorie e le speranze del suo popolo, lui le ha condensate nella sua opera. Il suo Matean Olbergutean, il Libro della Lamentazione, parole traducibili anche come il Libro della Tragedia, conosciuto comunemente tout court come il Narek, il capolavoro poetico, teologico e mistico di Gregorio, fu il libro più letto dagli Armeni.
Nella letteratura d'Occidente, e in particolare in quella tedesca - da Goethe, Lessing, Novalis, Hoffmann fino a Meyrink, Rilke, Mann, Hesse, Kafka, Jünger -, si delinea uno straordinario itinerario poe¬tico, che intuisce nella scrittura lo strumento, affidato all'uomo nella moder¬nità, per realizzare un'esperienza intima e trasformare la letteratura in una possibilità di illuminazione, tanto in essa il pensiero vivente si intensifica. Nelle opere dei grandi maestri della letteratura tedesca moderna si scorgono sentieri spirituali da loro stessi costruiti, ideati, raffigurati, che conducono a nuovi stati della coscienza dell'essere, a una possibile trasmutazione: l'in¬treccio tra scrittura ed esoterismo si spinge sino all'identificazione, dove la letteratura è iniziazione.
Il volume Platonismo e antiplatonismo in Agostino d'Ippona è il risultato di un lavoro che ha avuto di mira una ricerca costantemente orientata ad approfondire il rapporto del pensiero agostiniano con quello platonico e neoplatonico. Il criterio seguito nel raccogliere in un volume i saggi - alcuni inediti, altri riesaminati o rielaborati - rispecchia l'ordine ideale seguito dall'autore nella frequentazione pluriennale degli scritti di Agostino e degli esponenti più autorevoli del platonismo e del neoplatonismo. Due temi di fondo vengono evidenziati: l'Ipponense, ispirato dalla fede cristiana, porta alla luce, già nei primi Dialoghi, la nozione di Dio personale e creatore. Inoltre mette in evidenza delle novità riguardanti l'antropologia: il modello antropologico utilizzato da Agostino sin dal secondo dialogo intitolato De beata vita è ispirato non a Plotino o a Porfirio, ma a M. T. Varrone, esponente latino della filosofia di Antioco di Ascalona.
Questo libro nasce dall'eccezionale videoracconto che Simone Veil fece nel 2006 per la Fondation pour la Mémoire de la Shoah e l'INA, l'Institut national de l'audiovisuel. Di fronte alla telecamera, Simone Veil parla della sua vita. Il sole di Nizza, una famiglia unita, repubblicana e laica. E poi invece il freddo, la fame, le umiliazioni, i compagni di prigionia, i rapporti fra uomini e donne, i suoi diciotto mesi in un campo di concentramento. Racconta il ritorno, nuove forme di umiliazioni, la difficoltà di parlare, il suo impegno per la salvaguardia della memoria. Solo la speranza che la Shoah non venga mai dimenticata può lenire il dolore. Dalle sue parole emerge un libro di un'immediatezza rara: la sua forza non sta nei fatti che descrive, e che sono ben noti, bensì nella forma, di una spontaneità stupefacente. Veil si lascia condurre dai ricordi, mescola aneddoti e riflessioni, le piccole storie alla grande Storia. Con uno scritto di Liliana Segre.
Parafrasando Papa Francesco gli autori hanno dedicato 11 capitoli a 13 preti (trentini di nascita o di adozione) che hanno dedicato la loro vita di fede anticipando e realizzando la Chiesa povera per i poveri annunciata da Jorge Mario Bergoglio all'inizio del suo pontificato. Il loro racconto si snoda tra calo delle vocazioni, ruolo dei laici, coinvolgimento dei fedeli nel sostegno alle attività della parrocchia (dal servizio liturgico alla catechesi agli oratori…), le difficoltà legate alla pandemia e le nuove emergenze povertà conseguenti della crisi economico-occupazionale con pesanti ripercussioni sul tessuto sociale delle comunità. Durante la pandemia i sacerdoti – al pari di medici ed infermieri – sono stati il collante sociale ed il baluardo che hanno impedito l’implosione delle comunità. In questo volume si sono messe a confronto idee, esperienze e testimonianze per capire come è cambiato il volto delle singole comunità cercando di rispondere alle esigenze della nuova evangelizzazione. Un reportage per scoprire il lavoro quotidiano di tanti sacerdoti impegnati con sacrificio e dedizione in una missione di vita e per conoscere straordinarie storie di amore e di altruismo con protagonisti uomini e donne della Chiesa di oggi. Il ricavato delle vendite andrà interamente devoluto in beneficenza dagli autori al Custode di Terra Santa, il trentino Fra Francesco Patton, per rispondere alle emergenze della Chiesa di Gerusalemme emerse durante il conflitto in corso in Medio Oriente.