Ho individuato per Isaia, Geremia ed Ezechiele una parola che possa richiamarne il messaggio. Isaia contiene l'annuncio della salvezza; Geremia è il profeta che annuncia la devastazione e infine Ezechiele è il grande visionario, il profeta dell'utopia. (dalla prefazione dell'autore)
Che il «nuovo» Messale italiano (2020) non sia un manuale da osservare puntigliosamente o da bistrattare senza ritegno è vero. E non è il libro solo del prete: è il libro della comunità che celebra l’eucaristia. Come «utilizzarlo»? Le «opinioni» in merito sono tante, ma è al testo dell’Ordinamento generale del Messale Romano» (terza edizione tipica del 2002/2008 nella recente versione ufficiale in lingua italiana del 2020), che ci dobbiamo riferire. È la sintesi di una tradizione e lo spartito di un’esperienza da vivere insieme. Non basta capire chi fa cosa e come, ma il perché e che cosa il popolo radunato «celebra» e vive per sé e in comunità. Qui si trova riassunto rito e teologia, forma e contenuto e, pertanto, il clima e la scaturigine di ogni creatività. L’abbiamo corredato di una serie di indici il più significativo dei quali è l’«Indice analitico-sistematico». È uno strumento per tutti; anche per quanti presiedono la celebrazione o vi svolgono un ministero. Permette di andare dritto al punto di qualsiasi questione ci prema capire, o domanda che ci poniamo.
Destinatari
Per chi frequenta la liturgia. Gruppi liturgici, chi presiede le celebrazioni, sacerdoti, diaconi, accoliti, lettori e altri ministri che esercitano qualsiasi ministero.
Autore
DAMIANO PASSARIN ha conseguito la licenza in Sacra Teologia con specializzazione liturgico-pastorale presso l’Istituto di Liturgia pastorale «Santa Giustina» di Padova. Dopo diversi anni di insegnamento presso scuole e istituti superiori, attualmente lavora per le «Edizioni Messaggero Padova» ed è segretario di redazione della rivista «CredereOggi».
Il volume propone in ogni pagina un'attività diversa per approfondire sempre più il mistero del perdono del Padre nella Chiesa di Gesù. La comprensione del percorso avverrà leggendo brani del vangelo, costruendo, disegnando, colorando, scrivendo qualcosa di sé, fino a trovare parole significative per pregare, per aprire il proprio cuore e accogliere la misericordia di Dio. Il volume contiene degli stickers da incollare. Età di lettura: da 7 anni.
Maldicenze, pettegolezzi e giudizi superficiali: quanto è condizionata la nostra vita dai peccati di lingua? Questo è un testo di psicologia spirituale semplice e diretto, a tratti provocatorio. Questo lavoro di Padre Francesco Maria Marino è rivolto a tutti coloro che intendono liberarsi dalla mormorazione e da tutti quegli atteggiamenti negativi che essa porta con sé: critiche, giudizi, pettegolezzi, maldicenze, condanne, fobie. Quella contro i peccati di lingua è una battaglia contro sé stessi necessaria per ritrovare il proprio equilibrio e la pace interiore grazie alla quale poter amare con gioia e lasciarsi amare senza riserve.
Il volume raccoglie gli atti del VI seminario specialistico di teologia sacramentaria promosso dall'Istituto Teologico Marchigiano e svoltosi a Fabriano dal 31 agosto al 2 settembre 2016. L'idea di fondo era quella di riflettere sulla concezione della vocazione nella storia della Chiesa e nel tempo attuale, da cui il sintomatico e in parte provocatorio titolo: «Chiamati da chi? Chiamati a che cosa? Teologia della vocazione al ministero ordinato». Il tema della vocazione è stato negli ultimi decenni al centro dell'attenzione ecclesiale, quasi sempre però a causa della "crisi" del numero di ministri. La risposta che la comunità cristiana ha dato a questo fenomeno è duplice: quella dell'invito alla generosità, rivolto ai giovani, e quello della preghiera, rivolta a Dio, perché «mandi operai nella sua messe», secondo il dettato evangelico. La domanda da cui parte il seminario specialistico è questa: come accade di essere chiamati all'episcopato, presbiterato o diaconato? E ancora: come la Chiesa,,nei secoli, ha affrontato il tema della vocazione all'ordine sacro? E adeguato ridurre il problema semplicemente alla generosità e alla preghiera?
Natale è uno dei giorni più... belli dell'anno, risveglia lo stupore del bambino che è in noi. Ma è, anche, uno dei giorni più faticosi e terribili per coloro che vivono il clima natalizio nella solitudine e con le immagini patinate della pubblicità. L'autore invita il lettore a ritrovare il Natale autentico, nel quale Dio viene, si rende accessibile per chi è stanco e spento, per chi è dolente e piegato. Ripercorrendo le tappe della vita di Gesù secondo la narrazione dei Vangeli, le pagine del testo propongono di riflettere sulle ragioni della folle scelta di un Dio che viene a raccontarsi diventando uno di noi. Perché Dio ha deciso di farsi incontrare, di camminare con noi. "Voglio capire cosa è venuto a fare Dio nella Storia. Nella mia vita. Nella mia inutile vita. Voglio riscoprire tutta la stupenda pazzia di un Dio che diventa uomo. Per imparare ad essere uomo fino in fondo. Voglio riscoprire la leggerezza di Dio".
Prima dell'avvento della psicologia, la cura della psiche era affidata a sacerdoti, teologi e filosofi. Oggi i disagi interiori sono in aumento e gli psicologi non bastano per coprire il bisogno delle persone. Inoltre i metodi della psicologia, forse, non sono più sufficienti a soddisfare le esigenze spirituali più profonde degli individui. Potrebbero alcuni lettori e accoliti, ministri minori della Chiesa, nell'ottica di creare una rete pastorale inserita nella società, offrire sostegno alle persone rifacendosi ai libri confessionali medievali? Evidentemente solo il sacerdote può accordare il sacramento della riconciliazione con Dio, in seguito alla confessione, ma qualunque persona, dopo aver studiato i metodi e l'applicazione della cura dell'anima in uso nel periodo medievale, può svolgere consulenze spirituali e teologiche di evidente valore terapeutico al fine di curare le sofferenze interiori.
Sei adorazioni eucaristiche per la preghiera personale e comunitaria nel tempo di Quaresima e di Pasqua (Anno C). Una proposta di preghiera per contemplare la misericordia di Dio e vivere la gioia della riconciliazione con il Vangelo di Luca. 1. Il fico sterile (Lc 13,1-9) 2. Il padre misericordioso e il figlio minore (Lc 15,11-24) 3. Il padre misericordioso e il figlio maggiore (Lc 15,25-32) 4. Il "buon" ladrone (Lc 23,35-47) 5. Le donne della risurrezione (Lc 24,1-12) 6. Gesù risorto appare agli Undici (Lc 24,36-53).
El autor ha sido testigo privilegiado de las profundas transformaciones del mundo y de la Iglesia en las últimas décadas. En este libro narra sus vivencias con Benedicto XVI y Francisco.
La questione del male interroga costantemente il pensiero filosofico e religioso e sollecita a sciogliere l'enigma: come è possibile che un Dio buono e potente ci lasci soffrire?
La Bibbia non fornisce una risposta univoca. Bisogna invece portare fondo l'interrogazione che ogni credente solleva a Dio, fino tentare di scoprire se si possa rintracciare l'origine del male in Dio stesso, inteso come un fondamento oscuro, come una tremenda potenza del sacro, che la luce della sua libertà divina dissolve, scegliendo per sempre il bene. Sulla scorta del pensiero di Schelling e Pareyson, è legittimo fondare una teologia cristiana della cura per Dio: Dio desidera condividere con noi la sua gioia di vivere e lotta contro il male. Noi ci sentiamo donati a noi stessi e siamo chiamati: rispondere alla promessa di liberazione dal negativo, una promessa che le Scritture ci invitano a decifrare negli eventi di pienezza che ci sorprendono e affascinano.
I posti lasciati vuoti dai giovani nelle nostre chiese sono sempre più numerosi e suscitano preoccupazioni in quanti hanno a cuore il futuro del cristianesimo. Finora nelle nuove generazioni le parrocchie avevano sempre trovato la freschezza di coscienze che si aprono al vangelo e la vivacità di una dedizione appassionata e creativa alle iniziative pastorali. E ora che ne sarà delle nostre comunità cristiane? Se il ricambio generazionale viene meno, l'esperienza religiosa è destinata a finire? Il libro parte da questi interrogativi per avviare una esplorazione dell'universo umano, spirituale e religioso dei giovani. E ipotizza che in essi vi sia non il rifiuto della religione e delle sue forme, ma piuttosto la ricerca di strutture nuove del credere, il dialogo con i caratteri di un'inedita esperienza umana ed esistenziale. Si profila una metamorfosi del credere che potrebbe essere in grado di interpretare i caratteri di questo tempo. Nei tratti della sensibilità giovanile potrebbero nascondersi i germogli di una novità promettente, in grado di immettere nella vita delle comunità cristiane una spinta verso il loro rinnovamento evangelico.
Ecco che la debolezza diventa un elemento utile e prezioso. L'applicazione alla vita pastorale è da inventare, secondo quello che il Signore e lo Spirito ci suggerirà. Però questo ci aiuta a non lasciarsi prendere sempre dall'avvilimento quando ci si rende conto che le forze fisiche, economiche, di riconoscimento sociale... sono scarse. Quando comprendiamo che tutte queste cose sono a un livello basso, non deve venir meno la fiducia e la confidenza nel valore del Vangelo che, anzi, può e deve diventare ancora più grande. Questo libro è una riflessione sulla Seconda lettera ai Corinzi, nella quale Paolo è costretto a difendere il proprio apostolato da critiche che gli sono state rivolte e, pertanto, è costretto a riflettere sulla sua esperienza di apostolo. Tale riflessione paolina può diventare ricchissima dal punto di vista della comprensione della nostra vocazione e del significato della pastorale che viviamo oggi.