"Lo tenga a casa al caldo, non lo faccia affaticare", è la frase che tante volte genitori di bambini disabili si sono sentiti rivolgere quando cinquanta/sessant'anni fa chiedevano di poter iscrivere i loro figli alla scuola pubblica. Certo il progresso, non solo scientifico e tecnico, ma anche quello nei valori ha bisogno di adeguati tempi di riflessione per concretizzarsi. Se pensiamo al trattamento riservato ai bambini disabili nell'antica Grecia o in tempi più recenti alla Germania nazista, dobbiamo constatare che progressi ne sono stati fatti, ma in Italia prima che si arrivasse a stabilirne il diritto all'integrazione scolastica, la strada è sempre stata disseminata di ostacoli, pregiudizi ed atteggiamenti che pur non decretando la morte fisica dei piccoli, ne facilitavano la morte civile.
Ecco quindi che di fronte ad una situazione di notevole arretratezza nella legislazione nazionale, l'esempio trainante di una semplice maestra che antepone il senso del dovere alla comoda tranquillità della sua vita fa la differenza e propaga "il contagio" accettando nella sua classe una bambina disabile.
Le storie silenziose, ma avvincenti della maestra Elena e della sua allieva Daniela fanno pensare che in un mondo in cui si dice che nulla mai cambierà, vale la pena lottare perché qualcosa in meglio prima o poi muti. In questa prospettiva ci conforta una massima di sant'Agostino che affermava: "La speranza ha due bellissimi figli, lo sdegno e coraggio, lo sdegno per le cose come sono e il coraggio per cambiarle".
Questo libro nasce dal tentativo di rispondere alle domande dell’editore Cantagalli che, con autentico zelo apostolico, ha voluto sollecitarmi con questioni talora “difficili”, ma di sicuro e diffuso interesse.
Ho cercato le risposte nella mia storia personale e nel mio cuore, nel Magi­stero della Chiesa e in quello dei papi che hanno segnato la mia vita e, non da ultimo, nel fecondo dialogo con amici, sacerdoti e laici, che vivono un’autentica passione per Cristo e per la Chiesa, testimoniando nel mondo Colui che hanno incontrato. – Card. Robert Sarah –
Dio esiste? Ieri come oggi, uomini e donne di ogni tempo, specie di fronte alle difficoltà e alle proprie fragilità, si sono posti questa domanda. Lo hanno fatto grandi santi e peccatori, credenti e atei, intellettuali e persone semplici. Ma ancor più in un’epoca come la nostra, in cui molti sanciscono la fine della cristianità e la detronizzazione di Dio, un tempo nel quale l’uomo naufraga nell’illusione di un nuovo senso della vita, all’insegna della provvisorietà e della compulsività, che tutto afferra e nulla possiede veramente.
In queste pagine il cardinale Robert Sarah risponde a molte domande sull’esistenza e la presenza di Dio nella nostra vita, sul Suo apparente silenzio, sulla morte, sulla sofferenza, sul dolore, sulla gioia e su molto altro.
Oggi, forse più di ieri, abbiamo tutti un forte bisogno di risposte chiare e fondate, di testimonianze tangibili, di incontri che rivelano l’esistenza e la presenza visibile di Dio. Come in Zaccheo, c’è in noi il desiderio di verità e di pienezza, abbiamo bisogno di “vedere Cristo” per colmare quella “mancanza” che costantemente ci ricorda che Dio esiste.
Un sussidio bimestrale semplice, completo e prezioso, che favorisce nel fedele una partecipazione attiva e proficua alla celebrazione quotidiana dell’Eucaristia. Il beato Giacomo Alberione, infatti, diceva che «la Messa è la gioia del vero cristiano». È pensato sia per i sacerdoti che per i laici; sia per chi partecipa quotidianamente alla Santa Messa che per coloro i quali, non potendovi partecipare ferialmente, desiderano, tuttavia, accostarsi alla Parola di Dio proclamata in quel giorno nelle assemblee liturgiche. Le parole non riescono a descrivere l’unicità, la completezza e la bellezza di questo messalino: bisogna tenerlo in mano e sfogliarlo! Chi lo acquista non lo lascia più!
Punto di riferimento insostituibile per la teologia cattolica contemporanea, la rivista Concilium delinea la mappa delle domande più pressanti che l'attualità pone alla riflessione teologica. E costringe la fede cristiana non solo a confrontarsi con il discorso pubblico, ma anche a impegnarsi nel dialogo con le prospettive specifiche delle diverse confessioni cristiane. Per la profondità dei contenuti, oltre che per l'ampiezza di respiro e la capacità di penetrazione intellettuale, Concilium riesce così a fornire risposte innovative e di convincente solidità alle questioni più importanti che si pongono alla teologia.
Contiene: letture del giorno, commento alle letture, preghiera e approfondimento biblico. Si differenzia dagli altri messalini esistenti per l'accento che pone sulla Parola di Dio, sul suo commento pastorale e biblico e sull'aggiunta della preghiera serale della Compieta.
Un sussidio semplice e immediato per seguire le letture e le preghiere della Celebrazione Eucaristica. Pensato sia per chi partecipa quotidianamente alla Santa Messa sia per coloro i quali, non potendovi partecipare ferialmente, desiderano, tuttavia, accostarsi alla Parola di Dio proclamata in quel giorno nelle assemblee liturgiche.
Attraverso le pagine di questo libro il desiderio di Dio di abitare fino in fondo le nostre storie trova nei brani biblici, nelle riflessioni spirituali, nei colori e nelle forme che artisti diversi nel corso di sette secoli hanno usato per raffigurare Maria di Nazaret, una via preziosa per parlare al nostro cuore.L'incanto dello sguardo fiducioso di Maria ci aiuta a compiere un cammino per ritrovare la speranza e affidarci alla promessa antica e sempre nuova che è l'amore di Dio per ciascuno di noi.La concretezza di una vita, quella di Maria, donna del suo tempo e dell'oggi, ci guida attraverso immagini toccanti ad assaporare la tenerezza divina, lasciandocene avvolgere.
Una riflessione teologica sulla guerra in generale e in particolare sui conflitti di Ucraina e Palestina. «Credere-Oggi» si interroga sul diritto alla pace, sulla possibilità di una teologia della pace e su come perseguirla.
In che senso oggi si può parlare di "parrocchia missionaria"? La conversione di una parrocchia, da un modello di cristianità sociale a uno missionario, non avviene dalla sera alla mattina. Ogni piccolo gesto generativo all'interno delle nostre comunità parrocchiali prepara il futuro della fede cristiana. Questo testo nasce dal laboratorio teologico pastorale che un'equipe di laici, laiche, religiose, presbiteri appartenenti alle diocesi del Triveneto, guidati da Enzo Biemmi, ha condotto nell'arco di tre anni, nella ricerca di una risposta a questa domanda così decisiva. Il metodo adottato ha visto l'ascolto di otto esperienze parrocchiali, per ritrovare in esse i germogli che indicano, già ora, dove lo Spirito sta generando un modo nuovo di essere comunità parrocchiale. Il testo si offre come strumento di riflessione dentro la prassi, utile per chi desidera abitare il cambiamento in atto con un orizzonte di speranza.
Giuseppe Carini racconta in modo vivace, ma sfidante, la sua amicizia con padre Puglisi. Aveva 21 anni e studiava medicina quando lo conobbe a Brancaccio, quartiere di Palermo con consolidate realtà mafiose, dove era nato e cresciuto. Fin da piccolo - anche grazie a un parente che il giovanissimo Giuseppe idealizzava - era attratto da Cosa Nostra. Come molti o tutti nel quartiere era cresciuto con il mito dell'uomo d'onore. Poi accadde l'incontro con 3P - come i ragazzi chiamavano padre Pino Puglisi - e la sua vita cambiò. Divenne un suo stretto collaboratore sino al giorno dell'omicidio, e restò fedele ai suoi insegnamenti al punto da divenire nel 1995 testimone di giustizia. Da quel momento è nello speciale programma di protezione previsto in questi casi.
Si tratta di una raccolta antologica di scritti di Gibran sul tema dell'amore. Questa edizione presenta i brani come tessere di un disegno che apparirà alla fine: il discorso del profeta Almustafa sull'amore introdotto dalle parole «Quando amore ti chiama, segui il segno», che viene posto a conclusione e coronamento del volume a ricomporre un mosaico immaginario. La nota di fondo è la coniugazione tra amore e infinito, che si esprime nella convinzione che la vita non abbia limite nell'individuo e nella caducità, ma risponda all'eternità da cui scaturisce. Un amore che è tensione di tutto l'essere individuale e cosmico, in armonia con l'ambiente naturale.