Il servizio sociale è una disciplina in continua evoluzione: da qui l'esigenza di una revisione della precedente edizione del Dizionario con l'aggiunta di nuove voci e nuovi autori e l'aggiornamento dei contenuti e della bibliografia di molti lemmi. Il risultato è un'opera attuale, che ha l'obiettivo non solo di approfondire i temi tipici della materia, ma anche di aprirsi al confronto e al dialogo multidisciplinare, riconfermandosi uno strumento insostituibile per gli studenti, per la preparazione agli esami di Stato, per i professionisti e per tutti i lettori interessati.
La disciplina giuridica della informazione e della comunicazione è in costante evoluzione. La ormai ineludibile digitalizzazione di praticamente ogni processo comunicativo si traduce in un profluvio di nuove disposizioni e di proposte regolamentari dell’Unione Europea, la quale disegna un quadro che copre tutti gli aspetti dell’ambiente della comunicazione: dalle reti ai servizi, dalle piattaforme ai dati, dall’intelligenza artificiale alla ‘cibersicurezza’, e, soprattutto, i contenuti di ciò che viene disseminato.
Tutto ciò ha imposto una nuova, la sesta, edizione del Manuale, nella consapevolezza che è impossibile inseguire gli eventi, mentre invece è necessario fornire ai tanti studenti che si formano su di esso un quadro d’insieme attendibile e sistematico proposto da specialisti della materia.
I temi affrontati coprono l’intero spettro delle comunicazioni e della informazione, dai principi costituzionali al diritto d’autore, dalla stampa al commercio elettronico, dalle Autorità di garanzia alla pubblicità, dalla radiotelevisione alla privacy, dalla comunicazione istituzionale alla firma digitale, dal teatro e il cinema alla moneta elettronica.
Questo Elementi di diritto del lavoro sintetizza una materia molto complessa quale quella del Diritto del lavoro, utilizzando un linguaggio chiaro che ne facilita lo studio. Con i libri della collana Elementi bastano pochi giorni per prepararsi a esami e concorsi. Si tratta di riassunti dal taglio semplice e sistematico, concepiti per uno studio rapido e aggiornati alle più importanti novità normative. Gli Elementi si caratterizzano per: due livelli di lettura: il primo (in carattere più grande) per fissare le nozioni essenziali, il secondo (in corpo più piccolo) per rifinire la preparazione; box di approfondimento sugli aspetti più significativi potenzialmente oggetto di domanda d'esame; esempi chiarificatori; linguaggio chiaro e d'immediata comprensione; uso del corsivo e del neretto per individuare rapidamente percorsi di lettura e concetti fondamentali..
L'opera di Giacomo Cives si è sviluppata, a partire dalla metà del secolo scorso, in una molteplicità di direzioni che hanno toccato pressoché tutti gli ambiti della ricerca pedagogica e storico-educativa. Il volume intende offrire una raccolta dei principali scritti di questo studioso, esponente di una visione "laica" della cultura e dell'educazione, ma aperta al confronto con tradizioni di pensiero diverse, anche di matrice religiosa. Tutto il lungo percorso di questo studioso è rappresentato dagli scritti proposti, con un inquadramento introduttivo che mette a fuoco nel loro complesso le caratteristiche di fondo del pensiero di Cives, un inquadramento degli scritti antologizzati e un saggio conclusivo che si concentra sui suoi testi più recenti. Il confronto di Cives con gli autori da lui maggiormente studiati, specialmente in prospettiva storico-educativa, da Giuseppe Lombardo Radice a Maria Montessori, da John Dewey a Edgar Morin, è, inoltre, tenuto in costante riferimento per una comprensione adeguata della visione della pedagogia come mediazione interdisciplinare, da Cives sostenuta per quasi mezzo secolo e applicata in prospettiva filosofica, politica e didattica.
Il libro nasce con due obiettivi. Il primo è didattico/formativo. Desideriamo comunicare ai colleghi più giovani, in crescita e sviluppo professionale, quello che riteniamo di avere imparato e capito in tanti anni, svolgendo attività professionale, formazione, supervisione, ricerca, elaborazione teorico-clinica. Il testo pone molta attenzione alla centralità dei pazienti, ognuno diverso dall'altro, ognuno con la propria specificità; alla relazione terapeutica, all'analisi del set(-ting) che si adopera. Alla necessità di tenere conto dei confinanti/interagenti: neuroscienze e realtà biologica, tenendo in considerazione il livello etnico/antropologico/familiare ecc. Con i colleghi più "maturi" ci auspichiamo di poter dialogare. Il secondo obiettivo è quello di cercare di contribuire allo sviluppo e alla qualità della psicoterapia. Disciplina, oggi, molto più consapevole che in passato ma, contemporaneamente, assai variegata, sfaccettata, diversificata: rigorosa o naif, aperta o fideistica rispetto ai modelli; con approfondita attenzione in senso terapeutico o inconsapevole ingenuo tirare avanti: legato all'interesse del professionista più che alla responsabilità della cura.
Negli ultimi due anni è proseguito, più a colpi di pronunce della Corte di cassazione e della Corte costituzionale che di mirati interventi da parte del legislatore, sempre riluttante a cimentarsi con le problematiche del mondo carcerario, il percorso di riforma del sistema penitenziario, alla continua ricerca di soluzioni per adeguarsi ai principi fondamentali dell'ordinamento. Il numero delle decisioni e la delicatezza delle tematiche trattate hanno reso necessaria una terza edizione del Manuale, con lo scopo di fornire una fotografia aggiornata di una materia che sempre più si erge a cartina tornasole del livello di civiltà di un popolo anche grazie all'attenzione ad essa rivolta dagli organismi internazionali.
Queste conferenze, scritte dal ventisettenne Nietzsche nel 1872, quando era ancora professore a Basilea, contengono alcune delle affermazioni più radicali e rivoluzionarie contro il sistema della cultura moderna che mai siano state enunciate. Nel suo tentativo di «indovinare l’avvenire» fondandosi, «come un augure, sulle viscere del passato», Nietzsche è riuscito qui a individuare il nesso fra l’educazione scolastica, anche nelle sue zone più apparentemente disinteressate, e l’utilizzazione della forza-lavoro intellettuale da parte della società e ai fini della società stessa, che sono poi quelli di «allevarsi quanto prima è possibile utili impiegati, e assicurarsi della loro incondizionata arrendevolezza». Di fronte a tale brutale intervento, ogni cultura che non voglia identificarsi con l’ordine costituito dovrà agire contro di esso. Dietro la spinta verso una diffusione sempre maggiore della cultura, in cui riconosceva uno dei «dogmi preferiti dall’economia politica di questa nostra epoca», Nietzsche vide dunque un proposito di oppressione e di sfruttamento, insomma l’ombra stessa dell’«economia politica» nel suo senso più generale. Apparirà perciò giustificato leggere questo testo anche come una preveggente analisi dell’industria culturale – e lo storicismo, qui attaccato frontalmente come il maligno incanto che riesce a «paralizzare» ogni impulso a mettere la cultura in immediato contatto con «l’ambiguità dell’esistenza», si rivelerà essere appunto l’agente di un enorme e nefasto processo sociale tuttora in corso.
Nelle società della tarda-modernità esistono forme differenziate di coppia, ognuna sembra dar luogo a una coppia mista: non c'è la famiglia, ma una vera e propria polifonia di famiglie. Se questa è la realtà, alla quale si accompagna l'affermarsi crescente del single come ideale di vita, è possibile parlare della famiglia come di un «esistenziale», come un tratto costitutivo del vivere umano? È la domanda-guida del libro che, nella prospettiva di una pedagogia e di una filosofia della persona, indaga il poter essere e dover essere dell'amore e del "famigliare", segnato dal principio-generosità. In ogni grado - la relazione erotica, il legame coniugale e l'alleanza sponsale - in questione è un modo d'essere che è offerta di libertà: permette nuove conquiste nel viaggio alla scoperta di sé e dell'altro. In questo orizzonte si può comprendere come l'amore di coppia possa diventare cifra dell'esistenza personale, e in che senso la comunità familiare possa custodire la genealogia della persona: dona a ogni soggetto una mente, un desiderio. Soprattutto - se definita dalla disponibilità ad accogliere «chi viene sempre da altrove» - apre una chiara intuizione della logica del dono, ritmo originario della vita. Chiave della famiglia come esistenziale è una relazionalità riconoscente. È un'antropologia che vede ed intende l'amore e la vita di famiglia come operatori di felicità e di senso; permette di poter oggi «scorgere il sacro insediarsi stabilmente nei cuori», quasi fosse profezia di un inedito umanesimo dell'intimità.
Fra le professioni di aiuto, volte a promuovere la qualità di vita dei singoli e delle comunità e a ridurre il disagio esistenziale, sociale e psicologico, troviamo quella del servizio sociale che ha fatto la sua comparsa in Italia all'inizio degli anni venti del Novecento, sviluppandosi a partire dal Secondo Dopoguerra. Al 30 settembre 2021 erano più di quarantaseimila gli assistenti sociali che componevano l'Albo Unico 1. La professione opera in diversi ambiti, all'interno di servizi pubblici, privati e del terzo settore e, in misura ancora molto ridotta, come libera professione e nel mercato (Campanini, 2020).
Il diritto del lavoro e il business law, inteso erroneamente in Italia quale diritto delle società, hanno costituito da diversi decenni un ossimoro. La presente opera, per contro, dimostra come, ove il diritto italiano venga analizzato da una prospettiva di common law, il fulcro attorno al quale gravita il lavoro è l’impresa da intendersi in senso ampio.
Di qui vi è una convergenza verso l’unica area del business law, da intendersi nella corretta accezione di common law, quale comprensiva del labour law, del contract law, e del corporate/partnership law.
Il lavoro costituisce, forse, la prima analisi del diritto del lavoro attraverso le lenti dei common law britannici (quello inglese, ma anche quello scozzese).
L’originalità è data anche dalla disamina di problematiche contemporanee, quali l’emergenza sanitaria e la tecnologia, fra cui, in particolare, gli human-gig-worker.
Da ultimo, questo libro costituisce uno dei rari esempi di lavori giuridici, e non solo giuslavoristici, relativi all’ordinamento italiano, realmente concepiti e realizzati in Gran Bretagna.
Il volume è stato oggetto di una completa revisione, per recepire le molteplici novità legislative intervenute dalla pubblicazione della precedente edizione.
In particolare, questa nuova edizione è aggiornata alla disciplina del Codice della crisi d'impresa e dell'insolvenza (d.lgs. 12.1.2019, n. 14), come modificato - da ultimo - dal d.lgs. 17.6.2022, n. 83 (di attuazione della Direttiva Insolvency).
Nel costante dibattito sulle trasformazioni della democrazia, riemerge spesso la tentazione di dare forma a un nuovo modello di organizzazione del potere che faccia a meno delle mediazioni, così da consentire a ogni cittadino di essere direttamente in contatto con il decisore politico. Questo libro cerca di discutere problematicamente tale ipotesi, sottolineando come la distanza tra rappresentanti e rappresentati sia un elemento indispensabile per il funzionamento della democrazia. L'obiettivo principale è infatti quello di riportare l'attenzione della teoria politica sull'area intermedia tra chi governa e chi è governato, a partire da una ricostruzione del tortuoso percorso di sviluppo e di legittimazione dei corpi intermedi e dalla discussione delle principali teorie della mediazione (e della disintermediazione). Uno spazio particolare verrà riservato alla «democrazia immediata»: un'espressione usata in tempi recenti per indicare un modello politico fortemente influenzato dai processi di disintermediazione che, in verità, ha una lunga storia alle spalle, intrecciata con i processi di sviluppo della democrazia rappresentativa.