Uno dei principali temi del culto della Maria Addolorata è la condivisione di Maria con il dolore del Figlio che diviene il dolore del mondo. Madre come molte madri di ogni tempo, ma Maria che guarda la croce diventa inoltre colei che viene invocata come difesa dei poveri, degli ultimi, di coloro che la vita ha messo a dura prova. Probabilmente anche per questa sua prossimità con le fatiche contemporanee, l'Addolorata e il culto e lei tributato sono ancora oggi di estrema attualità, anche per la Chiesa in uscita (verso i deboli e i poveri) che papa Francesco continua a evocare.
La Cappella della Medaglia miracolosa attira ogni anno un milione di persone. Il culto di Rue du Bac nasce 174 anni fa, dalle apparizioni della Santa Vergine a una giovane novizia delle Figlie della Carità di san Vincenzo de' Paoli, Caterina Labouré, a cui la Madonna affidò la realizzazione di una medaglia cosiddetta "miracolosa" che, da quasi due secoli ormai, ha conquistato con le sue innumerevoli grazie e prodigi il mondo intero.
L'8 dicembre 2019 si è aperto il Giubileo Lauretano, concesso dal Santo Padre, ma qual è il suo significato? Come sostiene Fabio Dal Cin, arcivescovo e delegato pontificio per il santuario della Santa Casa di Loreto: «È la gioia di essere amati, pensati da Dio. "Gioisci!". È quello che il Signore desidera per noi... Il Giubileo è un richiamo per prendere consapevolezza che il disegno di Dio sulla nostra vita è sempre più bello e affascinante di quanto noi possiamo immaginare. L'Anno Santo è un particolare tempo di grazia, un richiamo per riaccendere il desiderio di accogliere Cristo come "pilota" della nostra vita, che ci innalza al volo della santità». Questo libro contiene parole e preghiere di: Sant'Ignazio di Loyola, San Luigi Maria Grignion Di Montfort, San Giovanni Bosco, Santa Teresa di Lisieux, San Massimiliano Kolbe, San Giuseppe Moscati, Madre Teresa di Calcutta, Santa Gianna Beretta Molla.
I «simboli» sono i grandi unificatori del creato. Anche per capire meglio Maria, la Madre di Dio, dobbiamo creare contatti, instaurare richiami tra parole etra immagini. Esiste allora un termine che esprima tutto di Maria? Che ce l'avvicina e ce la faccia conoscere a fondo? Finora l'attività simbolica si è giocata sull'emergenza di simboli per "rappresentare" Maria, la monografia, invece, parla della stessa Madre di Dio quale "simbolo" della creazione, quale "rappresentanza" piena della creazione. Come Gesù Cristo riassume nella sua natura umana tutta l'umanità e tutta la creazione (uomo universale,l'Adam incorrotto) restaurandone immagine e realtà, così Maria, la madre, rappresenta tutta l'umanità, la creazione intera (la chiesa) che mentre accoglie l'incarnazione del Verbo è la prima, colei che, come Cristo suo figlio, ricapitola in sé tutte le persone e tutte le creature. È un evento così radicale che da allora anche ciascuno di noi è, in realtà, chiamato a diventare come lei (cioè come il figlio): persone che, per mezzo della grazia e per il proprio impegno, vivono aperti su tutti e tutto, non più separati da nessuno e da niente. Così della creazione nei suoi momenti fondamentali: il nascere, crescere, morire, risorgere, ecc. tutto è "rappresentato" in Maria, il simbolo della creazione che tende a Dio.
Il concilio Vaticano II ci dona una frase illuminante: la Vergine Maria «si prende cura dei fratelli del Figlio suo» (Lumen gentium, n. 62). «La Vergine, infatti, nella sua vita fu modello di quell'amore materno da cui devono essere animati tutti quelli che nella missione apostolica della Chiesa cooperano alla rigenerazione degli uomini» (Lumen gentium, n. 65). Il suo Cuore come icona della tenerezza di Dio ci chiama a imitarla e, allo stesso tempo, ci unisce in una relazione personale con lei, donandoci la grazia della tenerezza che dobbiamo trasmettere in questo mondo. Facendo nostre le parole di papa Francesco sulla rivoluzione della tenerezza e il Cuore di Maria, scopriamo come la contemplazione di questo Sacro Cuore e l'onore a lui conferito abbiano la capacità di rinnovare la vita della Chiesa e la sua attuale missione.
"Maria, Vergine di Fatima, custodisci la nostra vita tra le tue braccia, guida tutti noi nel cammino della santità" Papa Francesco
La teologia cattolica contemporanea sembra aver parecchio "ridimensionato" Maria: ha ridotto drasticamente l'esuberanza mariana tipica dell'epoca moderna. Eppure la venerazione della Madre di Gesù continua senza sosta presso il popolo dei fedeli. Qui Greshake prende sul serio l'istinto di fede della gente semplice. Con rigoroso fondamento biblico e dogmatico mostra il ruolo di Maria nella storia della salvezza, convinto che la fede della Chiesa - e il suo annuncio - non possono minimizzare o escludere questa figura senza grave perdita. Anzi, proprio perché la fede cristiana non può fare a meno di Maria, Greshake si concentra a buon diritto su quanto indicato nel titolo, seguendolo come un filo rosso: dire «Maria è la Chiesa» ha un grande significato, non solo perché richiama alla memoria la più antica riflessione della Chiesa su Maria (per questo il sottotitolo parla di «tema antico»), ma anche perché ne evidenzia la rilevanza per noi oggi («sfida per il presente»).
"Lo scopo di questo libro consiste nel ricostruire lo straordinario cammino che portò alla composizione della devozione del Santo Rosario. Si tratta della devozione mariana più diffusa, la sua storia identifica e rivela gli elementi fondamentali che ogni preghiera mariana deve avere: pur con un taglio di devozione, è centrata su Cristo, cui Maria conduce necessariamente; è meditativa e strettamente legata alla narrazione evangelica; è ripetitiva e, quindi, è semplice e adatta a tutti; è possibile recitarla sia singolarmente che comunitariamente. Con il Rosario si prega Maria contemplando suo Figlio, nella concreta sua esistenza, dall’incarnazione alla risurrezione. È, dunque, preghiera e catechesi insieme: è un modo per conoscere la storia di Gesù stesso, per farla propria. La devozione al Santo Rosario viene fatta normalmente (ma erroneamente) risalire a san Domenico. Benché i Domenicani furono tra i suoi maggiori divulgatori, la storia della preghiera più cara a Maria ha radici ancora più antiche: si tratta di una vera e propria avventura spirituale che venne man mano componendosi di elementi, fino ad acquisire la sua forma definitiva."
Jean-Baptiste Estrade (1821-1909) è stato al contempo un testimone oculare e uno dei primi storici delle apparizioni di Lourdes. Delle sue testimonianze si conservano deposizioni orali, successivamente trascritte, e memorie che punteggiano l'intero arco della sua vita. Confluiti nel 1889 in questo volume, i suoi souvenirs intimes hanno conosciuto numerose edizioni e restano uno dei capisaldi della storiografia sulle apparizioni alla grotta di Massabielle.
Molti nomi illustri hanno già scritto ampiamente delle apparizioni di Lourdes, evidenziando tutte le ragioni che conducono alla verità delle apparizioni mariane. Sebbene possa sembrare che su Lourdes sia già stato detto tutto ciò che è necessario sapere, resta però ancora lo spazio per una testimonianza di chi l’ha conosciuta in prima persona. È dunque con questo intento di testimonianza cristiana che l’autore ha deciso di raccontare in questo libro la sua esperienza, vissuta in trent’anni di pellegrinaggi nella Città di Maria. “Una sorpresa per quello che dice e per come lo dice!” scrive mons. Ignazio Zambito nella sua presentazione. “Il prof. Scalisi ricorda come se vedesse, narra coinvolgendo, scrive con la capacità di non lasciare traccia di sé, dando spazio solo alla ‘sua’ Lourdes, alla ‘sua’ Madonna, alla ‘sua’ Bernadette”.
Note sull'autore
Antonio Scalisi è stato professore ordinario di diritto civile all’Università di Messina fino al 2010, anno in cui è stato nominato Consigliere di Cassazione e assegnato alla seconda sezione civile della Suprema Corte. Ha pubblicato numerosi scritti specialistici, tra cui tre monografie, quattro ampi saggi e diversi articoli per riviste nazionali.
La collana “Maria, agnella senza macchia” è un valido sussidio per celebrazioni comunitarie sui temi della Beata Vergine Maria.
In ogni fascicolo abbondano testi biblici, commenti patristici e documenti del Magistero (Catechismo della Chiesa Cattolica, Concilio Vaticano II, Catechesi ed Encicliche di Paolo VI, Giovanni Paolo II, Benedetto XVI, Papa Francesco).
1. MARIA, MADRE DELLA CHIESA
2. MARIA, NUOVA EVA
3. MARIA, VERGINE FEDELE
4. MARIA, SPOSA DELLO SPIRITO SANTO
5. MARIA, MODELLO DEL CRISTIANO E IMMAGINE DELLA CHIESA
6. MARIA, ASCOLTATRICE DI DIO
7. MARIA, MADRE DEL SERVO SOFFERENTE
8. MARIA, MARTIRE
9. MARIA, AGNELLA DI DIO. IMMACOLATA CONCEZIONE
10. MARIA, TRONO-SEDE DELLA SAPIENZA
11. MARIA, ARCA DELL’ALLEANZA
12. MARIA, TRONO DELLA MISERICORDIA
13. MARIA, MADRE NOSTRA
14. MARIA, UMILE E GLORIOSA REGINA DELL’UNIVERSO
Maria non è una figura marginale che potrebbe essere lasciata da parte, quando si tratta di affrontare le questioni centrali di oggi, come quelle della fede in Dio o dell'ateismo. Al centro della teologia e della fede si trova Gesù Cristo. Egli è il Figlio del Padre sin dall'eternità ed è nato nel tempo "dalla Vergine Maria" (Simbolo apostolico). Come Madre di Cristo, «per la sua intima partecipazione alla storia della salvezza, Ella riunisce per cosi dire e riverbera le esigenze supreme della fede» (Vaticano II: Lumen gentium, 65). Maria riflette l'essere del Redentore, ma anche la sua opera: la redenzione non è soltanto una profezia del futuro, ma è già diventata piena realtà nell'Immacolata assunta in cielo. Ella è segno di sicura speranza per tutti coloro che si trovano in cammino, e allo stesso tempo un aiuto per raggiungere lo scopo del cammino.