Questo strumento unisce alla praticità dell'agendina tascabile la possibilità di pregare e seguire quotidianamente lo svolgimento dell'anno liturgico, attraverso l'indicazione delle letture delle Messe feriali e festive. La prima parte dell'agendina è dedicata alle preghiere della tradizione cristiana e ad altre preghiere per varie circostanze. Segue l'agendina mensile (una pagina per ogni mese) degli anni 2014 e 2015. L'ultima parte è dedicata all'agendina settimanale. Ogni settimana, due pagine: su una, lo spazio per le note e gli appuntamenti sulla pagina a fronte le indicazioni liturgiche: santo del giorno, citazione delle letture e del salmo, una frase del Vangelo. Inoltre, sono segnalate le feste del calendario islamico e di quello ebraico. Disseminati lungo l'agendina, testi tratti dai discorsi e dalle omelie di Papa Francesco e immagini del Pontefice.
Un calendario liturgico quotidiano, con spunti per la meditazione dai testi dei Padri e della tradizione. Nel suo pratico formato, con copertina rigida e pagine a strappo, si adatta sia a essere appeso che a un utilizzo da scrivania.
I funerali di Berlinguer e la scoperta del piacere di perdere, il rapimento Moro e il tradimento del padre, il coraggio intellettuale di Parise e il primo amore che muore il giorno di San Valentino, il discorso con cui Bertinotti cancellò il governo Prodi e la resa definitiva al gene della superficialità, la vita quotidiana durante i vent'anni di Berlusconi al potere, una frase di Craxi e un racconto di Carver... Se è vero che ci mettiamo una vita intera a diventare noi stessi, quando guardiamo all'indietro la strada è ben segnalata, una scia di intuizioni, attimi, folgorazioni e sbagli: il filo dei nostri giorni. Francesco Piccolo ha scritto un libro che è insieme il romanzo della sinistra italiana e un racconto di formazione individuale e collettiva: sarà impossibile non rispecchiarsi in queste pagine (per affinità o per opposizione), rileggendo parole e cose, rivelazioni e scacchi della nostra storia personale, e ricordando a ogni pagina che tutto ci riguarda. "Un'epoca quella in cui si vive - non si respinge, si può soltanto accoglierla".
Il tradizionale calendario francescano per il 2014, aiuto per la preghiera e la meditazione di ogni giorno dell'anno. Vendita senza diritto di resa. Per quanti amano San Francesco d'Assisi anche quest'anno ritorna la presenza familiare del CALENDARIO, che offre a ciascuno una quotidiana riflessione spirituale.
L'ingegner Ivo Brandani è sempre vissuto in tempo di pace. Quando il libro comincia, il 29 maggio 2015, Ivo ha sessantanove anni, è disilluso, arrabbiato, morbosamente attaccato alla vita. Lavora per conto di una multinazionale a un progetto segreto e sconcertante, la ricostruzione in materiali sintetici della barriera corallina del Mar Rosso: quella vera sta morendo per l'inquinamento atmosferico. Nel limbo sognante di un viaggio di ritorno dall'Egitto, si ricompongono a ritroso le varie fasi della sua esistenza di piccolo borghese: la decadenza profonda degli anni Duemila, i soprusi e le ipocrisie di un Paese travolto dal servilismo e dalla burocrazia, il sogno illusorio di un luogo incontaminato e incorruttibile, l'Egeo. E poi, ancora indietro nel tempo, le lotte studentesche degli anni Sessanta, la scoperta dell'amore e del sesso, fino ad arrivare al mondo barbarico del dopoguerra, in cui Brandani ha vissuto gli incubi e le sfide della prima infanzia. Chirurgico e torrenziale, divagante e avvincente, "La vita in tempo di pace" racconta, dal punto di vista di un antieroe lucidissimo, la storia del nostro Paese e le contraddizioni della nostra borghesia: le debolezze, le aspirazioni, gli slanci e le sporcizie, quel che ci illudevamo di essere e quel che alla fine, nostro malgrado, siamo diventati.
"A tutto campo" è lo slogan dell'anno oratoriano 2013-2014: accettiamo la sfida di fare del mondo il nostro campo, dove seminare con abbondanza la bella notizia del Vangelo. Buttiamo giù ogni muro che ci separa dalle altre persone, che non ci fa stare in mezzo a tutte le situazioni della vita e impariamo a condividere con gli altri quello che abbiamo di più prezioso, la fede nel Signore Gesù, nel Figlio di Dio fatto uomo, morto e risorto.
Il volume contiene una raccolta di saggi che indicano nuove piste di ricerca e di rivalorizzazione di aspetti già noti ma non ancora considerati sul Filioque. Nell'anno 1014 l'imperatore Enrico II introdusse tale clausola nell'uso liturgico del Credo anche a Roma. L'inserimento romano segnò la definitiva consacrazione della formula che in seguito sarà anche definita come dogma di fede dai Concili ecumenici. Il millenario 1014-2014 di quell'importante momento nella storia del dogma è passato inosservato così la Facoltà di Teologia dell'Ateneo Pontificio "Regina Apostolorum" di Roma ha deciso di dedicarvi il proprio convegno annuale che ha studiato il Filioque sia da un punto di vista storico, patristico, teologico, ecumenico, sia da un punto di vista filosofico, liturgico e morale. La riapertura del dossier sul Filioque richiama la questione ecumenica del dialogo con gli ortodossi rilanciato da papa Benedetto XVI e continuato oggi da papa Francesco.
Ci metto la faccia è il sussidio proposto dall'Azione cattolica italiana agli educatori che accompagnano il cammino dei giovani (19-30 anni) nell'anno associativo 2013/14. È partendo da una fede radicata e feriale che i giovani potranno andare ai crocicchi delle strade per essere testimoni, con speranza, di uno stile evangelico che si concretizza nel dono totale di sé.
Al testo sono allegati un fascicolo di accompagnamento sull'iniziazione cristiana, Diventa ciò che sei!, e un DVD per approfondire le tematiche proposte. Nel DVD sono presenti i commenti al Vangelo di monsignor Domenico Sigalini, don Vito Piccinonna, monsignor Francesco Soddu, don Tony Drazza, don Michele Falabretti; un video di promozione dell'Ac; le esperienze della Comunità Papa Giovanni XXIII; la campagna Io cambio, il mio voto non lo scambio dei giovani della diocesi di Molfetta; l'intervista a Franco Miano; altre esperienze, testimonianze e materiali utili per l'approfondimento.
Il testo accompagna il lettore per un anno nella preghiera e nella meditazione personale, dalla prima domenica di Avvento alla festa di Cristo Re. Il Vangelo del giorno, un breve commento e lo zoom su una parola-chiave: questa la struttura che attraversa ogni domenica sia del Tempo ordinario che dei Tempi speciali.
Lo slogan che l'Azione cattolica propone, Quelli che troverete chiamateli, sottolinea la vocazione missionaria della Chiesa, perché incontri le persone là dove esse vivono e lavorano.
La parabola evangelica delle nozze del figlio del re (Mt 22,1-14) ci rivela la possibilità di non essere degni della mensa dello sposo, di non essere pronti a "fare festa" con lui, ripiegati sulle contraddizioni e sui fallimenti del nostro tempo. Tuttavia Gesù insiste anche sulla possibilità di una festa in atto. Il mondo allora diventa luogo di salvezza e può essere guardato con "altri" occhi, e secondo logiche nuove. È il Vangelo che trasforma la storia dei miseri, dei ciechi e degli storpi, in una splendida festa di nozze!
Il testo Quelli che troverete, chiamateli anche quest'anno vede la collaborazione tra le varie aggregazioni laicali, con il coordinamento dell'Azione cattolica, per un cammino di fede condiviso.
Michela Marzano conosce l'arte di parlare di sé, delle proprie esperienze, delle proprie vicende, per spiegare sentimenti universali in cui è impossibile non riconoscersi. Sa bene che, sull'amore, di libri ce ne sono tanti; ha letto i filosofi, i poeti, i romanzieri. Ma è convinta che, con le teorie, coi libri, l'amore c'entri poco o niente: l'unico amore che vale la pena di essere raccontato è quello quotidiano, reale, concreto. "L'amore che siamo e che ci portiamo addosso." Bambina in attesa del Principe Azzurro, e poi donna sempre troppo romantica, ma anche amante capace di non farsi troppe illusioni, fino all'incontro - una sera, per caso, per gioco - con l'uomo che diventerà suo marito: apparentemente la vita sentimentale di Michela non è molto diversa da quella di tante altre donne di oggi. Infinitamente comprensiva e compassionevole con tutte le donne e gli uomini del mondo, Michela è capace di volgere su di sé uno sguardo spesso spietato. "I dialoghi tra me e me sono i più duri." E così che il suo occhio indagatore, coraggioso, limpido, scopertamente vero riesce a vedere al di là dei ristretti confini personali e a coinvolgerci, emozionarci, conquistarci.