La vita di Ninni, figlio del dopoguerra, attraversa le durezze da prima rivoluzione industriale della provincia lombarda, il tramonto della civiltà rurale emiliana, l'esplosione di vita della Milano riformista. E insieme Ninni impara a conoscere le insidie degli affetti, la sofferenza, persino il dolore che si cela anche nei legami più prossimi. Da ragazzino, grazie alla nonna, scopre di poter fare leva sull'immenso continente di esperienze e di emozioni che i libri gli spalancano di fronte agli occhi. Divenuto consapevole di sé e della sua faticosa autonomia, il ragazzo si scava, all'insegna della curiosità e della volontà di sapere, quello che sarà il proprio posto nel mondo. Nella storia di "Ragazzo italiano" si riflette la storia dell'intero Paese, l'asprezza, la povertà, l'ansia di futuro, la vicenda di una generazione figlia della guerra ma determinata a proiettare progetti e sogni oltre quella tragedia. Un'Italia dove la scuola è la molla di promozione sociale, e l'avvenire è affollato di attese e promesse. Un'Italia ancora viva nella memoria profonda del Paese, nelle peripezie familiari di tanti italiani.
L'opera è aggiornata con: la L. 27 dicembre 2019, n. 160 (Legge di bilancio 2020); la L. 19 dicembre 2019, n. 157, di conversione, con modificazioni, del D.L. 26 ottobre 2019, n. 124 (Decreto fiscale); il D.L. 30 dicembre 2019, n. 162 (Decreto milleproroghe); il D.M. 12 dicembre 2019, di modifica del saggio di interesse legale.
L'opera è aggiornata con: la L. 19 dicembre 2019, n. 157, di conversione, con modificazioni, del D.L. 26 ottobre 2019, n. 124 (Decreto fiscale); il D.L. 30 dicembre 2019, n. 162 (Decreto milleproroghe); il D.M. 12 dicembre 2019, di modifica del saggio di interesse legale.
Il Codice, con il suo formato pratico e versatile, rappresenta uno strumento utile per una agevole e veloce consultazione delle norme, nonché di tutta la legislazione complementare, senza rinunciare alla completezza e all'aggiornamento. All'interno del volume, infatti, oltre alle norme del codice civile, vi è una attenta selezione di normativa complementare, aggiornata alle ultime novità legislative.
Il Codice, con il suo formato pratico e versatile, rappresenta uno strumento utile per una agevole e veloce consultazione delle norme, nonché di tutta la legislazione complementare, senza rinunciare alla completezza e all'aggiornamento. All'interno del volume, infatti, oltre alle norme del codice civile, vi è una attenta selezione di normativa complementare, aggiornata alle ultime novità legislative.
Il nuovo sussidio liturgico-pastorale di Quaresima e Pasqua 2020 per seguire e condividere il cammino della Chiesa nell'Anno liturgico. Come auspicato dai vescovi italiani negli "Orientamenti per il risveglio della fede", il nuovo sussidio di Quaresima e Pasqua desidera evitare il rischio che per molto tempo nella Chiesa Italiana si è perpetuato: aver trasformato l'Anno liturgico in un contenitore di qualsiasi attività e istanza rischiando di trasformare la "memoria liturgica" in un semplice "ricordo contemplativo" della vita di Gesù.
Dici “scuola”, e vengono subito in mente altre parole. “Futuro”, per esempio: qualsiasi società, in qualsiasi momento della storia, il domani se lo gioca lì, in quelle aule. Oppure, “speranza”, parente stretta dell’attesa di felicità che abita il cuore dei ragazzi e di chi vuole loro bene: i genitori, gli insegnanti... La scuola, in fondo, esiste per questo: custodire quella speranza, coltivare quell’attesa, è la sua stessa natura. Bene: se c’è un ambito che la pandemia ha messo in crisi più di altri è proprio quello scolastico. È stato scosso, spiazzato, diviso tra l’esigenza di proteggere i ragazzi (e le famiglie) dal virus e la necessità di non strapparli dal loro mondo, dai legami – fondamentali – con compagni e professori. Da ciò che esiste proprio per farli diventare uomini, cioè in grado di affrontare la realtà anche quando si presenta con il volto imprevedibile di un dramma globale.
Ecco perché la sfida di questi giorni è decisiva. Mentre scriviamo, la riapertura della scuola è ancora in bilico, e non solo in Italia. Si ricomincia, ma la pandemia mette a rischio in qualsiasi momento il ritorno tra i banchi. Orari e spazi, cattedre e classi restano per molti un’incognita. Ma abbiamo deciso lo stesso di parlare della scuola che verrà, per un motivo semplice: qualsiasi volto abbia – in presenza, a distanza o blended, come si usa dire oggi –, il nuovo anno scolastico si porta dietro un bagaglio ricchissimo: l’esperienza degli ultimi mesi. Guardare dentro quel bagaglio, capire cosa stiamo imparando oggi, è decisivo per non perdere l’occasione, per affrontare con più consapevolezza il domani, il futuro. E per accendere, appunto, la speranza.
Che, non a caso, è stata tra le parole chiave di un momento di svolta, in questa strana estate segnata dal Covid: il Meeting di Rimini. Non era affatto scontato che ci fosse, quest’anno. Ma è stata una grazia sovrabbondante vedere che ricchezza di contenuti, incontri, giudizi è seguita alla decisione di rischiare, di provare ugualmente a realizzarlo, in modo nuovo, per offrire un contributo arrivato davvero al mondo intero, anche grazie al digitale. Lo abbiamo raccontato online sul sito, clonline.org (i tempi di chiusura del giornale non ci permettevano altro), e lo riprenderemo di sicuro più avanti. Qui, però, ne offriamo il cuore: l’intervento di Julián Carrón su «dove nasce la speranza». Un dialogo in cui, a un certo punto, è emersa un’espressione di don Giussani che sintetizza bene la partita in corso: «La speranza è una certezza nel futuro in forza di una realtà presente». Quello che serve per crescere. E per vivere.
Esiste un'isola nel Mediterraneo dove i ragazzi non scendono mai a mare. Ormeggiata come un vascello, Nisida è un carcere sull'acqua, ed è lì che Elisabetta Maiorano insegna matematica a un gruppo di giovani detenuti. Ha cinquant'anni, vive sola, e ogni giorno una guardia le apre il cancello chiudendo Napoli alle spalle: in quella piccola aula senza sbarre lei prova a imbastire il futuro. Ma in classe un giorno arriva Almarina, allora la luce cambia e illumina un nuovo orizzonte. Il labirinto inestricabile della burocrazia, i lutti inaspettati, le notti insonni, rivelano l'altra loro possibilità: essere un punto di partenza. Nella speranza che un giorno, quando questi ragazzi avranno scontato la loro pena, ci siano nuove pagine da riempire, bianche «come il bucato steso alle terrazze». Questo romanzo limpido e intenso forse è una piccola storia d'amore, forse una grande lezione sulla possibilità di non fermarsi. Di espiare, dimenticare, ricominciare. «Vederli andare via è la cosa più difficile, perché: dove andranno. Sono ancora così piccoli, e torneranno da dove sono venuti, e dove sono venuti è il motivo per cui stanno qui».