"Gli scacchi sono la palestra della mente," diceva Lenin, un altro appassionato di quelle sessantaquattro caselle su cui Bobby Fischer ha bruciato tutta la sua vita, dal paradiso della fama all'inferno della vergogna. "Bobby Fischer against the World" è la storia di un bambino prodigio diventato uomo di fronte a una scacchiera, una superstar otto volte consecutive campione americano, bandiera degli Usa negli anni roventi della Guerra Fredda e infine nemico pubblico, senza passaporto, dignità e diritti. Genio, febbre e follia di un mondo che perdeva se stesso prima ancora dei propri simboli. Perché contro gli abissi dell'anima non ci sono contromosse. Il libro contiene "Un tempo, una vita" a cura di Giacomo Mondadori. Che cosa è successo a Bobby Fischer dopo la vittoria ai Mondiali? Vittorio Giacopini ci propone, di quegli anni, una rievocazione suggestiva, in cui fatti e personaggi sono reali ma "tutto il resto è invenzione, fantasia, interpretazione arbitraria, tradimento". Sandro Veronesi, Bobby Fischer l'ha conosciuto davvero. Il suo racconto è la cronaca della "Rivincita del XX secolo" tra il giovane americano e il sovietico Spasskij. Era il 1992. Nelle sue note la regista Liz Garbus ci spiega la genesi e lo sviluppo del film, mentre le recensioni di Alberto Crespi e Nanni Delbecchi analizzano lo "shining" del campione.
"Siate affamati, siate folli," diceva più o meno Steve Jobs in quello che oggi è un mantra per milioni e milioni di suoi fan, seguaci di un marchio che in meno di quarant'anni è diventato il simbolo di uno stile di vita seguito ai quattro angoli del globo. "Steve Jobs. L'intervista perduta" è un reperto che riemerge dopo vent'anni di oblio, la preziosa possibilità di spingere il tasto rewind e rivivere la nascita di un sogno, quello di un ventenne californiano che in un garage di Cupertino, nel cuore degli anni settanta, ha visto il futuro che noi tutti oggi viviamo. Settanta minuti di intervista esclusiva e inedita a Steve Jobs in un momento chiave della sua vita. Per rivivere la nascita di un sogno. Uno sguardo quasi archeologico sugli albori di Jobs, di Apple e dell'informatica e una visione nitida sul suo futuro. Che è il nostro oggi. Perché vivere vuole anche dire rifiutare l'ovvio, e cercare sempre qualcosa di più bello di quello che già si possiede. Il libro contiene "L'intervista", con una introduzione di Riccardo Staglianò. Riemerge fortunosamente da un garage un'intervista del 1995 a Steve Jobs, raccolta in un momento chiave della sua vita e della sua carriera: sono trascorsi dieci anni dalla sua tumultuosa uscita da Apple e di lì a poco vi farà rientro.
La miniserie è incentrata sulla storia di Maria di Nazareth intrecciata a quella della Maddalena.
Fa da sfondo alla fiction la Palestina di 2000 anni fa.
Si mettono dunque a confronto due donne diverse ma accomunate dall’amore per Gesù: Maria, senza peccato, da cui tutto ha avuto inizio, e Maddalena, la donna dei sette demoni che per prima vedrà risorto il Cristo.
Nel documentario Le strade di Sant’Ignazio, il conduttore televisvo Massimo Giletti guida lo spettatore alla scoperta della vita e della spiritualità della figura di Sant’Ignazio, frate cappuccino vissuto nel ‘700. Battezzato come Lorenzo Maurizio Belvisotti, ma conosciuto da tutti come padre Ignazio, Sant’Ignazio da Santhià viveva a Torino, nel convento del Monte dei Cappuccini e ogni giorno scendeva in città a portare conforto ai malati e ai poveri. È stato canonizzato nel 2002 da Giovanni Paolo II, ma alla sua morte, nel 1770 era già un santo.
Proprio alla canonizzazione è dedicato uno secondo documentario La città di Ignazio: un anno di celebrazioni, feste, eventi che la città di Santhià ha dedicato al “suo” Ignazio nei giorni della canonizzazione.
Il DVD è inoltre arricchito da una galleria fotografica sui giorni dei festeggiamenti.
Dopo Bob Dylan e gli Stones, Martin Scorsese continua il suo viaggio nella grande musica pop/rock del Novecento con un documentario sulla vita di George Harrison, il "terzo" Beatles, il chitarrista, colui che più di tutti gli altri ha saputo defilarsi dalle scene scegliendo un percorso spirituale intimo e irripetibile. George Harrison: "Living in the Material World" è prima di tutto il racconto di un'esperienza straordinaria e fuggente, gli otto anni che hanno cambiato la storia della musica pop con la rivoluzione culturale dei Beatles, un quadrato illuminato da un successo immortale di cui George Harrison era un vertice. Poi, dopo il 1970, la storia di un uomo in viaggio verso una spiritualità sempre più intensa, una ricerca di se stesso e di nuovi significati costellata da nuovi successi da solista. Una storia di musica e vita raccontata sulla scena, oltre che da Harrison stesso e dagli altri tre Beatles, da personaggi come Ravi Shankar, Eric Clapton, Jackie Stewart, Terry Gilliam, George Martin, Jane Birkin, Yoko Ono, Klaus Voorman, Phil Spector, Tom Petty e altri ancora, compresi moglie e figlio di Harrison. Il libro allegato al DVD, e curato da Federico Pontiggia, raccoglie un'intervista al regista, un'indagine sul ruolo della musica nel cinema di Scorsese e un'analisi critica del film.
In collaborazione con frati minori cappuccini san Giovanni rotondo
Dal convento dei Frati Minori Cappuccini di S. Giovanni Rotondo un messaggio di fede e di amore cristiano.
contiene una preghiera a san pio da Pretrelcina di Giovanni Paolo II.
"Ha gli occhi di Caligola, ma la bocca di Marilyn Monroe" diceva di Margaret Thatcher il presidente francese Mitterrand, fotografando con una battuta fulminante il paradosso del politico inglese più importante del Novecento dopo Winston Churchill. "The Iron Lady" è uno specchio nel quale, trent'anni dopo, la Gran Bretagna e l'intero Occidente, squassati da una crisi che affonda inesorabile la lama nella carne viva della società, ritrovano l'immagine deformata di una politica che ha perduto la strada per il futuro, incapace di fermare il tragico gioco a somma zero tra i sommersi e i salvati. Perché un'icona si nutre di sentimenti profondi. Come l'odio e l'amore. Il libro "This was England", a cura di Alessandro Bignami, raccoglie un pezzo inedito del corrispondente Ansa da Londra su come l'Inghilterra ha reagito al film sulla Thatcher, una cronologia della vita di Maggie e le interviste al regista, al produttore, alla sceneggiatrice e a Meryl Streep, protagonista di un'altra interpretazione da Oscar. A chiudere, un saggio critico di Emanuela Martini sulla "British Renaissance", la rinascita del cinema inglese durante il regno della "Lady di ferro".
Il film ripercorre la vita dell'ex-Primo Ministro britannico Margaret Thatcher, compresa l'infanzia, la sua carriera politica e i 17 giorni antecedenti alla guerra delle Falkland nel 1982.
Girato in Egitto e nel Sinai, con uno dei set più maestosi mai costruiti, questo film del 1956 racconta la storia della vita di Mosè, un tempo il favorito nella dimora del Faraone, che voltò le spalle a una vita da privilegiato per condurre il suo popolo verso la libertà.
Prima donna aviatrice ad attraversare l'Oceano Atlantico, prima a tentare il giro del mondo, celebrità assoluta del suo tempo, business woman ante litteram, figura animata da un indomabile desiderio di libertà, Amelia Earhart fu resa leggendaria dalla sua tragica sparizione nel nulla, il 2 luglio del 1937. Inutili le miliardarie ricerche autorizzate da Roosvelt: il destino la consegnava al mito, alle ipotesi di spionaggio, al ritorno perpetuo nell'immaginario lagato ai misteri insoluti, fuori e dentro lo schermo.
Chi è San Gaetano Thiene? Dove è vissuto? Quando? Perché è stato fatto santo? La storia di un classico reportage televisivo viene stravolto dal protagonista, preso dalla vicenda che deve raccontare: un tranquillo documentario diventa un'avventura da vivere giorno per giorno. Inizia così un lungo viaggio condotto a braccio e a due voci, con momenti divertenti, sorprese e un finale inaspettato.
Lo straordinario pianista jazz Michel Petrucciani, il genio alto un metro e due centimetri, riposa dal 1999 nel cimitero degli artisti per antonomasia, il Père Lachaise di Parigi, stroncato da una malattia crudele che l'ha portato via al mondo a soli trentasei anni. Ora questo artista inimitabile rivive nel documentario di Michael Radford, presentato all'ultimo Festival di Cannes e uscito con successo in sala anche in Italia. Come in un sogno, ripercorriamo la vita di un freak a cui tutto il mondo si è inchinato, il primo straniero che poté esibirsi al mitico Blue Note di New York. Il pianoforte gli parlava e lui rispondeva, ebbe quattro mogli e donne ovunque: visse con ironia e sregolata ubiquità un'esistenza a mille, tutta d'un fiato, di cui Radford tenta di intercettare l'unicità costringendosi a evitare la retorica. Una ricca collezione di interviste e materiali di archivio ci racconta la storia di un uomo dall'incredibile talento, che ha dovuto sconfiggere un pesante handicap fisico per diventare un indiscusso gigante della musica.