Primato di Dio e primato dell'esercizio delle virtù teologali: ecco, in estrema sintesi, il contenuto di queste pagine nelle quali don Divo Barsotti, seguendo il suo istinto spirituale, ha inquadrato ogni aspetto della vita umana, gettando una luce che ci permette di diventare più coscienti che l'esistenza, per essere autentica e dare un frutto che non si corrompe e non marcisce, deve essere una vita religiosa.
Barsotti, in questo commento al Cantico dei Cantici, libro sacro pensato da lui come raccolta di canti nati dall’espressione di una passione umana d’amore, ma a cui l’autore ispirato ha conferito un’unità con un significato e un valore profetico, si mette sulla scia della tradizione che da sempre lo ha interpretato come il libro per eccellenza della vita spirituale, anzi dell’espe- rienza mistica.
Il Cantico è, secondo Barsotti, «il culmine a cui tende l’ispirazione profetica e sapienziale, è il vertice nel quale l’ispirazione profetica e l’ispirazione sa- pienziale si riassumono in un messaggio che in qualche modo conclude tutta la Bibbia». È il libro che annuncia l’Incarnazione e manifesta la dimensione vera, essenziale della vita spirituale. Una vita che non è esercizio di virtù, ma un rapporto di amore i cui due termini sono Dio e l’uomo, Dio e il suo popo- lo, Cristo e la sua Chiesa. «Così la vita spirituale implica una ricca esperienza analoga a quella dei sensi. È un ascolto della parola, è un essere inebriati da un profumo, è un mangiare Dio, un sentirsi pieni di Dio; è contatto, è unione che trasforma uno nell’altro».
Destinatari
Sacerdoti, religiosi.
L'autore
Divo Barsotti è unanimemente riconosciuto come mistico, e come uno degli scrittori di spiritualità più importanti del secolo appena trascorso. Ha scritto commenti alla Sacra Scrittura, studi su vite di santi, opere di spiritualità, poesie. Tra i suoi testi più importanti: Il Mistero cristiano nell’Anno liturgico, Il Signore è uno, Meditazioni sull’Esodo, La teologia spirituale di san Giovanni della Croce. Ha fondato la “Comunità dei figli di Dio”. Ha insegnato teologia per più di trent’anni presso la Facoltà teologica di Firenze e ha vinto diversi premi letterari come scrittore religioso.
Barsotti, con la sua consueta profondità teologica che illumina l’ineffabile piano di Dio in Cristo, rivelatore dell’uomo all’uomo, presenta lo sviluppo della vita cristiana come cammino di ritorno al paradiso da cui il peccato lo ha allontanato. Nelle singole meditazioni egli riflette sulle leggi secondo le quali il ritorno si realizza: la conversione, l’umiltà, il distacco, l’obbedienza, l’infanzia spirituale, la verginità, il lavoro, il silenzio.Tutto in dipendenza dalla Parola di Dio e dall’azione dello Spirito Santo, nell’inserimento sacramentale, al fine che nasca e viva l’uomo secondo l’immagine, Cristo, che porta al Padre.
Destinatari
Sacerdoti, religiosi e gruppi di preghiera.
Autore
Divo Barsotti è unanimemente riconosciuto come mistico, e come uno degli scrittori di spiritualità più importanti del secolo appena trascorso. Ha scritto commenti alla Sacra Scrittura, studi su vite di santi, opere di spiritualità, poesie.Tra i suoi testi più importanti: Il Mistero cristiano nell’Anno liturgico, Il Signore è uno, Meditazioni sull’Esodo, La teologia spirituale di san Giovanni della Croce. Ha fondato la “Comunità dei figli di Dio”.Vicino alla sensibilità del cristianesimo orientale, Barsotti ha, tra gli altri, il merito di aver fatto conoscere in Italia figure di santi della Russia quali Sergio di Radonez, Serafino di Sarov, Silvano di Monte Athos. Ha insegnato teologia per più di trent’anni presso la Facoltà teologica di Firenze e ha vinto diversi premi letterari come scrittore religioso.
«Il Salterio è parola rivolta a Dio, è preghiera. Non è un libro che tu leggi, nemmeno più soltanto una parola che ascolti, ma una parola che tu stesso dici. Questa è la differenza del Salterio nei confronti degli altri libri della Scrittura: ascolti “uno” che ti parla e tu stesso parli a “uno” che ascolta. Il libro del Salterio, a differenza di ogni altro libro anche della sacra Scrittura, non ti prepara alla preghiera e non è lettura di insegnamento che segue alla preghiera; è la tua preghiera stessa e, perché è la tua preghiera, è l’espressione autentica della tua medesima vita, dal momento che la vita dell’uomo è rapporto e il rapporto supremo dell’uomo è quello con Dio».
Destinatari
Per chi cerca un primo approccio ai Salmi, ma anche per chi vuole avvicinarsi al Salterio attraverso le parole di un grande mistico.
L’autore
Divo Barsotti si trasferì a Firenze pochi anni dopo l’ordinazione sacerdotale per interessamento di Giorgio La Pira, e iniziò la sua attività di predicatore e scrittore. È unanimemente riconosciuto come mistico, e come uno degli scrittori di spiritualità più importanti del secolo appena trascorso. Ha scritto commenti alla Sacra Scrittura, studi su vite di santi, opere di spiritualità, poesie.Tra i suoi testi più importanti: Il Mistero cristiano nell’Anno liturgico, Il Signore è uno, Meditazioni sull’Esodo, La teologia spirituale di san Giovanni della Croce, Meditazione sull’Apocalisse, La fuga immobile. Ha fondato la “Comunità dei figli di Dio”, famiglia religiosa di monaci, che vivono in case di vita comune, suore e laici consacrati che vivono nel mondo.Vicino alla sensibilità del cristianesimo orientale, Barsotti ha, tra gli altri, il merito di aver fatto conoscere in Italia figure di santi della Russia quali Sergio di Radonez, Serafino di Sarov, Silvano di Monte Athos. Ha insegnato teologia per più di trent’anni presso la Facoltà teologica di Firenze e ha vinto diversi premi letterari come scrittore religioso.
Le «prediche al Papa» di don Divo Barsotti, tenute nel 1971 durante il pontificato di Paolo VI nel contesto degli annuali Esercizi spirituali alla Curia romana, affondano le radici nella sua ampia e profonda esperienza mistica del mistero di Cristo e della Chiesa, centro della storia umana e cosmica. Le esortazioni spirituali lasciano così affiorare, nel suo rapporto e inserimento fondamentale nella vita cristiana, una stupenda teologia del sacerdozio: a partire dalla vocazione sino al sacrificio eucaristico, «supremo esercizio del ministero sacerdotale cristiano», passando attraverso riflessioni sulla missione, la testimonianza, l’ascolto della Parola, la dimensione della carità, la preghiera personale e liturgica. Costante è l’aggancio all’insegnamento del Concilio Ecumenico Vaticano II.
Destinatari
Un ampio pubblico di religiosi e laici credenti.
Autore
Divo Barsotti (Palaia/Pisa,1914 Firenze,2006), pochi anni dopo l’ordinazione sacerdotale, per interessamento di Giorgio La Pira si trasferì a Firenze, dove iniziò la sua attività di predicatore e scrittore. Ai nostri giorni è unanimemente riconosciuto come mistico, e come uno degli scrittori di spiritualità più importanti del secolo appena trascorso. La sua produzione letteraria è notevolissima: più di 150 libri, molti dei quali tradotti in altre lingue, e diverse centinaia di articoli presso quotidiani e riviste di spiritualità. Ha fondato la “Comunità dei figli di Dio”, famiglia religiosa di monaci (sacerdoti e fratelli), che vivono in case di vita comune, suore e laici consacrati che vivono nel mondo.
Le tre meditazioni sui libri di Giuditta e di Ester e sul racconto di Susanna nel libro di Daniele, tenute da Don Divo Barsotti in circostanze diverse e pubblicate separatamente, sono qui raccolte in un solo volume. Esse non vogliono essere né una indagine storica,perché forse di strettamente storico non c’è molto, né una dotta critica testuale, ma una lettura simbolica e teologica di queste figure di donne,che sono al centro di tutta la letteratura ispirata degli ultimi secoli del giudaismo.In queste figure è rappresentata sempre la nazione santa e si vuole esprimere una teologia della storia, vedendo la storia sacra di Israele come riassunta in un solo episodio: tutte le potenze del male, per quanto ingenti, sono destinate alla sconfitta, siano esse rappresentate da un esercito sterminato,o da personaggi onnipotenti, o ancora dai detentori del potere civile, religioso e giudiziario. Le armi di Dio sono la bellezza, la pietà, la fede e il coraggio di Giuditta; la preghiera umile, fidente e intercedente di Ester; l’onestà, la fedeltà e l’abbandono in Dio di Susanna.
AUTORE Divo Barsotti (Palaia/Pisa, 1914 Firenze, 2006),pochi anni dopo l’ordinazione sacerdotale, per interessamento di Giorgio La Pira si trasferì a Firenze, dove iniziò la sua attività di predicatore e scrittore.Ai nostri giorni è unanimemente riconosciuto come mistico, e come uno degli scrittori di spiritualità più importanti del secolo appena trascorso.La sua produzione letteraria è notevolissima: più di 150 libri,molti dei quali tradotti in altre lingue, e diverse centinaia di articoli presso quotidiani e riviste di spiritualità.Ha scritto commenti alla Sacra Scrittura,studi su vite di santi,opere di spiritualità,poesie.Tra i suoi testi più importanti:Il Mistero cristiano nell’Anno liturgico,Il Signore è uno, Meditazioni sull’Esodo, La teologia spirituale di san Giovanni della Croce, Meditazione sull’Apocalisse,La fuga immobile. Ha fondato la “Comunità dei figli di Dio”,famiglia religiosa di monaci (sacerdoti e fratelli), che vivono in case di vita comune,suore e laici consacrati che vivono nel mondo; in tutto circa duemila membri.Vicino alla sensibilità del cristianesimo orientale,Barsotti ha,tra gli altri, anche il merito di aver fatto conoscere in Italia figure di santi della Russia quali Sergio di Radonez, Serafino di Sarov, Silvano di Monte Athos, con il suo lavoro Cristianesimo russo. Ha insegnato teologia per più di trent’anni presso la Facoltà teologica di Firenze e ha vinto diversi premi letterari come scrittore religioso.
I diari di don Divo Barsotti costituiscono una testimonianza unica nella vita spirituale italiana del XX secolo.Essi ci offrono un tesoro immenso di scorci su ciò che può essere la vita quando un uomo prende sul serio ciò che Dio ha dato al mondo in Cristo Gesù.Durante la sua vita Barsotti ha pubblicato diciannove volumi dei diari che coprono circa sessant’anni della sua esistenza. Stefano Albertazzi li ha letti tutti e in questo volume ne propone le linee portanti e i frutti della sua estenuante e innovativa ricerca. Albertazzi è riuscito a portare a compimento un’impresa assai rischiosa.Ha voluto infatti presentare in modo sistematico una mole vastissima di materiale a partire da un genere letterario che non è affatto sistematico. Con una scelta giudiziosa di brani e grazie ai suoi commenti,Albertazzi ci offre in questo volume un incontro profondo con il pensiero e lo spirito dei diari. È certo che il lavoro di Albertazzi è un nuovo significativo contributo agli studi su Barsotti. Finora nessuno aveva concentrato la propria attenzione in modo così sistematico e coscienzioso sui diari.È ovvio che Albertazzi ci offre la sua interpretazione,il suo personale punto di vista,nel scegliere i temi che formano i capitoli di questo libro.Questi temi sono però affascinanti il duplice abisso,assumere tutto,la preghiera,la morte,ecc..ed è con successo che Albertazzi mostra di trarli dai diari stessi.
AUTORE
Stefano (Emanuele) Albertazzi,è nato a Bologna nel 1972.Dal 1995 è membro della Comunità dei figli di Dio,fondata da Divo Barsotti e dal 2003 è sacerdote.Dopo gli studi di baccalaureato presso la Facoltà Teologica dell’Italia Centrale a Firenze,ha conseguito la licenza e il dottorato in teologia monastica presso il Pontificio Istituto Sant’Anselmo a Roma.Nel 2006 ha pubblicato per le Edizioni Parva la tesi di licenza dal titolo:La ‘meditatio mortis’ nella tradizione monastica dei primi secoli.
Divo Barsotti,(Palaia,1914 – Firenze, 2006),pochi anni dopo l'ordinazione sacerdotale,iniziò la sua attività di predicatore e discrittore.Ai nostri giorni è unanimemente riconosciuto come mistico,e come uno degli scrittori di spiritualità più importanti del secolo appena trascorso.La sua produzione letteraria è notevolissima:più di 150 libri, molti dei quali tradotti in lingue straniere. Tra i suoi testi più importanti:Il Mistero cristiano nell'anno liturgico, Il Signore è uno, Meditazioni sull'Esodo, La teologia spirituale di San Giovanni della Croce, La religione di Giacomo Leopardi, La fuga immobile.Ha insegnato teologia per più di trent'anni presso la Facoltà teologica di Firenze.
Don Divo lo chiamava "il Sermone della Montagna". Quante volte lo ha commentato nella sua predicazione! Da esso ne trasse persino dei versetti la ripetizione delle otto Beatitudini - che proclamò sotto forma di preghiera per tutta la vita, tutti i santi giorni che Dio mandava sulla terra, appena alzato al mattino presto. E quando diede vita ad un movimento di persone che seguivano la sua spiritualità, la Comunità dei figli di Dio, don Divo istituì come motto della Comunità una frase tratta dal Sermone della Montagna: "Ut sitis filii Patris vestri": "affinché siate figli del Padre vostro celeste" (Mt 5,45). D'altro canto, anche il nome stesso della sua Comunità, questo essere "figli di Dio", non è forse il filo conduttore di tutto il Discorso della Montagna?Il tema è di una importanza capitale, decisiva, nel cristianesimo di sempre. Infatti, se non sappiamo di essere figli, saremo sempre degli orfani che vagano nel mondo senza sapere bene perché siamo qui e che cosa dobbiamo fare. Mentre, se saremo veramente figli e realizzeremo la nostra adozione filiale, saremo sempre in faccia al Padre, umili e semplici. Potremo forse anche essere perseguitati ("beati voi quando vi perseguiteranno"), ma saremo sempre vivi e figli. Potremo essere anche uccisi, ma saremo sempre vivi e figli.
Il volume riunisce alcuni testi pubblicati in precedenza separatamente (La preghiera in san Francesco, Le Lodi di Dio Altissimo, Questo è il mio testamento, La preghiera). Al centro la mistica e la preghiera di San Francesco, la sua immersione nel mistero di Cristo che lo porta alla gioia pura dell’amore nella lode. Nel Testamento san Francesco parla della sua vita come vangelo vivo quale unica regola da seguire e quale vera preghiera animata dallo Spirito Santo. Infine si considera la preghiera di san Francesco quale partecipazione in Cristo alla vita trinitaria nella docilità allo Spirito Santo e nel rapporto di amore con il Verbo incarnato, morto e risorto. L’interesse per il volume è rappresentato dalla ri-lettura di don Divo, un mistico contemporaneo che guida alla conoscenza di un grande mistico del passato.
Divo Barsotti (Palaia, 1914 - Firenze, 2006), pochi anni dopo l’ordinazione sacerdotale, per interessamento di Giorgio La Pira si trasferì a Firenze, dove iniziò la sua attività di predicatore e scrittore. Ai nostri giorni è unanimemente riconosciuto come mistico, e come uno degli scrittori di spiritualità più importanti del secolo appena trascorso. La sua produzione letteraria è notevolissima: più di 150 libri, molti dei quali tradotti in altre lingue, e diverse centinaia di articoli presso quotidiani e riviste di spiritualità. Ha scritto commenti alla Sacra Scrittura, studi su vite di santi, opere di spiritualità, poesie. Tra i suoi testi più importanti: Il Mistero cristiano nell’Anno liturgico, Il Signore è uno, Meditazioni sull’Esodo, La teologia spirituale di san Giovanni della Croce, La religione di Giacomo Leopardi, La fuga immobile. Ha fondato la “Comunità dei figli di Dio”, famiglia religiosa di monaci (sacerdoti e fratelli), che vivono in case di vita comune, e laici consacrati che vivono nel mondo; in tutto circa duemila membri. Vicino alla sensibilità del cristianesimo orientale, Barsotti ha, tra gli altri, anche il merito di aver fatto conoscere in Italia figure di santi della Russia quali Sergio di Radonez, Serafino di Sarov, Silvano di Monte Athos, con il suo lavoro Cristianesimo russo. Ha insegnato teologia per più di trent’anni presso la Facoltà teologica di Firenze e ha vinto diversi premi letterari come scrittore religioso.
Il libro tutto si ispira al n. 2 della Costituzione del Vaticano II, Sacrosantum Concilium. Barsotti mette in luce in modo magistrale e profondo come il concetto di Chiesa è inscindibile da quello di mistero liturgico. La Chiesa non è semplicemente una società, ma un corpo, anzi è il corpo di Cristo e come tale nasce, vive e si alimenta nell’eucaristia. Con l’afflato mistico e il tono quasi lirico di chi vive personalmente in profondità ciò di cui parla, definisce l’atto liturgico come l’ “atto di tutta la Chiesa, l’atto del Cristo totale in cui il Cristo non è separabile dalla Chiesa.”
Divo Barsotti (Palaia, 1914 - Firenze, 2006), pochi anni dopo l’ordinazione sacerdotale, per interessamento di Giorgio La Pira si trasferì a Firenze, dove iniziò la sua attività di predicatore e scrittore. Ai nostri giorni è unanimemente riconosciuto come mistico, e come uno degli scrittori di spiritualità più importanti del secolo appena trascorso. La sua produzione letteraria è notevolissima: più di 150 libri, molti dei quali tradotti in altre lingue, e diverse centinaia di articoli presso quotidiani e riviste di spiritualità. Ha scritto commenti alla Sacra Scrittura, studi su vite di santi, opere di spiritualità, poesie. Tra i suoi testi più importanti: Il Mistero cristiano nell’anno liturgico, Il Signore è uno, Meditazioni sull’Esodo, La teologia spirituale di san Giovanni della Croce, La religione di Giacomo Leopardi, La fuga immobile. Ha fondato la “Comunità dei figli di Dio”, famiglia religiosa formata da monaci (sacerdoti e fratelli) che vivono in case di vita comune e laici consacrati che vivono nel mondo; in tutto circa duemila membri. Vicino alla sensibilità del cristianesimo orientale, Barsotti ha, tra gli altri, anche il merito di aver fatto conoscere in Italia figure di santi della Russia quali Sergio di Radonez, Serafino di Sarov, Silvano di Monte Athos, con il suo lavoro Cristianesimo russo. Ha insegnato teologia per più di trent’anni presso la Facoltà teologica di Firenze e ha vinto diversi premi letterari come scrittore religioso.
Cosa significa concretamente “credere e vivere nella Provvidenza”? In questo volume Divo Barsotti, con la saggezza di un maestro spirituale, passa in rassegna tutti i momenti della giornata del cristiano da vivere alla presenza del Signore. Questa è esattamente la scansione della giornata e del volume: Mi alzo, Mi lavo, Mi vesto, Esco al lavoro, Ancora il lavoro, Mi riposo, Mangio, Vivo con gli altri, Parlo, Mi muovo, Mi addormento.
Non c’è niente nella nostra vita che da Dio non provenga e a Dio non tenda.
Divo Barsotti (Palaia, 1914 - Firenze, 2006), pochi anni dopo l’ordinazione sacerdotale, per interessamento di Giorgio La Pira, si trasferì a Firenze, dove iniziò la sua attività di predicatore e di scrittore. Ai nostri giorni è unanimemente riconosciuto come mistico e come uno degli scrittori di spiritualità più importanti del secolo appena trascorso. La sua produzione letteraria è notevolissima: più di 150 libri, molti dei quali tradotti in lingue straniere, diverse centinaia di articoli presso quotidiani e riviste di spiritualità. Ha scritto commenti alla Sacra Scrittura, studi su vite di santi, opere di spiritualità, diari e poesie. Tra i suoi testi più importanti: Il Mistero cristiano nell’anno liturgico, Il Signore è uno, Meditazioni sull’Esodo, La teologia spirituale di san Giovanni delle Croce, La religione di Giacomo Leopardi, La fuga immobile. Ha fondato la “Comunità dei figli di Dio”, famiglia religiosa che comprende monaci, religiosi che vivono in case di vita comune e laici consacrati che vivono nel mondo; in tutto, circa duemila persone. Vicino alla sensibilità del Cristianesimo orientale, Barsotti ha, tra gli altri, anche il merito di avere fatto conoscere in Italia figure di santi della Russia quali Sergio di Radonez, Serafino di Sarov, Silvano del Monte Athos, con il suo lavoro Cristianesimo russo. Ha insegnato teologia per più di trent’anni presso la Facoltà teologica di Firenze e ha vinto diversi premi letterari come scrittore religioso.