Nel documentario Le strade di Sant’Ignazio, il conduttore televisvo Massimo Giletti guida lo spettatore alla scoperta della vita e della spiritualità della figura di Sant’Ignazio, frate cappuccino vissuto nel ‘700. Battezzato come Lorenzo Maurizio Belvisotti, ma conosciuto da tutti come padre Ignazio, Sant’Ignazio da Santhià viveva a Torino, nel convento del Monte dei Cappuccini e ogni giorno scendeva in città a portare conforto ai malati e ai poveri. È stato canonizzato nel 2002 da Giovanni Paolo II, ma alla sua morte, nel 1770 era già un santo.
Proprio alla canonizzazione è dedicato uno secondo documentario La città di Ignazio: un anno di celebrazioni, feste, eventi che la città di Santhià ha dedicato al “suo” Ignazio nei giorni della canonizzazione.
Il DVD è inoltre arricchito da una galleria fotografica sui giorni dei festeggiamenti.
Dopo Bob Dylan e gli Stones, Martin Scorsese continua il suo viaggio nella grande musica pop/rock del Novecento con un documentario sulla vita di George Harrison, il "terzo" Beatles, il chitarrista, colui che più di tutti gli altri ha saputo defilarsi dalle scene scegliendo un percorso spirituale intimo e irripetibile. George Harrison: "Living in the Material World" è prima di tutto il racconto di un'esperienza straordinaria e fuggente, gli otto anni che hanno cambiato la storia della musica pop con la rivoluzione culturale dei Beatles, un quadrato illuminato da un successo immortale di cui George Harrison era un vertice. Poi, dopo il 1970, la storia di un uomo in viaggio verso una spiritualità sempre più intensa, una ricerca di se stesso e di nuovi significati costellata da nuovi successi da solista. Una storia di musica e vita raccontata sulla scena, oltre che da Harrison stesso e dagli altri tre Beatles, da personaggi come Ravi Shankar, Eric Clapton, Jackie Stewart, Terry Gilliam, George Martin, Jane Birkin, Yoko Ono, Klaus Voorman, Phil Spector, Tom Petty e altri ancora, compresi moglie e figlio di Harrison. Il libro allegato al DVD, e curato da Federico Pontiggia, raccoglie un'intervista al regista, un'indagine sul ruolo della musica nel cinema di Scorsese e un'analisi critica del film.
In collaborazione con frati minori cappuccini san Giovanni rotondo
Dal convento dei Frati Minori Cappuccini di S. Giovanni Rotondo un messaggio di fede e di amore cristiano.
contiene una preghiera a san pio da Pretrelcina di Giovanni Paolo II.
"Ha gli occhi di Caligola, ma la bocca di Marilyn Monroe" diceva di Margaret Thatcher il presidente francese Mitterrand, fotografando con una battuta fulminante il paradosso del politico inglese più importante del Novecento dopo Winston Churchill. "The Iron Lady" è uno specchio nel quale, trent'anni dopo, la Gran Bretagna e l'intero Occidente, squassati da una crisi che affonda inesorabile la lama nella carne viva della società, ritrovano l'immagine deformata di una politica che ha perduto la strada per il futuro, incapace di fermare il tragico gioco a somma zero tra i sommersi e i salvati. Perché un'icona si nutre di sentimenti profondi. Come l'odio e l'amore. Il libro "This was England", a cura di Alessandro Bignami, raccoglie un pezzo inedito del corrispondente Ansa da Londra su come l'Inghilterra ha reagito al film sulla Thatcher, una cronologia della vita di Maggie e le interviste al regista, al produttore, alla sceneggiatrice e a Meryl Streep, protagonista di un'altra interpretazione da Oscar. A chiudere, un saggio critico di Emanuela Martini sulla "British Renaissance", la rinascita del cinema inglese durante il regno della "Lady di ferro".
Il film ripercorre la vita dell'ex-Primo Ministro britannico Margaret Thatcher, compresa l'infanzia, la sua carriera politica e i 17 giorni antecedenti alla guerra delle Falkland nel 1982.
Girato in Egitto e nel Sinai, con uno dei set più maestosi mai costruiti, questo film del 1956 racconta la storia della vita di Mosè, un tempo il favorito nella dimora del Faraone, che voltò le spalle a una vita da privilegiato per condurre il suo popolo verso la libertà.
Prima donna aviatrice ad attraversare l'Oceano Atlantico, prima a tentare il giro del mondo, celebrità assoluta del suo tempo, business woman ante litteram, figura animata da un indomabile desiderio di libertà, Amelia Earhart fu resa leggendaria dalla sua tragica sparizione nel nulla, il 2 luglio del 1937. Inutili le miliardarie ricerche autorizzate da Roosvelt: il destino la consegnava al mito, alle ipotesi di spionaggio, al ritorno perpetuo nell'immaginario lagato ai misteri insoluti, fuori e dentro lo schermo.
Chi è San Gaetano Thiene? Dove è vissuto? Quando? Perché è stato fatto santo? La storia di un classico reportage televisivo viene stravolto dal protagonista, preso dalla vicenda che deve raccontare: un tranquillo documentario diventa un'avventura da vivere giorno per giorno. Inizia così un lungo viaggio condotto a braccio e a due voci, con momenti divertenti, sorprese e un finale inaspettato.
Lo straordinario pianista jazz Michel Petrucciani, il genio alto un metro e due centimetri, riposa dal 1999 nel cimitero degli artisti per antonomasia, il Père Lachaise di Parigi, stroncato da una malattia crudele che l'ha portato via al mondo a soli trentasei anni. Ora questo artista inimitabile rivive nel documentario di Michael Radford, presentato all'ultimo Festival di Cannes e uscito con successo in sala anche in Italia. Come in un sogno, ripercorriamo la vita di un freak a cui tutto il mondo si è inchinato, il primo straniero che poté esibirsi al mitico Blue Note di New York. Il pianoforte gli parlava e lui rispondeva, ebbe quattro mogli e donne ovunque: visse con ironia e sregolata ubiquità un'esistenza a mille, tutta d'un fiato, di cui Radford tenta di intercettare l'unicità costringendosi a evitare la retorica. Una ricca collezione di interviste e materiali di archivio ci racconta la storia di un uomo dall'incredibile talento, che ha dovuto sconfiggere un pesante handicap fisico per diventare un indiscusso gigante della musica.
Paolo Brosio, in veste di inviato, ci accompagna in un percorso tra fede e ragione, attraverso vicende vere che hanno tutte un denominatore comune: una forza straordinaria, un'energia che appare sovrannaturale, che colpisce e sorprende anche chi non è credente. Un viaggio emozionante per comprendere il fenomeno Medjugorje e i suoi segreti - forte delle testimonianze esclusive dei veggenti che da trent'anni dialogano con la Madonna - affrontato con rispetto e il consueto rigore.
Due grandi attori italiani per raccontare un Santo sociale torinese che ha speso la vita a favore dei ragazzi poveri e degli operai. In Non sono Cavaliere Remo Girone dà voce e volto a San Leonardo Murialdo per il Museo degli Artigianelli di Torino. Leonardo Murialdo è l'unico Santo sociale dell'Ottocento Piemontese nato nel cuore di torino. In questa città ha sede il museo, in corso Palestro 14, che ripercorre non solo la sua vita, ma anche le opere e le intuizioni di straordinaria attualità. Remo Girone lo inetrpreta con uno stile sobrio e intenso che riesce a dialogare con le ansie e i problemi della donna e dell'uomo di oggi.
Una fiction per tutti, per scoprire la storia di un uomo, Giuseppe Allamano, che ha fatto la storia della missione nel mondo. Si può partire, andare molto lontano anche stando fermi! Si può stare a Torino e, nello stesso tempo, viaggiare nel cuore dell'Africa incontaminata.