Il testo affronta in modo completo e secondo il noto approccio interconfessionale del centro Studi triestino tutti gli aspetti del pensiero di Albert Schweitzer nei temi e nella complessità della sua evoluzione. Vengono trattati così: il tema delle famose Vite di Gesù, il tema escatologico, la mistica di Paolo e l'etica, ed infine il pensiero sul rispetto della vita che ha guidato l'Autore nei suoi 14 soggiorni in Africa dove ha operato a favore dei poveri e degli ammalati, a Lambaréné. Contributi di: Dario Fiorensoli, Enrico Colombo, Erich Noffke, Gianfranco Hofer, Ernesto Borghi, Luciano Valle, Alberto Guglielmi, Alessandro Tenagli
Corruzione a tutti i livelli della vita economica, civile e politica, la pratica endemica degli scambi di favori, lo sfruttamento di risorse pubbliche a vantaggio di interessi privati, la diffusa mafiosità dei comportamenti. E una sorprendente maggioranza degli italiani che approva e nutre questa impresa.
Come siamo giunti alla misera situazione nella quale ci troviamo?
Per Roberta De Monticelli il male è antico e affonda nella tendenza degli italiani a “prendere il mondo com’è”, senza nessun riguardo per la virtù.
Contro tale scetticismo etico, il rimedio è difendere la serietà della nostra esperienza morale, smentendo la convinzione che non esista verità o falsità in materia di giudizio pratico, cioè del giudizio che risponde alla domanda: “che cosa devo fare?”.
Roberta De Monticelli insegna Filosofia della persona all’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano. Tra i suoi libri Esercizi di pensiero per apprendisti filosofi (Bollati Boringhieri 2006) e L’ordine del cuore (Garzanti 2008). Per le nostre edizioni ha curato La persona: apparenza e realtà (2000).
Dai lavori dei tardi anni sessanta all’ultimo, decisivo contributo sulla biolinguistica, qui sono presenti tutti i capisaldi del Chomsky teorico. «Il contributo maggiore allo studio del linguaggio risiederà nella conoscenza che esso può fornire quanto al carattere dei processi mentali e alle strutture che essi formano e manipolano»: la sua affermazione, datata 1967, si è rivelata profetica. Partendo dal presupposto che compito di una teoria generale della struttura linguistica sia esplicitare le regole grammaticali che consentono di generare infinite frasi, Chomsky ha indagato i princìpi di una «grammatica universale» anche alla luce di una prospettiva biolinguistica che si misura con le nuove acquisizioni del cognitivismo e delle neuroscienze, e affronta inediti, radicali interrogativi.
La presente antologia propone alcune delle pagine più significative dell'opera di Bernard Lonergan (1904-1984), filosofo canadese, epistemologo, teologo, studioso delle dinamiche storiche ed economiche. L'autore indica nello sviluppo dell'interiorità, intesa come consapevolezza profonda della propria dinamica coscienziale aperta alla realtà, una strada difficile ma affascinante da percorrere.
"La speranza è fame di nascere del tutto, di portare a compimento ciò che portiamo dentro di noi solo in modo abbozzato. La speranza è la sostanza della nostra vita". In questo splendido pensiero della grande filosofa spagnola Maria Zambrano sta il messaggio di questa avvincente raccolta di riflessioni sui grandi temi della vita che Marcello Farina, dedica a tutti coloro che cercano "pienezza di umanità". Perché "questa è la nostra fortuna, questo è il nostro tormento: inadattabili e mai nati interamente, siamo chiamati a crearci il nostro mondo, il nostro posto, a partorire incessantemente noi stessi e la realtà che ci ospita". Da Kierkegaard a Levinas, da Nietzsche a Bauman, il pensiero filosofico diventa in questo libro ben di più di un'avventura intellettuale: una chiave che apre le porte della vita. Un libro per tutti, profondo e semplice, che aiuta a vivere, come dovrebbe fare la buona filosofia.
Il passare e il cambiare della vita; la non spiegabilità, nel fondo, delle cose che sono, di ciò che è possibile e di ciò che non lo è, dei traguardi che si raggiungono e di quelli che si falliscono, degli impegni e delle rinunce; il perdere, il ritrovare e la nostalgia.
Giovanni Cera insegna Filosofia teoretica nella Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Bari. Ha studiato, fra l’altro, il pensiero francese contemporaneo, lo storicismo e la filosofia pratica. Negli ultimi anni ha pubblicato Il tempo e lo sguardo. Dell'esistenza (Bari 2005) e, per le Edizioni di Pagina, Identità e vita (Bari 2006), Il familiare e l'estraneo (2008) e L’ontologia imperfetta (Bari 2009).
«Indagare l'origine del linguaggio in un'ottica evoluzionistica significa analizzare l'avvento delle capacità verbali nei termini delle abilità, più semplici e di base, già presenti in altri animali o nelle altre specie di ominidi che hanno segnato il percorso evolutivo dell'Homo sapiens.»
Francesco Ferretti spiega perché le teorie di Darwin applicate alla filosofia del linguaggio sono l'unica via per comprendere natura e origine del nostro parlare.
Come possono gli stati mentali essere cause di stati fisici? Qual è il posto della mente nell'ordine naturale? Che cos'è l'intenzionalità? È possibile spiegare la coscienza? Queste alcune delle questioni che hanno segnato il dibattito recente in filosofia della mente, oggi reso ancor più animato dalle scoperte empiriche della psicologia cognitiva e delle neuroscienze. In questa edizione, le teorie e le argomentazioni filosofiche sulla mente, nei loro nessi con i risultati della ricerca scientifica.
«Maschio e femmina li creò» si dice in Genesi, offrendo così delle parole attraverso cui pensare un’esperienza fondamentale: il nostro essere nel mondo uomini e donne. Ma la differenza sessuale non è solo un’esperienza fondamentale; è anche un’esperienza tra le più difficili da praticare: la storia della sua comprensione è infatti scandita da stereotipi che hanno ostacolato il suo essere un luogo di libertà e di riconoscimento reciproco. Oggi gli stereotipi che legittimano relazioni di dominio non sono venuti del tutto meno, né in Occidente, né nel resto del mondo; tuttavia il nostro tempo è caratterizzato dalla ‘libertà femminile’, che obbliga a parlare di un nuovo scenario. In questo nuovo scenario è urgente il bisogno di una riflessione etica e, ancor prima, antropologica sul senso della differenza sessuale, come dimostra la conflittualità o la competizione tra i sessi, che spesso diventa violenza. Ora, però, a compiere tale riflessione possiamo essere sia uomini sia donne, con le occasioni di ascolto reciproco e di scambio di punti di vista prima impossibili. Questo libro raccoglie contributi di filosofi e filosofe, psicoanalisti e psicoanaliste, teologi e teologhe, che riconoscono e restituiscono alla differenza sessuale la sua fondamentalità, cioè il suo essere una questione che un pensiero radicale dell’umano non può più aggirare.
Gli autori
Riccardo Fanciullacci ha conseguito il dottorato di ricerca (con una tesi sulla struttura del giudizio e la pretesa di verità) all’Università Ca’ Foscari di Venezia dove attualmente collabora con la Cattedra di Filosofia morale e con il Centro Interuniversitario per gli Studi sull’Etica (CISE). È anche segretario scientifico del Centro di Etica Generale e Applicata (CEGA) dell’Almo Collegio Borromeo di Pavia. Ha pubblicato un ampio saggio sulla Regola d’Oro nel volume a cura di C. Vigna e S. Zanardo, La regola d’oro come etica universale(Vita e Pensiero, Milano 2005). Susy Zanardo è docente a contratto di Filosofia morale presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia. Collabora con il Centro Interuniversitario per gli Studi sull’Etica (CISE) della medesima università. Ha pubblicato, oltre a diversi saggi sul pensiero francese contemporaneo, il volume Il legame del dono (Vita e Pensiero, 2007); ha curato, con C. Vigna, La regola d’oro come etica universale (Vita e Pensiero, 2005) e Etica di frontiera. Nuove forme del bene e del male (Vita e Pensiero, 2008).
Ripercorrendo le tendenze fondamentali dell'epoca presente nell'ambito della filosofia prima, i saggi contenuti in questo volume mettono a fuoco i modi in cui la filosofia, a partire dall'esperienza dell'uomo nel mondo, può elaborare una riproposizione della metafisica capace di confrontarsi criticamente con importanti luoghi di riflessione, individuabili soprattutto nei riferimenti implicati dal trinomio "esperienza, fede, razionalità", sia sul piano concettuale, sia sul piano dell'analisi della situazione storica del pensiero contemporaneo. Tale obiettivo si traduce nella scelta convinta di ampliare gli orizzonti della speculazione e della produzione filosofica, oggi quasi esclusivamente incentrati o sull'immanenza relativistica, oppure sull'attualità e sulla misurabilità degli eventi. La struttura delle ricerche è andata così orientandosi in direzione della formulazione di una proposta metafisica in grado di garantire la duplice istanza filosofica fondamentale, della trascendenza e dell'esibizione storica del suo senso.
Nel semplice incontro di un uomo con l’altro uomo si gioca, secondo Lévinas, l’essenziale, l’assoluto: nella manifestazione, nell’“epifania” del volto dell’altro scopro che il mondo è mio nella misura in cui lo posso condividere con l’altro. E l’assoluto si gioca nella prossimità, alla portata del mio sguardo, alla portata di un gesto di complicità o di aggressività, di accoglienza o di rifiuto.