L'autrice, psicologa clinica e psicoanalista, presenta dei brevi racconti evocando delle storie segrete di bambini che parlano dei loro problemi, di ciò che loro hanno bisogno di comprendere e di esprimere: sonno, pulizia, separazione dei genitori, problemi a scuola, violenza, famiglia ricomposta, adozione, abusi ecc. Attraverso dei simboli, i racconti sono spiegati, analizzati in chiave psicologica. Per ogni capitolo i genitori, gli educatori e gli insegnanti, potranno reperire le chiavi simboliche che permetteranno loro di creare dei racconti adatti alle problematiche dei più piccoli. Questo libro offre ai genitori e ai bambini gli strumenti per creare insieme, in maniera pedagogica, ma anche divertente, delle brevi storie per meglio comunicare. In un momento in cui la moda dei racconti per bambini è in pieno svolgimento, l'autrice propone un approccio radicalmente nuovo, psicologico e simbolico nello stesso tempo, per permettere ai genitori di comprendere ciò che interpreta più profondamente i loro bambini. Un vero e proprio strumento di riflessione e d'azione. Creare dei racconti per il proprio bambino fornisce alla famiglia delle piste per crescere, parlare e pensare insieme.
Questa raccolta di giochi è nata dalla lunga esperienza dell'autrice nel campo educativo e dell'animazione oratoriana. Sono presentati e descritti circa 80 giochi suddivisi in categorie (giochi di presentazione, giochi di movimento, giochi di memoria e immaginazione), con una serie di schemi da utilizzare nelle feste a tema (compleanni, carnevale, Natale, caccia al tesoro...).
Il testo raccoglie numerosi ed importanti contributi, che inquadrano problemi, risorse e nuove prospettive dei mondi scolastico e universitario, entrambi fortemente sollecitati dai processi di trasformazione indotti dai fenomeni connessi alla globalizzazione, allo sviluppo scientifico e tecnologico, alla convivenza in una società sempre più "plurale". Scuola e università, tuttavia, ciascuna secondo le proprie specificità, devono saper promuovere progetti formativi capaci d'integrare patrimonio storico-culturale e istanze dell'oggi, in una prospettiva volta a maturare nelle giovani generazioni conoscenze, competenze e senso di responsabilità.
A partire dal caso delle residenze della Fondazione Rui, ente che gestisce collegi di merito in differenti città d'Italia e promuove progetti di formazione in ambito universitario, si propongono indicazioni a supporto dell'ipotesi di fondo: fare una buona valutazione dell'efficacia di azioni formative complesse rappresenta un'opportunità per migliorare anche l'organizzazione. I temi affrontati sono quelli dell'apprendimento organizzativo, della formazione degli adulti in contesti di esperienza operativa e delle implicazioni organizzative che ne determinano le condizioni di efficacia. L'accento è posto su tematiche tipiche di una comunità scientifica, quella degli psicologi del lavoro e dell'organizzazione, in cui l'ambito della formazione e della valutazione apre processi di comprensione dell'organizzazione più articolati.
Il tema del disagio sociale è affrontato e declinato con un interesse particolare a quelle periferie esistenziali (e dunque non solo geografiche) su cui ha attirato più volte l'attenzione papa Francesco, quelle periferie "dove Dio non c'è" e dove non si cammina per "andare incontro all'altro" (discorso nella Cattedrale di San Rufino ad Assisi, 4 ottobre 2013). C'è una diffusa difficoltà a far fronte alla complessità esistenziale, riscontrabile anche nel disagio di molti giovani e adolescenti; ecco quindi l'importanza, soprattutto per la comunità cristiana, di mettere al centro la persona e la promozione di relazioni capaci di reciprocità e prossimità, interpretando la realtà e il mondo che cambia, nella prospettiva di un miglioramento esistenziale e di una nuova progettualità di vita.
Storie di Bambini "senza ali". Uno sguardo sulle inconcepibili difficoltà che si possono trovare a vivere i bambini. Storie di vita difficili, estreme. Storie di bambini che nell'età della spensieratezza hanno conosciuto malattia, disabilità, emarginazione, dolore, solitudine, abbandono. Quelle dei bambini Rom, dei bambini "senza ali" che vivono in carcere, delle piccole vittime di conflitti familiari o di abusi psicologici e sessuali, dei malati oncologici e dei bambini affetti dalla sindrome di Down. Il volume intende aprire uno squarcio su queste realtà "invisibili" mettendo in luce le difficoltà a volte inconcepibili in cui i bambini possono venire a trovarsi, ma anche le buone prassi attuate nel mondo della scuola, in quello della cura pediatrica e del sociale.
Don Bosco era convinto che la persona umana si realizzasse nell'amore e per questo donò la sua vita ai giovani in difficoltà, ai poveri, a chi non sapeva o non sentiva di essere amato. Questo libro ripercorre la vita del santo dei giovani, mostrando il valore e l'attualità dei suoi insegnamenti, la forza del suo progetto. Attraverso il primo oratorio di Valdocco egli cominciò a riunire intorno a sé numerosi ragazzi allo sbando, trasmettendo loro il senso dell'amicizia e l'istruzione, avvicinandoli alla Chiesa. E dall'oratorio alla Società salesiana e alle Figlie di Maria Ausiliatrice il passo fu breve. Ancora oggi le centinaia di case salesiane sparse per il mondo trasudano quello "spirito di famiglia" che si respirava nella prima comunità, e che il libro racconta. Completano l'opera le testimonianze di chi ogni giorno è in prima linea per formare "buoni cristiani e onesti cittadini" e di chi ha vissuto in prima persona l'esperienza salesiana.
Un insegnante appassionato può cambiare il mondo, anche se deve fare i conti con ragazzi problematici e famiglie disgregate. E, soprattutto, può riaccendere quella speranza che sembra ormai bandita dalla nostra società sempre in crisi. È questo l'insegnamento di Pierluigi Bartolomei, che dopo "I ragazzi di via Sandri" ritorna con una nuova vivacissima "galleria" di storie autentiche raccontando la sfida dell'educatore, alle prese ogni giorno con i chiaruscuri della vita come delle sue domande frontali.
È possibile una fenomenologia che rilegga e interpreti i temi dell'educazione (anche scolastica) indicando i principi generali della cura dei legami sociali, delle relazioni di cura e della narrazione? Il centro del libro è rappresentato dalla necessità di partire dall'esperienza effettiva, da come il mondo viene esperito dalle persone, poiché ogni formazione deve prendere le mosse da un precedente stato di non formazione. Nella varietà delle loro declinazioni, la formazione e l'educazione consistono nell'aprire la persona al possibile, e questo diventa anche il criterio per distinguere tra ciò che forma e ciò che deforma. In questa direzione il testo delinea, da un punto di vista fenomenologico, la distinzione tra persona e psiche, la struttura e il ruolo delle emozioni, i caratteri dell'esperienza dell'altro e i rapporti tra educazione, formazione e tradizione, in quanto temporalità che lega tra loro le generazioni.
Diventare nonni è un'avventura meravigliosa. Con la nascita di un nipotino si apre una nuova stagione della vita che unisce la saggezza dell'autunno con lo splendore dell'estate e le promesse della primavera. Se desiderate garantire sostegno e incoraggiamento ai futuri e neogenitori, ma non sapete come "muovervi", se volete capire quando offrire il vostro consiglio e quando tacere, se non volete rischiare di fare troppo, ma neppure troppo poco... Questo libro è per voi: per tutti i nonni che vogliono rappresentare una preziosa risorsa e dei validi alleati per la neofamiglia. P.S. Con tanti consigli per accudire e coccolare il nipotino!
Esistono moltissimi libri sull'esperienza della maternità, in tutti i suoi possibili risvolti, ma la paternità continua a restare nell'ombra. Forse perché gli uomini fanno più fatica ad aprirsi e raccontarsi, o forse perché la figura paterna non si è ancora affrancata del tutto da una serie di stereotipi, molto spesso sorpassati ma ancora attivi, come quelli che vedono il padre responsabile del sostegno economico della famiglia, autoritario, assente, incapace di occuparsi dei figli o capace solo di farli giocare. Federico Ghiglione, mediatore familiare, fa breccia all'interno di questo mondo per spiegare alle madri, e con loro a tutti noi, l'unicità, la ricchezza, l'importanza e la difficoltà del ruolo di padre, prendendo in esame tutte le fasi che conducono alla genitorialità, dal concepimento al parto, passando attraverso la sessualità fino all'educazione dei figli. Intrecciando esperienze personali ed esperienze maturate sul campo, Ghiglione ci regala un libro divertente e utile non solo per le giovani coppie ma, soprattutto, per le mamme, che oggi hanno bisogno più che mai di capire chi è la "metà" con cui hanno deciso di fare famiglia.
Una ricostruzione della storia della scuola (e dell'università) italiana: dalla legge Casati alla riforma Gentile, dalla Carta della Scuola fascista al dibattito nella Costituente, dalla stagione del centro-sinistra ai Decreti delegati, dalla scuola dell'autonomia alle speranze (e alle incognite) della "buona scuola". Una riflessione sul cammino di una istituzione caratterizzata dalla prolungata assenza di un progetto riformatore che consideri, come è avvenuto solo in qualche tratto della vicenda politica nazionale, il diritto allo studio come un atto costituzionale che si compie ogni giorno, una costruzione della cittadinanza come cultura, una parte essenziale di una sfera pubblica comune. "Forse scuola, università e ricerca sono anche l'anima di appartenenza non solo mia, ma anche di quanti ho formato e, soprattutto, di quanti ho visto, ogni giorno, salvare la scuola come atto costituzionale colto e competente, fieri di farlo senza essere del tutto riconosciuti".