Nel suo lungo sacerdozio l’Arcivescovo mons. Gaetano Bonicelli ha assunto prestigiosi incarichi che gli hanno permesso di lavorare fianco a fianco con gli ultimi cinque Papi del XX secolo, da Pio XII a Giovanni Paolo II, al quale era molto legato, fino a Benedetto XVI.
L’autore ha quindi voluto raccogliere i ricordi che lo legano a queste importanti figure, per non perdere ciò che la sua memoria ha finora conservato, accompagnandoli a riflessione e piccoli aneddoti.
Contenuto
La vicenda biografica di Giovanni Battista Montini e di Primo Mazzolari si è più volte intrecciata: hanno infatti abitato in paesi fra loro vicini, hanno avuto amici comuni e si sono ritrovati entrambi a frequentare, per determinati periodi, gli stessi ambienti e le medesime realtà ecclesiali pur trovandosi agli estremi della scala gerarchica della chiesa: uno parroco, l’altro arcivescovo. Il presente lavoro ricostruisce, in modo puntuale e con taglio divulgativo, i rapporti fra il parroco di Bozzolo e il sacerdote bresciano che divenne papa. Due persone che hanno autorevolmente parlato agli uomini del proprio tempo e continuano ancora oggi a far risuonare, in modo alto e forte, il proprio messaggio profetico.
Destinatari
Per chi desidera conoscere meglio le figure e il pensiero dei due personaggi Montini e Mazzolari.
Autore
ANSELMO PALINI, coniugato, tre figli, vive e lavora in provincia di Brescia, dove insegna materie letterarie nella scuola superiore. Nei suoi studi ha approfondito temi come la pace, l’obiezione di coscienza e i diritti umani. Recentemente si è occupato di totalitarismi del XX secolo, ricercando in particolare le testimonianze di chi si è opposto a tali sistemi dittatoriali. Tra le ultime pubblicazioni segnaliamo: Le carte dei diritti (2003); Testimoni della coscienza. Da Socrate ai nostri giorni (2005); Voci di pace e di libertà. Nel secolo delle guerre e dei genocidi (2007); Primo Mazzolari. Un uomo libero (2009); Oscar Romero. “Ho udito il grido del mio popolo” (2010).
Giovanni Battista Montini, che nel giugno 1963 venne chiamato alla successione di Giovanni XXIII e portò a compimento il concilio ecumenico Vaticano II, è un papa dimenticato. Frainteso da quanti hanno ritenuto che il concilio fosse il principio di un'era assolutamente nuova, di totale rottura con il passato, così come da coloro che hanno visto in quell'evento l'inizio della fine del cattolicesimo. Criticato da sinistra e da destra, da chi gli imputava di aver tarpato le ali del Vaticano II, soffocandone le speranze e frenandone gli slanci, e da chi gli attribuiva la responsabilità della crisi della Chiesa, dell'incertezza sulla dottrina, dell'imponente emorragia di sacerdoti che ha segnato gli anni difficili del postconcilio. Paolo VI appare oggi schiacciato tra le figure dei grandi pontefici che l'hanno preceduto e che gli sono succeduti. Non era facile stare al timone della Chiesa dopo la scomparsa di una figura popolarissima come quella del "papa buono". Non è facile mantenere viva la memoria del drammatico pontificato montiniano dopo quello di Giovanni Paolo II, straordinario per intensità e durata. Così, il suo regno è stato presto archiviato come un lungo e sofferto intermezzo tra due capitoli decisivi della storia del cattolicesimo e dell'intera umanità, dimenticando che si deve proprio a Paolo VI l'aver attuato una profonda riforma della Chiesa, l'aver iniziato i viaggi apostolici in tutti i continenti, l'aver inaugurato una nuova epoca di dialogo con le altre confessioni cristiane.
Quando nel 1378, dopo settant’anni di papato ad Avignone, i cardinali francesi elessero il semplice arcivescovo Bartolomeo Prignano al soglio pontificio, ritennero di avere compiuto un piccolo capolavoro. Prignano era italiano, come chiedevano i romani, ma anche un uomo di curia, quindi facilmente manovrabile. Si ingannarono.
Infatti, appena eletto, Urbano VI iniziò un’opera di demolizione del loro strapotere che ben presto li indusse a cercarsi un altro papa, provocando lo Scisma d’Occidente. Inoltre quest’uomo, noto per essere dottissimo e di costumi irreprensibili, si rivelò col tempo un sovrano dispotico, vendicativo e perfino sanguinario. Tra battaglie, assedi, fughe precipitose, intrighi e misteriosi omicidi di cardinali, la sua è la vicenda di un papa eletto per errore, forse non del tutto sano di mente; in lui, tuttavia, uno spirito impetuoso e puro come quello di Caterina da Siena non smise mai di riconoscere il vicario di Cristo sulla terra. Perché dunque ridurre tutto a criteri terreni? Forse non è il modo migliore per giudicare la storia. Lo dimostrano gli anni avventurosi e terribili del pontificato di Urbano VI: il papa che non avrebbe dovuto essere eletto.
Questa raccolta di pensieri e di preghiere di Papa Giovanni XXIII è la testimonianza della sua devozione mariana. Ciò che emerge dalla lettura e dalla meditazione di questi pensieri, è l'aspetto classico e tradizionale della pietà mariana del Papa buono. Recitava ogni giorno la corona, parlava spesso con fervore della Vergine, con semplicità, senza astrattismi. Quel suo modo di presentare la persona e la missione di Maria Santissima non cessa di stupire. Questo volume può essere utilizzato quasi come un manuale per la recita "meditata" del Rosario, e come base di partenza per una riflessione profonda sulla presenza di Maria nella nostra vita.
Con questo volume il lettore ha la possibilità di conoscere la bellezza e gli alti contenuti teologici e spirituali della poesia wojtyliana che è anzitutto un singolare colloquio dell'autore con se stesso, con Dio e con l'uomo. È una testimonianza intima ed attenta della sua propria ricerca di Dio, del desiderio ardente di incontrarlo per unirsi sempre più profondamente con lui.
Introduzioni
Giorgio Cracco, Dal Veneto al mondo: davvero (p. 11-20)
Giovanni Vian, Albino Luciani: dalla memoria alla storia (p. 21-31)
I. Attraverso una vita
Loris Serafini, Preti e modelli di prete nel Bellunese negli «anni di Luciani» (p. 35-52)
Patrizia Luciani, II primo ministero (p. 53-66)
Valentina Ciciliot, L’episcopato di Albino Luciani a Vittorio Veneto (1959-1970) (p. 67-91)
Marcello Malpensa, Il ministero a Vittorio Veneto nelle lettere pastorali (p. 93-119)
Giovanni Vian, L’episcopato veneziano di Albino Luciani (p. 121-167)
Gianni Bernardi, II patriarca Luciani e la formazione, ad sacerdoti (p. 169-182)
Enrico Galavotti, «Solo una specie di famiglia». Albino Luciani e la Conferenza Episcopale Italiana (p. 183-224)
Giorgio Fedalto, Un ecclesiastico veneto tra concilio e post-concilio. Dalle montagne alla laguna (p. 225-239)
II. Temi e problemi aperti
Cosimo Damiano Fonseca, Albino Luciani e la «Chiesa parrocchiale» (p. 243-256)
Fulvio De Giorgi, Le prospettive della catechesi nell’Italia della prima metà del Novecento e l’opera di Albino Luciani (p. 257-295)
Giancarlo Zizola, Luciani e i media (p. 297-310)
Annibale Zambarbieri, Albino Luciani tra «vecchia» e «nuova» teologia. Appunti su una difficile transizione (p. 311-354)
Massimo Faggioli, Per un «centrismo conciliare». Albino Luciani e il conci lio Vaticano II (p. 355-383)
Roberto Morozzo della Rocca, L’orizzonte missionario di Albino Luciani (p. 385-395)
Gianni La Bella, Luciani e la povertà (p. 397-409)
Maurizio Pegrari, La finanza bianca e il vescovo Luciani (p. 411-440)
III. Trentatré giorni
Giorgio Cracco, Modelli di papi e idee sul papato negli scritti di Albino Luciani (p. 443-472)
Philippe Chenaux, Luciani e Montini (p. 473-481)
Alberto Melloni, Luciani e il 1978 (p. 483-490)
Nicla Buonasorte, L’enigma Luciani e il conclave (p. 491-503)
Cesare Alzati, Giovanni Paolo I. Una svolta dedsiva per il pontificato romano di fine Novecento (p. 505-508)
Federico Ruozzi, «Un papa più mostrato che dato?». Albino Luciani e le fonti televisive (p. 509-560)
Testimonianza
Card. Angelo Scola, Patriarca di Venezia (p. 563-570)
Strumenti
Scheda biografica di Albino Luciani (p. 573)
Notizie sugli autori (p. 575-579)
Tavola delle abbreviazioni (p. 581-582)
Indice dei nomi, a cura di Franco Scarmoncin (p. 583-599)
Si tratta delle lettere che il "Papa Buono" scrisse negli anni del suo soggiorno tra i cristiani d'Oriente; lettere che denotano già i punti chiave della sua mentalità e della sua missione nella Chiesa: la riforma, l'unità e la pace. Da questo punto di vista il suo pontificato si rivela come il risultato coerente di un cammino iniziato già decenni prima dell'elezione.
Dopo aver realizzato la biografia "Vita di Giovanni Paolo II", gli autori intendono coinvolgere i fedeli del Papa "venuto da lontano", in un cammino di preghiera e meditazione. Ogni giorno è possibile lasciarsi guidare dalla forza e dalla fede di Karol Wojtyla in un itinerario di speranza. Il testo è infatti pensato come guida spirituale per scandire i momenti della vita quotidiana, in compagnia di un amico, Giovanni Paolo II, attraverso pensieri, encicliche e preghiere.
Destinatari
Associazioni, gruppi di preghiera dedicati a Giovanni Paolo II, ma anche a singoli devoti.
Autore
NATALINO MONOPOLI (1977), nato a Bisceglie (BA), laureato in lettere presso l’Università di Bari, docente di lettere e appassionato studioso di iconografia sacra e agiografia, è fondatore e presidente dell’Associazione Giovanni Paolo II in Bisceglie. Insieme a Padre Piccolomini ha pubblicato: Santa Rita da Cascia. Il respiro del perdono (2004); L’attualità di Agostino ( 2005); Preghiere a Santa Rita da Cascia (2006); Tre percorsi di santità (2007); Vita di Giovanni Paolo II (2008); San Nicola da Tolentino il sorriso dell'umiltà (2008). REMO PICCOLOMINI, sacerdote agostiniano, ha insegnato filosofia e storia per molti anni nei licei. Da 20 anni ricopre la carica di direttore della Nuova biblioteca agostiniana. Tra le sue pubblicazioni, oltre a quelle sopra citate, ricordiamo Santa Monica (2010).
Questo libro rappresenta una significativa novità nel panorama degli Maurizio Gattoni studi sulla Storia della Chiesa e, in particolare, sui Pontificati di Sisto IV e di Innocenzo VIII, la cui politica estera è stata sinora poco meditata dalla storiografia; grazie ad una vasta documentazione archivistica ed una aggiornata bibliografia, l’autore riesce a coniugare la comparazione delle fonti con una nuova interpretazione dell’azione di Sisto IV, l’iniziatore della fase matura del Rinascimento per lo Stato Pontificio.
La cronaca avvincente delle battaglie e delle congiure è corredata dalle schede biografiche dei protagonisti e dalla descrizione delle magistrature; di notevole interesse l’analisi delle bolle pontificie dirette contro Lorenzo de’ Medici e delle fonti dottrinali cui si ispirarono. La disamina dell’evoluzione della politica estera si accompagna così allo studio delle complesse vicende istituzionali dei singoli Stati italiani.
Passioni civili, lussi cortigiani e intrepidi condottieri: la miglior Storia, il Rinascimento, rivive in questo appassionante volume.
Maurizio Gattoni (Genova, 1971) ha conseguito la laurea in Storia degli Antichi Stati Italiani presso l’Università degli Studi di Siena nel 1994. Due anni dopo ha iniziato l’attività di ricerca e collaborazione presso l’Archivio Segreto Vaticano da cui sono nati i volumi: Pandolfo Petrucci e la Repubblica di Siena (1487-1512), Siena 1997, Leone X e la geopolitica dello Stato Pontificio (1513-1521), Collectanea Archivi Vaticani, 47, 2000, Clemente VII e la geopolitica dello Stato Pontificio (1523-1534), Collectanea Archivi Vaticani, 49, 2002.
Con Studium ha pubblicato nel 2006 il volume Pio V e la politica iberica dello Stato Pontificio (1566-1572), 2006 e, nel 2007, il volume Gregorio XIII e la politica iberica dello Stato Pontificio (1572-1585), entrambi frutto degli studi svolti presso la Torre do Tombo di Lisbona e l’Archivo General de Simancas. È inoltre autore de La Titanomachia. L’età dei Nove e dei Petrucci a Siena e le guerre d’Italia (1477-1524), Siena 2010 e Palio e Contrade nel Rinascimento. I cavalli dei Gonzaga, Marchesi di Mantova al Palio di Siena, Siena 2010.
Papa del Concilio, Papa della pace, ma anche Papa del «discorso alla luna» o della «carezza ai bambini » (in riferimento al memorabile saluto rivolto ai fedeli in piazza San Pietro, la sera dell’apertura dei lavori conciliari, l’11 ottobre 1962), Angelo Giuseppe Roncalli (1881-1963), proclamato Beato dalla Chiesa il 3 settembre 2000, nella sua vita lunga e ricca di esperienze ha riempito migliaia di fogli di note, riflessioni , meditazioni . Questi ci mostrano un uomo istruito da Dio mentre descrive i l suo cammino spirituale, ma raccontano anche gran parte del Ventesimo secolo visto da Bergamo e da Roma, da Sofia e da Istanbul, da Parigi e da Venezia, infine dal Vaticano. Qui abbiamo raccolto 400 «perle», le pagine più belle e significative: messaggi di amore e di pace che costituiscono una testimonianza e un insegnamento di fede cristiana, al contempo universale e acutamente calata nel nostro tempo. Arricchiscono il volume due contributi inediti di Marco Roncalli, pronipote e importante biografo, e di monsignor Loris F. Capovilla, segretario particolare del Papa buono.
Dall'Arcivescovo Metropolita di L'Aquila una riflessione sulla Perdonanza di san Celestino.