"La donna che non ha sperimentato rapporti sessuali completi è detta vergine. Vergine per antonomasia è la Madonna: Vergine madre, figlia del tuo figlio, dice di lei Dante Alighieri. La verginità di Maria, secondo la dottrina cattolica, pertanto, è la condizione eccezionale per cui LEi concepisce e partorisce Cristo senza l'interruzione del suo stato di vergine". (dalla Prefazione)
Questo piccolo libro, che riscosse grande successo in Germania, è il risultato di tre conferenze tenute da Ratzinger poco prima della sua nomina a cardinale di Monaco. Dopo la lunga crisi della devozione a Maria nella Chiesa, egli ci mostra il suo fondamento e spazio nella teologia come nella vita spirituale dei cristiani. Siamo così portati a scoprire una teologia della donna nel Vecchio Testamento; proprio attraverso le grandi figure di donne - Eva, Sara, Rachele, Anna, Ester e Giuditta - prende concretezza la promessa del Messia. Ovviamente il Vecchio Testamento trova il compimento nel Nuovo, ma questo non vuol dire la dissoluzione della Scrittura, e se Cristo è il nuovo Adamo, Maria è la nuova Eva. La mariologia, conclude Ratzinger, ha un proprio spazio nella teologia e non deve essere considerata un'imitazione, quasi un sottoprodotto della cristologia. Vengono infine presi in esame i principali dogmi mariani, in cui è visibile l'unità del vecchio e del nuovo popolo di Dio e, più profondamente, il mistero di creazione e alleanza.
Le indagini dei primi credenti hanno cercato di far luce sul mistero di Maria, di comprendere il senso della sua missione e il suo posto nella storia della salvezza. Maria è nata santa, ma lo è diventata sempre di più nelle prove della sua esistenza quotidiana, lasciando ai piccoli e ai poveri un esempio di coraggio, di forza d'animo e di fiducia in Dio. Il volume, che ha contribuito al rinnovamento mariologico fin dalla vigilia del Vaticano II, come testimonia l'ampia eco di commenti e recensioni che ha suscitato, è un compendio di mariologia biblica, un richiamo all'esistenza terrena della madre di Gesù e una testimonianza delle riflessioni della Chiesa nascente sulla sua persona.
A Foggia vi è un antico e glorioso santuario, dedicato alla Vergine Maria, ricco di storia e ardente di profonda pietà. Il santuario dell'Incoronata Madre di Dio è stato nei secoli famoso, celebrato e frequentato sin da quando, nell'ultimo sabato di aprile del 1001, la Vergine si mostra al conte di Ariano Irpino, a caccia per quelle contrade, ed al pastore Strazzacappa nel bosco del fiume Cervaro. Il libro presenta la storia e la devozione di questo famoso santuario.
Perché le apparizioni di Medjugorje attraggono un gran numero di visitatori da tutto il mondo pur non essendo ufficialmente riconosciute, e in quale direzione la Chiesa intende procedere riguardo a un fenomeno iniziato esattamente 35 anni fa?La curatrice di questo volume l’ha chiesto a diversi sacerdoti, tra cui Gabriele Amorth, Davide Banzato, Pietro Cantoni, Luigi Moro e molti altri. Questo libro è il modo in cui Giuliana Fantuz ha deciso di rispondere alla richiesta di aiuto lanciata dal Tempio Nazionale Maria Madre e Regina
(Monte Grisa - Trieste) che sta sostenendo imponenti lavori di restauro. Il ricavato del libro verrà pertanto devoluto al Santuario Mariano che sorge sul carso triestino.
Questo libro affronta una tematica poco esplorata, nella sua sistematicità, dalla teologia cristiana, anche se, nel corso dei secoli, ci sono stati alcuni grandi esponenti del laicato cattolico che si sono ispirati alla secolarità consacrata della Madre di Dio per praticare la missione evangelizzatrice della Chiesa e cercare il Regno di Dio, trattando e ordinando, le cose temporali secondo Dio. La prima parte racconta la mariologia di Giuseppe Lazzati, che ripropone un nostro studio del 2003, poco conosciuto e poco studiato. La seconda parte ha per titolo "Per un laicato misericordioso e fraterno" e mette a fuoco le coordinate dottrinali e operative che i fedeli laici sono chiamati a tenere presenti, per vivere, da cristiani e da cittadini, i contenuti spirituali e morali espressi dalla Bolla di indizione del Giubileo straordinario della misericordia, indetto da Papa Bergoglio. La terza parte descrive la realtà di un laicato solidale per un'ecologia integrale: un aspetto importante e decisivo che connette il valore della solidarietà cristiana alla "cura della casa comune", così come interpretata dalla Sacra Scrittura, dalla tradizione e dal magistero conciliare e di Papa Francesco, nell'enciclica Laudato si'. La quarta parte tematizza le implicazioni laicologiche della mariologia di Papa Francesco dalla "Lumen fidei" alla "Laudato si'".
Ignorando l’immagine falsata e irriverente che ci viene costantemente riproposta nella storia, l’autrice getta una nuova luce su Maria di Magdala, restituendola la sua vera identità, che è quella di peccatrice redenta che diventa discepola, di prima apostola di Gesù nella testimonianza della fede, di mistica nell’unione a Cristo.
Il libretto dedicato alla devozione mariana del mese di maggio si articola in 31 doppie pagine, per pregare e meditare adeguatamente ogni giorno del mese legando la devozione a Maria con il tema della Misericordia. Ogni giorno propone quattro momenti: l'ascolto: un brano tratto dalla "Misericordiae vultus", la meditazione scritta dall'autore a partire dai temi del brano di ascolto, la preghiera: una breve invocazione alla Santa Vergine implorando la sua misericordia, l'impegno: ogni giorno l'invito ad un gesto concreto di preghiera o di opera di misericordia.
Una proposta di itinerario alla scuola di Maria. Un mese intero per conoscere di più la Vergine Maria, la sua vita terrena, il suo mistero, il suo amore materno per tutti gli uomini, per tutti gli uomini del mondo nei secoli dei secoli.
Per arricchire la nostra devozione mariana, vengono presentati antichi inni e preghiere alla madre di Dio, a partire dai primi secoli della storia della Chiesa, dando spazio ai contributi rilevanti della Chiesa d'Oriente.
Le brevi riflessioni riguardano aspetti conosciuti o meno della pietà mariana popolare. Tutti rigorosamente biblici.
Nella Francia del Medioevo, il giocoliere Barnaba di Compiègne decide di farsi monaco per cantare le lodi alla Vergine, ma ben presto si accorge che gli altri frati del convento scrivono trattati e li ornano di miniature, scolpiscono statue o compongono inni, mentre lui non sa fare nulla e si scoraggia fino al giorno in cui le sue assenze diventano frequenti. Insospettiti, i confratelli e il priore lo spiano dalle fessure della porta della piccola cappella in cui Barnaba è solito ritirarsi. Ciò che vedono li sconvolge. Lo credono impazzito e gridano al sacrilegio, ma in quell'istante accade qualcosa di imprevedibile che assomiglia a un miracolo. Nel racconto di Anatole France la leggenda cristiana si trasforma in un racconto popolare non privo di un tratto di sovversione, poiché consente al gesto profano di assumere anche un significato religioso, all'acrobazia di diventare preghiera e alla semplicità consapevole del proprio limite di trasformarsi in virtù. Con un testo di Albino Luciani.
"Nel concepimento immacolato di Maria siamo invitati a riconoscere l'aurora del mondo nuovo, trasformato dall'opera salvifica del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. L'aurora della nuova creazione attuata dalla divina Misericordia. Per questo la Vergine Maria, mai contagiata dal peccato e sempre ricolma di Dio, è madre di una umanità nuova".
(Papa Francesco, Angelus, 8 dicembre 2015, Solennità dell'Immacolata Concezione della Beata vergine Maria, Piazza San Pietro)