Quali erano i pensieri di un uomo medievale? Quali immagini popolavano la sua veglia e i suoi sogni? Attraverso la letteratura erudita e popolare, l'arte, le prediche dei chierici, i racconti di discese agli inferi, la classificazione e spiegazione dei sogni, Le Goff individua i simboli e le metafore con cui gli uomini del Medioevo interpretavano il mondo terreno e ultraterreno.
La storia di Firenze raccontata da un grande politico e prosatore del Cinquecento. Introduzione e note di Alessandro Montevecchi.
Viene riproposto a oltre quindici anni dalla prima edizione un libro che, con il passare del tempo, ha acquistato invece che perduto di attualità. Quando uscì poteva essere una lettura piacevole e colta per l'appassionato di cose medievali; ora è interessante sottolineare come parli dell'attualissimo problema dell'incontro-scontro tra cività europea e islamica. E tanto più attuale, in quanto non presenta una storia delle relazioni tra Europa e mondo islamico, non una storia degli accadimenti, bensì l'immagine che gli europei ebbero degli arabi: una storia di giudizi e pregiudizi, di cultura condivisa e barriere di incomprensione.
Come si moriva nel Medioevo, e come si muore oggi nelle società ad alto livello tecnologico dell'Occidente: nel corso di un millennio, l'atteggiamento dell'uomo di fronte alla morte, che ad un esame superficiale sembrerebbe quasi immutato, ha subito in realtà un'evoluzione profonda. L'analisi di Philippe Ariès, cui si devono molti importanti studi sulle 'mentalità', si fonda non tanto sui testi letterari e artistici, quanto sui documenti che esprimono la sensibilità comune e l'inconscio collettivo, in particolare le tombe e i testamenti.