Gli Arcangeli, come gli altri ordini angelici, servono Dio portando a compimento ciò che comanda. Per volontà dell’Onnipotente sono anche mediatori tra il Cielo e la Terra: essi difendono e salvano. Le ali, che li caratterizzano, indicano proprio il fatto che sono portatori di un messaggio, ambasciatori, annunciatori.
L’Arcangelo Michele è il comandante delle schiere celesti, strenuo assertore e difensore della grandezza di Dio. Per questo motivo lo vediamo vestito da guerriero sempre pronto al combattimento (“E vi fu guerra in cielo: Michele con i suoi angeli ingaggiò battaglia con il dragone...” Ap 12,7).
La spada che impugna con la destra e che tiene levata al cielo è il simbolo del suo essere costantemente pronto ad opporsi al male ed essere inviato da Dio a protezione degli uomini. Infine, il nastro che cinge la testa e che si intravede tra i capelli indica che la sua mente e costantemente e totalmente orientata a Dio.
L’apostolo Paolo è ritratto, nella tradizione bizantina, senza spada (allusione al carattere “tagliente” della Parola), ma solo con un libro in mano: Paolo è il grande apostolo della predicazione della Parola.
Gli Arcangeli, come gli altri ordini angelici, servono Dio portando a compimento ciò che comanda. Per volontà dell’Onnipotente sono anche mediatori tra il Cielo e la Terra: essi difendono e salvano. Le ali,che li caratterizzano,indicano proprio il fatto che sono portatori di un messaggio, ambasciatori, annunciatori.
L’Arcangelo Gabriele è il più importante dei messaggeri di Dio e porta messaggi dal cielo agli uomini. Con la mano destra regge il bastone che ricorda, al tempo stesso, l’immagine del pellegrino, l’autorità del maestro, la figuri degli antichi “ostiari”.
Egli è l’Arcangelo dei grandi annunci (a Zaccaria, a Maria…): il disco che regge con la mano sinistra indica proprio il messaggio portato e la figura del Cristo nel disco indica il contenuto del messaggio. È presentato in un lussuoso abito di corte perché, come dice a Zaccaria nel Vangelo di Luca, egli è Gabriele e sta continuamente alla presenza di Dio. Infine, il nastro che cinge la testa e che si intravede tra i capelli indica che la sua mente e costantemente e totalmente orientata a Dio.
Gli Arcangeli, come gli altri ordini angelici, servono Dio portando a compimento ciò che comanda. Per volontà dell’Onnipotente sono anche mediatori tra il Cielo e la Terra: essi difendono e salvano. Le ali, che li caratterizzano, indicano proprio il fatto che sono portatori di un messaggio, ambasciatori, annunciatori.
L’Arcangelo Michele è il comandante delle schiere celesti, strenuo assertore e difensore della grandezza di Dio. Per questo motivo lo vediamo vestito da guerriero sempre pronto al combattimento (“E vi fu guerra in cielo: Michele con i suoi angeli ingaggiò battaglia con il dragone...” Ap 12,7).
La spada che impugna con la destra e che tiene levata al cielo è il simbolo del suo essere costantemente pronto ad opporsi al male ed essere inviato da Dio a protezione degli uomini. Infine, il nastro che cinge la testa e che si intravede tra i capelli indica che la sua mente e costantemente e totalmente orientata a Dio.
L’apostolo Paolo è ritratto, nella tradizione bizantina, senza spada (allusione al carattere “tagliente” della Parola), ma solo con un libro in mano: Paolo è il grande apostolo della predicazione della Parola.
Gli Arcangeli, come gli altri ordini angelici, servono Dio portando a compimento ciò che comanda. Per volontà dell’Onnipotente sono anche mediatori tra il Cielo e la Terra: essi difendono e salvano. Le ali, che li caratterizzano, indicano proprio il fatto che sono portatori di un messaggio, ambasciatori, annunciatori.
L’Arcangelo Gabriele è il più importante dei messaggeri di Dio e porta messaggi dal cielo agli uomini. Con la mano destra regge il bastone che ricorda, al tempo stesso, l’immagine del pellegrino, l’autorità del maestro, la figuri degli antichi “ostiari”.
Egli è l’Arcangelo dei grandi annunci(a Zaccaria, a Maria...): il disco che regge con la mano sinistra indica proprio il messaggio portato e la figura del Cristo nel disco indica il contenuto del messaggio. È presentato in un lussuoso abito di corte perché, come dice a Zaccaria nel Vangelo di Luca, egli è Gabriele e sta continuamente alla presenza di Dio. Infine, il nastro che cinge la testa e che si intravede tra i capelli indica che la sua mente e costantemente e totalmente orientata a Dio.
Gli Arcangeli, come gli altri ordini angelici, servono Dio portando a compimento ciò che comanda. Per volontà dell’Onnipotente sono anche mediatori tra il Cielo e la Terra: essi difendono e salvano. Le ali, che li caratterizzano, indicano proprio il fatto che sono portatori di un messaggio, ambasciatori, annunciatori.
L’Arcangelo Michele è il comandante delle schiere celesti, strenuo assertore e difensore della grandezza di Dio. Per questo motivo lo vediamo vestito da guerriero sempre pronto al combattimento (“E vi fu guerra in cielo: Michele con i suoi angeli ingaggiò battaglia con il dragone...” Ap 12,7).
La spada che impugna con la destra e che tiene levata al cielo è il simbolo del suo essere costantemente pronto ad opporsi al male ed essere inviato da Dio a protezione degli uomini. Infine, il nastro che cinge la testa e che si intravede tra i capelli indica che la sua mente e costantemente e totalmente orientata a Dio.
L’apostolo Paolo è ritratto, nella tradizione bizantina, senza spada (allusione al carattere “tagliente” della Parola), ma solo con un libro in mano: Paolo è il grande apostolo della predicazione della Parola.
Gli Arcangeli, come gli altri ordini angelici, servono Dio portando a compimento ciò che comanda. Per volontà dell’Onnipotente sono anche mediatori tra il Cielo e la Terra: essi difendono e salvano. Le ali,che li caratterizzano,indicano proprio il fatto che sono portatori di un messaggio, ambasciatori, annunciatori.
L’Arcangelo Gabriele è il più importante dei messaggeri di Dio e porta messaggi dal cielo agli uomini. Con la mano destra regge il bastone che ricorda, al tempo stesso, l’immagine del pellegrino, l’autorità del maestro, la figuri degli antichi “ostiari”.
Egli è l’Arcangelo dei grandi annunci (a Zaccaria, a Maria…): il disco che regge con la mano sinistra indica proprio il messaggio portato e la figura del Cristo nel disco indica il contenuto del messaggio. È presentato in un lussuoso abito di corte perché, come dice a Zaccaria nel Vangelo di Luca, egli è Gabriele e sta continuamente alla presenza di Dio. Infine, il nastro che cinge la testa e che si intravede tra i capelli indica che la sua mente e costantemente e totalmente orientata a Dio.
Gli Arcangeli, come gli altri ordini angelici, servono Dio portando a compimento ciò che comanda. Per volontà dell’Onnipotente sono anche mediatori tra il Cielo e la Terra: essi difendono e salvano. Le ali, che li caratterizzano, indicano proprio il fatto che sono portatori di un messaggio, ambasciatori, annunciatori.
L’Arcangelo Michele è il comandante delle schiere celesti, strenuo assertore e difensore della grandezza di Dio. Per questo motivo lo vediamo vestito da guerriero sempre pronto al combattimento (“E vi fu guerra in cielo: Michele con i suoi angeli ingaggiò battaglia con il dragone...” Ap 12,7).
La spada che impugna con la destra e che tiene levata al cielo è il simbolo del suo essere costantemente pronto ad opporsi al male ed essere inviato da Dio a protezione degli uomini. Infine, il nastro che cinge la testa e che si intravede tra i capelli indica che la sua mente e costantemente e totalmente orientata a Dio.
L’apostolo Paolo è ritratto, nella tradizione bizantina, senza spada (allusione al carattere “tagliente” della Parola), ma solo con un libro in mano: Paolo è il grande apostolo della predicazione della Parola.