Che senso ha riscoprire oggi il Sistema preventivo, una teoria pedagogica "vecchia" di oltre 150 anni? E poi questo metodo è praticabile da tutti? Non è piuttosto solo un manuale d'istruzioni per l'uso? L'autore risponde a queste legittime obiezioni giungendo a dimostrare che il Sistema preventivo non è sepolto in un passato irrecuperabile, ma è oggi pienamente praticato per la sua straordinaria attualità.
Si può educare a parole, ma è soprattutto con i fatti e con la testimonianza personale che si può convincere gli altri a modificare il comportamento. Don Bosco educò i suoi ragazzi anzitutto con il suo esempio. I ragazzi che lo incontravano vedevano in lui la realtà di ciò che voleva da loro. Questo libro presenta Don Bosco nella sua veste di educatore. Le testimonianze dei ragazzi e dei salesiani che gli vissero a fianco sono tratte dai manoscritti del processo di beatificazione e canonizzazione. Ogni capitolo termina con una riflessione e una proposta per la vita personale.
Milioni di persone lo riconoscono come guida spirituale. Il suo nome campeggia su università e scuole popolari, centri per giovani in difficoltà e oratori di periferia, grandi chiese e umili cappelle... Il nome di Don Bosco è ovunque sinonimo di educazione. Il suo sistema educativo è ancora moderno ed efficace. Questo libro, scritto con stile avvincente, racconta la sua storia.
Questi Appunti non sono una biografia del santo piemontese. Rappresentano piuttosto un contributo per una migliore conoscenza del vissuto spirituale di Don Bosco nel quadro complessivo della sua vita, della sua produzione letteraria, della sua esperienza apostolica, del progetto di vita cristiana e religiosa proposto alla sua "famiglia". Partendo dagli anni della fanciullezza per giungere alla maturità del santo, il racconto lascia emergere l'importanza data alla preghiera e alla "ritiratezza", le ansie e i sentimenti, i progetti e le realizzazioni, l'amore donato e ricevuto, l'eredità spirituale lasciata ai "suoi".
Il cofanetto contiene i due volumi: "Don Bosco. Una biografia nuova", di Teresio Bosco; "Maria Domenica Mazzarello", di Maria Pia Giudici e Mara Borsi. Due opere che raccontano la vita delle figure fondamentali della storia salesiana vengono così offerte in un'unica pratica confezione.
Nella primavera del 1884 Don Bosco è a Roma alle prese con problemi finanziari e impegnato a ottenere per la sua Congregazione un rassicurante stato giuridico. In questo periodo si accentua in lui anche la preoccupazione di dare stabilità e unità alle sue opere e al tempo stesso di rafforzare lo stile educativo tipico del sistema preventivo. In questo contesto nasce la Lettera da Roma indirizzata ai suoi giovani di Valdocco e ai loro educatori. Il suo contenuto è da considerare come uno dei più ricchi documenti pedagogici di Don Bosco: è come fosse il suo testamento, e un testamento va preso sul serio per realizzare quanto in esso richiesto. Questo libretto la ripropone con l'accompagnamento di un agile commento che la attualizza.
Il volume, collocandosi in un contesto di ricerca storiografica molto ricca, ripercorre alcune tematiche dell’esperienza preventiva di don Bosco fra tradizione e modernità per fare emergere dei nuclei fondamentali di lunga durata e prospetta una loro possibile applicazione nel contesto educativo odierno in riferimento ai giovani, in particolare, e agli adulti che, a vario titolo, si richiamano a don Bosco. Il lavoro è strutturato in cinque capitoli: 1. Don Bosco educatore nell’Ottocento pedagogico fra tradizione e innovazione. 2. Don Bosco e l’educazione religiosa. Alcuni nuclei fondamentali. 3. Il Sistema preventivo fra tradizione e modernità. 4. Disagio giovanile - Globalizzazione - Educazione. 5. L’impegno nell’educazione degli adulti. Condividere la stessa missione giovanile con lo stesso metodo preventivo. Nella conclusione, ponendosi alla scuola di don Bosco, si evidenzia che l’educazione era allora opera personale e comunitaria, quasi un "laboratorio pedagogico", ma che altrettanto lo deve essere oggi, poiché il "laboratorio pedagogico" è esigito dalla complessità sociale in generale e dal mondo giovanile nello specifico e dall’approccio diversificato che le Scienze dell’educazione consentono alle problematiche giovanili e educative.
«Queste pagine hanno l'intento di rifrangere in smaglianti sfaccettature la bellezza di quel diamante a 18 carati che è Don Bosco, fusione di umano e divino, capolavoro creato dalla fantasia di Dio per insegnare ai giovani a essere fantastici con i pochi o tanti spiccioli della loro vita». Queste pagine ripropongono Don Bosco all'attenzione di tutti, per credere, come lui, alla santità possibile nel quotidiano slavato e ripetitivo della vita e per capire che essa non sta nelle cose, ma nell'anima.
Don Bosco può essere considerato l'uomo di azione che ha scritto di più: centocinquanta opere (di cui alcune con tirature altissime) tradotte in varie lingue, scritte in un italiano semplice anche su argomenti scomodi. Questo volume offre una rilettura delle Memorie biografiche con lo scopo di riscoprire la figura di Don Bosco che vive nella sua stessa vocazione e missione quella di comunicatore. E la comunicazione emerge come elemento costitutivo fondamentale del carisma del santo e della stessa vocazione salesiana.
Ripartire da don Bosco significa riprendere il cammino non di una persona del passato, ma di una persona che irrompe tuttora nella nostra vita, che ha la capacità di dare un senso al nostro presente e un futuro al nostro passato. Occorre riscoprirlo, ricomprenderlo nella sua epoca e reinterpretarlo alla luce di quella attuale. Le riflessioni proposte nel volume si pongono in questa prospettiva storico-interpretativa, sulla scorta anche del recente invito di papa Benedetto XVI che ha citato espressamente don Bosco tra i «modelli insigni di carità sociale per tutti gli uomini di buona volontà, veri portatori di luce all'interno della storia».
Domenico fu soprattutto un ragazzo che sapeva "volere". Era una «buona stoffa» e Don Bosco ne fece un prezioso abito per il Signore. Questo libro propone la sua vita come esempio per i ragazzi d'oggi che vivono in un mondo povero di ideali e dominato dal principio del successo.